venerdì 3 maggio 2019

PADRONI DELLA MORTE (nostra)



Su internet gira  molto e con scalpore (“virale”)  l’ammissione   che ha fatto Federico Fubini, il direttore in pectore del Corriere della Sera,   campione del “più Europa” contro populisti e sovranisti.  Fattosi intervistare da  TV2000  –l’emittente episcopale italiana per far pubblicità al suo ultimo libro (a cui non faremo pubblicità) –  il Fubini  ha capito che doveva dire  qualcosa di piccante per quella  sede.  “Faccio una confessione, c’è un articolo che non ho voluto scrivere sul Corriere della Sera. Analizzando i dati della mortalità infantile in Grecia, mi sono accorto che a causa della crisi sono morti 700 bambini. Non ho scritto l’articolo per non essere strumentalizzato dagli anti europei pronti a usare qualunque materiale come una clava contro l’Europa e ciò che rappresenta, cioè un principio di democrazia fondata sulle regole e sulle istituzioni”.
Fubini, la macelleria greca e la morte del giornalismo.
Per aver detto la verità, Assange è in galera. Personaggi come Fubini spadroneggiano in TV, ed hanno incarichi di prestigio nel mondo dell'informazione (delle fake news)http://www.imolaoggi.it/2019/05/03/fubini-la-macelleria-greca-e-la-morte-del-giornalismo/ 
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Ci sono molti modi di prendere questo Fubini. Una, è  rallegrarsi (magra consolazione)  perché un direttore del Corriere si tradisce e  rivela  finalmente, che il Corriere nasconde e censura le notizie che  smascherano la letalità  dell’ideologia obbligatoria vigente, che loro chiamano “democrazia fondata sulle regole”  – confermandone la  natura totalitaria e omicida. Celano i costi umani dell’europeismo esattamente come la Pravda ai bei tempi mascherava il costo umano del comunismo realizzato, il  precedente Regno della Menzogna.
Il fatto che come giornalista stia esibendo la propria bassezza etica  e deontologica, è la cosa meno preoccupante: non  si  preoccupa lui, e non stupisce noi. Lo sapevamo  che questi europeisti sono pronti a sopportare stoicamente la morte di ogni greco, da una comoda e ben retribuita poltrona, pur di far avanzare la Causa.
Tiziano Terzani, inviato per Spiegel, raccontò parimenti dieci anni dopo  che  quando nel 1980  entrò con le truppe vietnamite nella Cambogia  appena liberata dal regime di Pol Pot, camminando su una risaia asciutta e sentendo scricchiolii sotto gli anfibi, vide che stata spezzando teschi ed ossa di uccisi dal regime a migliaia: ma non ne scrisse, disse, perché da comunista non voleva dare una  cattiva immagine dell’ideologia su cui si fondavano le speranze dei proletari. Quella frase  di un collega mi rivoltò per la sua indegnità, mi sembrava incredibile che potesse ammettere senza vergognarsi  la violazione del più elementare dovere  di giornalista, dire quello che letteralmente hai sotto i piedi: ero giovane allora, è la mia scusante.
Ma qui voglio invece sottolineare la disinvolta naturalezza con cui  la gente di potere oggi tratta, e  di fatto dispone,  delle morti prodotte dalla loro ideologia.  Qui viene a mente Madeleine Albricht,   allora ambasciatrice USA all’Onu,   la quale  a domanda rispose che, per ottenere la caduta di Saddam in Irak, la morte di 500 mila bambini a causa delle sanzioni “valeva la pena”.
