giovedì 13 settembre 2018

#neffunoneffunotigiuronemmenoildeftino



di Stefano Davidson

"Neffuno è al di fopra della legge. Neanche i politici"
...salvo Renzi considerato che nonostante una laurea in giurisprudenza con 109 dichiarato,
venne assolto per incapacità di percepire l'illiceitá di quanto commesso (25 Febbraio 2015 Corte dei Conti: "Renzi incapace di percepire l'illegittimità del suo operato").
Ovvero governava il Paese senza essere in grado di sapere se quanto faceva fosse lecito o meno?
O sapeva benissimo tutto, comprese le eventuali conseguenze del tentato Golpe con Italicum e Referendum costituzionale alla mano, e per lui la legge non è mai stata uguale?
A già e poi c'è "quello" che ai tempi di Tangentopoli finì a processo per un finanziamento illecito di Filippo Salamone (o Falamone?), il costruttore di fiducia di Cosa Nostra.
Salamone fu poi condannato per mafia e patteggiò la pena per tangenti a una sfilza di politici siciliani: e confessò di avere finanziato appunto "quello" dandogli 40 milioni di lire in contanti e poi 10 milioni in buoni benzina per una campagna elettorale.
Allora "quello" si è ricordato e ha ammesso:
"Fì, l’ho incontrato, ma i milioni erano folo 3 milioni, in buoni benzina, e io li ho accettati."
"Quello" fu assolto dai giudici perché la legge puniva solo i finanziamenti in nero sopra i 5 milioni. Ma guarda tu che caso...
Stefano Davidson

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