venerdì 28 agosto 2020

MARCO RIZZO ATTACCA IL GOVERNO ► "HANNO SCELTO I PEGGIORI CLIENTI AL BAR E LI HANNO FATTI MINISTRI!"



"La #scuola è uno dei settori che caratterizza la civiltà di un Paese. Questo governo, non sarà in grado di garantire l’anno scolastico. Parla di #docenti, strutture, banchi come fosse al bar... forse ci dimentichiamo: sono stati scelti al bar, tra i peggiori clienti ora diventati #ministri". Non le manda mai a dire il leader del #PartitoComunista Marco #Rizzo, che in questo tweet lanciato sui suoi canali prende una posizione netta contro le procedure adottate dal Governo in materia di scuola e coronavirus. Ecco cosa ha detto in diretta a 'Lavori in corso'. "Lo vediamo dai provvedimenti, dalla discussione. Non c'è stata nessuna previsione. Il #covid è iniziato a febbraio, le scuole sono state chiuse per un intero semestre, il tempo per la previsione ci stava tutto. Adesso si preoccupano del #distanziamento sugli #autobus, dei banchi monoposto... Ho l'impressione che si parli come in un bar. Un ministro non sa che i giovani vanno a scuola coi genitori e i grandi con i mezzi pubblici? E se un insegnante ha il covid? C'è una grande approssimazione. Sono andato a vedere i video della #Azzolina nel 2018 quando faceva campagna elettorale. È allarmata affinché il #Governo non faccia quello che sta facendo lei nel 2020. Ma è possibile che due anni prima dici una cosa e quando sei al Governo fai l'esatto opposto? Questa approssimazione distruggerà la scuola pubblica italiana. La discussione è quella di un bar, però abbiamo scelto i peggiori clienti del bar e li abbiamo fatti diventare ministri. Noi stiamo arrivando a ridosso dell'anno scolastico e non sappiamo cosa succederà. Con questa modalità, con questo ministero, con questo Governo, con questa signora, non sappiamo che cosa succede! #Renzi? Lui avrebbe dovuto dire o facciamo così o faccio cadere il Governo. Minacciano sempre tutti ma poi alla fine non lo fanno cadere perché temono che assieme al Governo caschi la #legislatura e vadano tutti a casa".

fonte Radio Radio TV

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