Perché Fubini non  ha solo il potere di direttore del principale quotidiano  (Vedi nota in fondo). Ha anche il potere che gli  viene di essere Membro del board dell’Open Society Foundations di George Soros, un organo direttivo di sette membri di cui  solo tre o quattro sono come Fubini ebrei.
Persone dedite alle migliori cause umanitarie: Patrick Weil lavora “a politiche attuate in Francia e in tutto il mondo, tra cui integrazione delle minoranze, disuguaglianza, religione e identità nazionale, e politica americana di immigrazione e nazionalità”. Yoeri Albrecht, fra le altre e molte cose, anima di “Humanity in Action in Olanda. Monique Goyens,  che in EU rappresenta “i consumatori” ed  è stata nominata per i “gruppi consultivi della Commissione Europea sul Transatlantic Trade and Investment Partnership e Transparency International EU”.
Ivan Vejvoda  membro dell’Institute for Human Sciences di Vienna dal 2017, “direttore esecutivo del Balkan Trust for Democracy del fondo tedesco Marshall Fund, un progetto per rafforzare le istituzioni democratiche nel sud-est Europa”, consulente di un paio di capi di governo serbi.
Un  comitato dove  Fubini “porta esperienza economica e importanti collegamenti con i membri dei media e delle istituzioni politiche italiane”.
Soros nel ’92 quando fece  i miliardi con l’attacco alla lira, e la complicità di Bundesbank  e Ciampi.  
E’ una lobby di lobbies sorosiane,  di persone   il cui carattere costante sembra essere di essere molto ben introdotte e ammanicate con l’eurocrazia del  più alto livello –   l’organo totalitario e incontrollato dalla volontà popolare, dove questi sono di casa.
Quindi ci si deve preoccupare  quando si scopre per caso che a Davos  s’è svolta una riunione  segreta tra Soros, Toni Blair e Pierre Moscovici, commissario europeo  per l’economia, “avente a tema un secondo referendum sul Brexit”; e che la Commissione  ha negato ai giornalisti (quelli veri …) l’acceso alla documentazione di quell’incontro  con la motivazione:  “La necessità di tutelare il processo di decision making UE vale più di  qualunque interesse pubblico a sapere”.
Ora, questo è ciò che Fubini chiama “democrazia fondata sulle regole e istituzioni”. E siccome in questa democrazia 700   bambini da zero a 12 anni morti   sono cosa che “vale la pena” purchè viva l’UE,  c’è  da allarmarsi per la precisa minaccia rivolta da Juncker “  ai sovranisti che sperano di ottenere seggi e  cariche importanti dopo   il voto di maggio: “ Gli entusiasti del nazionalismo stupido dovranno pagare un prezzo».  Spiegando poi: «Leggo molto su come i governi si spartiscono gli incarichi della Commissione e di come mercanteggino. Ma il sistema non funziona così. Il Presidente ha il potere di fissare gli obiettivi e allocare le deleghe ai candidati che gli Stati membri propongono.  Dirò qualcosa che non ho mai rivelato in pubblico, e cioè che nel 2014 ho respinto i candidati di sei Stati membri».

Hanno espulso Dio, e ne imitano le opere

Questa abitudine  al potere senza limiti né controllo  in psicologie    con le immense ricchezze  guadagnate  senza fatiche  e senza  merito a in speculazioni finanziarie pure, hanno creato – temo –  un  gruppo umano  globale che – nel suo totale ateismo –   si è sostituito a Dio, e si vive come Dio. Lo  fanno sospettare elementi ben precisi:   questi  hanno le preoccupazioni di Dio. Devono  debellare il morbillo, vaccinare tutti i gli infanti;   si devono affaticare a distruggere tutti  i nemici di  Israele, fino all’ultimo;  devono schermare il Sole lanciando missili con cristalli d’alluminio per impedire il  riscaldamento globale; devono insegnare alla popolazione  loro suddita  “la durezza del vivere” (Padoa Schioppa dixit). Anzi di più: bisognerà  ridurre la popolazione umana del 90% ,  perché  “salvare il pianeta” ecologicamente  minacciato.
Noi credenti residuali possiamo, per il gelo e il caldo, la siccità,  lo scampare dal morbillo,  il numero dei figli,  confidare  nella Provvidenza;  ma Dio non ha la Provvidenza a cui rivolgersi, e deve provvedere a tutto: oscurare il sole, ridurre le emissioni, punire i debitori insolventi,  eliminare due miliardi di uomini per  “salvare il pianeta”, come hanno fatto dire a Greta. E’ terribile essere Dio.  Si  capiscono  le preoccupazioni di Soros e Bill Gates,   che si devono occupare di tutta l’umanità e  rettificarne, anzi punirne  i peccati  atroci contro la divina  globalità  (egoismo, etnicismo, autoritarismo,  Putin,  confini, staterelli  sovrani  “che non contano niente nel mondo”,  emissioni  di CO2,  e flatulenze industriali,   proprietà della moneta,  frontiere chiuse, omofobia, xenofobia….) sono quelle di divinità che si sono date il compito gravosissimo cui li obbliga la loro onnipotenza.
E’ un nobile ma  ossessionante lavoraccio, una preoccupazione continua, un assillante  controllare le temperature,  misurare lo spessore dell’Artide, eliminare la candida  albicans  e la tosse canina,  stabilire a caso  il deficit al 3% per i meridionali,  proteggere i sodomiti,  ricaricare la molla di Greta  e a Fubini, definire la curvatura delle banane  e  il calibro delle mele.  Ci sono da  assolvere  i negri discriminati,  i debiti pubblici eccessivi  da  stroncare , le democrazie illiberali da sanzionare e disruggere…le istituzioni e le regole anzitutto.  La globalizzazione è il “Regno di Dio” di miliardari  preoccupati di rimpiazzarlo in modo più efficiente.
Tutto deve essere fatto  dettando “regole” e “istituzioni”  e  per volontà demiurgica, si chiama “democrazia”.
Naturalmente  l’eliminazione di quei miliardi di superflui,  inoccupabili nella nuova era robotica  è nel   programma. Non ve  lo dicono. Fubini negherà ci sia qualcosa del genere:  è ovvio, ci ha appena detto  che nasconde   gli effetti letali del sistema.

Cadaveri come fertilizzanti

Ma   fra gli indizi ne cito uno:   lo Stato di Washington sta per varare una legge che legalizza, invece della sepoltura e/o della cremazione, l’uso dei cadaveri a  scopo fertilizzante: compostaggio umano,  per idrolisi (verrà chiamato “cremazione liquida”)   per  farne risultare un bio-liquame (bio-sludge) che sarà offerto ai  coltivatori  gratuitamente come concime.
Perché no? I sondaggi saranno sicuramente  a favore, come  l’opinione pubblica se interpellata  è  a favore dell’eutanasia. Il  compostaggio è ecologico,  Greta lo approverà, un benefico ritorno alla terra di una umanità ormai superflua in così gran numero, per far crescere il cibo.
C’è  qualche complottista che teme che questo norma sarà presto estesa a tutti gli  stati, e sia la preparazione alla grande eliminazione preconizzata dal  una segreta “agenda di annichilazione” globalista:  per quando si avranno a disposizione  miliardi di cadaveri  da utilizzare e dissipare rapidamente e in modo efficiente  – come è efficiente il capitalismo globale, come è efficiente “la democrazia con regole”  si chiama UE e di cui Fubini tace il  lato mortuario.
Per esempio: “Più di due milioni di carte di debito prepagate del valore di oltre $ 1,6 miliardi sono state distribuite ai migranti dagli organi e dalle organizzazioni governative internazionali, secondo un alto funzionario ungherese.   Carte di debito MasterCard precaricate con insegne dell’UE e dell’ONU per pagare beni e servizi lungo i loro viaggi.  I demiurghi insomma finanziano l’immigrazione clandestina di massa e gli scafisti – perché hanno deciso che questo è bene per noi. E  “George Soros ha annunciato di stanziare fino a $ 500 milioni per investimenti privati ​​che miglioreranno la capacità di affrontare le sfide che i migranti, inclusi i rifugiati e le loro comunità ospitanti, affrontano in tutto il mondo. Humanity Ventures sarebbe parte di questa iniziativa “, ha rivelato Mastercard nel comunicato”.
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Altro caso:  secondo i dati ufficiali dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)  , non una singola persona è morta   negli Stati Uniti   perché  infettata dal morbillo   da oltre 15 anni; mentre  almeno100 persone sono morte a seguito  dell’inoculazione del vaccino MMR per morbillo, parotite e rosolia, che,  è stato detto dalle autorità sanitarie governative, che si suppone proteggano dal morbillo.  Ma un articolo serissimo del Washington Post propone: “Allo stesso modo abbiamo formato  liste di sex offenders  per proteggere i nostri figli, i comuni possono registrare  le famiglie che scelgono di  non far vaccinare i  figli,   e  rendere noto ciò ai datori di lavoro di questi genitori, e  anche ai vicini di casa”,  “multarli, arrestarli”: e non manca l’accusa alla “ Russia,  potenza straniera ostile che agita questa falsa narrativa  attraverso le sue  fabbriche di disinformazione per promuovere un’America  in cattiva salute”.
Antiwaxxer are dangerous: make them  face isolation,  fines, arrest”
Se  credete che sia un fanatismo  confinato agli Usa, ricredetevi: Anche il Comune di Cesena (come molti altri comuni rossi) non solo ha espulso da scuole ed asili i bambini non vaccinati –  bambini SANI – ma ha fatto scattare le multe alle famiglie.  Se si aggiunge che questo comune  nel 2011 è stato premiato  dall’Unicef come difensore dell’ infanzia e dei suoi diritti, riconosciamo qui una  volontà  globale dei demiurghi che si sostituiscono a Dio nel decidere le sorti delll’umanità.
E’ stata riportata (non da Fubini) la “sorprendente” conquista della Grecia, esaltata dalla UE:  in mezzo alla più grave crisi economica mai registrata da una nazione sviluppata,  a forza di tagli agli opsedali, alle pensioni e aumento di nuove tasse, è riuscita a ricavare i fondi per la vaccinazione degli adulti sani.  Mentre 700 bambini morivano, Tsipras ha obbedito alla “normativa”.  Glielo ha chiesto l’Europa, i suoi demiurghi.

Che  questo porti al regno dell’Anticristo non è un’esagerazione. Anzi è un eufemismo.
Il governo “del cambiamento” ha appena varato l’arma assoluta contro l’evasione fiscale: la super-anagrafe  dei conti correnti, che  consente all’Agenzia delle Entrate di applicare la sua arma segreta: il  Risparmiometro.   “Uno strumento appena ultimato che consente di stanare le evasioni al pari – e forse anche meglio – del Redditometro. Chi sul conto corrente risulta avere “troppi risparmi” , verrà indagato dal Fisco come sospetto percettore di soldi in nero.
” Verranno, in questo modo, stilate le famigerate “liste selettive”, gli elenchi cioè dei contribuenti più a rischio evasione. E, una volta individuati i nomi e i cognomi di chi risparmia troppo, si procederà alle verifiche effettive.”

Se alla fine dell’anno, sul conto corrente, c’è lo stesso volume di denaro che è stato denunciato con la dichiarazione dei redditi, è verosimile che il contribuente abbia “campato” con altri soldi. Soldi evidentemente non dichiarati. Ed ecco che scatta il controllo fiscale.
E’ evidentemente la preparazione all’esproprio dei risparmi degli italiani, che ne hanno “troppi” e li lasciano dormire in banca invece di “impiegarli”.  Praticamente sarà una patrimoniale (del 20%, si indovina) mascherata però da lotta ai  criminali evasori.
A quale fase di totalitarismo siamo adesso?, commenta un blogger.   Quella dell’Apocalisse Tredici, del “Non potere né vendere né comprare”?
Molti anni fa scrissi – o meglio, un angelo mi dettò –   Gli Adelphi della dissoluzione.   Alla fine parlavo  di un romanzo  di Marc Saudade(pseudonimo di un noto progressista) Bersagli Mobili, ambientato in quegli ambienti internazionali e globali dell’ONU, infinitamente “umanitari” e intergrazionisti e  paladini dei diritti umani non meno di Soros,  i cui funzionari commettono delitti innominabili su bambini , delitti impuniti nei campi-profughi dell’estremo oriente.
Il punto è  – mi diceva il mio Informatore   –  che  “Il denaro e gli esseri umani hanno preso strade diverse … per un certo tempo sono  stati una cosa sola. Durante la rivoluzione industriale. Avevi bisogno della gente per fare prodotti, Adesso non c’è più bisogno di corpo umani per fare prodotti. Allora li usi diversamente, ne fai commercio, guerriglia, li sprechi … l’uomo  e il denaro non hanno più bisogno l’uno dell’altro. Il denaro si produce da solo. E l’uomo verrà speso o sarà investito come lo è stato il denaro in passato. Il rischio allora era di perdere tutto il denaro. Adesso il rischio è di mettere in pericolo moltissima gente”.
“Così la pensano all’Onu. E pensano lo stesso nella haute finance, nel neocapitalismo. Da qualche parte  è stato deciso: niente più sviluppo economico, basta con lo sviluppo industriale. E nemmeno più democrazia. Non serve più, a loro: oggi moltiplicano il denaro attraverso il denaro, senza bisogno di produrre nulla. Così i corpi umani diventano low cost stuff. Disposable commodities. In certe zone del mondo vale già pochissimo, la prima materia umana”.
I demiurghi che, avendo abolito Dio,  lo sostituiscono nel suo operare, sono al potere.
Nota:
Sul valore professionale del  nostro, un  ex compagno di scuola di Fubini ha scritto:
“Leggere gli articoli economici di Fubini produce la stessa sensazione di inadeguatezza che si prova di fronte all’arte moderna,  o alla rima baciata. Si ha la sensazione di leggere qualcosa di imparaticcio, superficiale, limitato, acquisito in modo mnemonico, non elaborato e non “rimasticato” quando non addirittura copiato da altri testi di persone che ne sanno di più. E altrettanto spesso l’impressione è che l’originale sia semplicemente una velina che qualche ufficio di propaganda si premura di passare, a lui come a molti altri giornalisti, per semplificargli l’arduo ma retribuito compito di scrivere qualcosa”.
L’ascesa in carriera del Nostro ha   confermato  nel compagno di scuola, che lo conosceva a tempi in cui era rivoluzionario e marxista, ” il sospetto che nutrivo, che cioè esistesse un qualche canale nascosto di reclutamento precoce di giovani promesse della classe dirigente da avviare chi al ruolo politico, chi a quello finanziario, chi a quello giornalistico e culturale, era reale e compreso anche che, nel 1982, la cooptazione nell’elite globalizzata non poteva effettivamente non passare dall’abiura di un partito allora ancora fortemente marxista, mi sono messo a seguire con maggiore attenzione la carriera del compagno che ce l’aveva fatta.
Ciò induce a ricordare che anche Tiziano Terzani era un ignoto dipendente della Olivetti ma, dicono le sue biografie, “Terzani ha un amico che lo aiuta, Raffaele Mattioli, economista, banchiere. Gli dice che lo sosterrà economicamente a Singapore in cambio di informazioni finanziarie sulle piazze asiatiche. Così lui può dire allo Spiegel io vado comunque, se volete lavorerò per voi”. Sulla centralità di  Raffaele Mattioli intoccabile capo della Comit, creatore nell’ufficio studi della medesima di Ugo La Malfa e Malagodi e Merzagora, ossia ossia la “sinistra”, centro e “destra” dei governanti “atlantici” nella “democrazia ritrovata”, oggi sepolto nell’abbazia di Chiaravalle, ho parlato negli Adeplhi.
Maurizio Blondet

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