sabato 14 luglio 2018

Pensiero, etere e materia - Noetica

Appunti di Noetica - Pensiero, etere e materia
In cimatica1, la scienza che studia la relazione tra vibrazioni meccaniche e forme, si è osservato come della sabbia posta su di una superficie laminare sottoposta a vibrazioni, appartenenti o meno allo spettro sonoro, disegni delle figure geometriche ammassandosi sull’insieme di punti, in acustica conosciuti come nodi, dove le vibrazioni sono nulle. Questo accade perché una lastra di metallo sottoposta a sollecitazioni meccaniche, non vibra uniformemente per tutta la sua superficie, ma solo in alcune porzioni di essa, mentre in altre rimane pressoché immobile, così i granelli di sabbia sospinti dall’azione vibratoria tendono ad accumularsi in corrispondenza delle linee dove la vibrazione è nulla, disegnando delle figure differenti a seconda della frequenza.  
Per meglio intendere questo fenomeno, vale la pena fare l’esperienza diretta o guardare dei filmati che lo riproducono, è infatti emozionante osservare come al variare delle frequenze i granelli si dispongano creando disegni nei quali è possibile riconoscere molte geometrie presenti in natura, tanto da suggerire istintivamente che le stesse forme in natura sono frutto di vibrazioni.

Nel caso poc’anzi descritto, le oscillazioni agiscono sulla materia e si trasmettono attraverso di essa; ma esiste un’altra tipologia di oscillazioni, quelle che si trasmettono attraverso l’etere, sostanza nella quale la materia è immersa, ossia nella quale sono immersi i suoi costituenti (atomi e molecole). L’etere è infatti un fluido incomprimibile di bassissima densità che riempie pienamente tutto l’Universo e di conseguenza anche lo spazio interno all’atomo e quello intermolecolare. Per meglio capire cosa si intende col dire che gli atomi sono immersi nell’etere, bisognerà figurarli ingranditi rappresentandoli perciò attraverso unità di misura più familiari. Quindi mantenendo le dovute proporzioni, e secondo quanto misurato concordemente dai fisici, se si considera il diametro di un nucleo di qualsiasi elemento pari ad 1 centimetro, si avrà che la distanza dal suo centro alla posizione media degli elettroni, che gli ruotano attorno sugli otto orbitali, è di mezzo chilometro, e questo per lo spazio interno all’atomo, mentre tra un nucleo di un atomo e un altro, la cosiddetta “lunghezza di legame”, che varia in funzione degli elementi che si considerano, nel caso ad esempio di due atomi di idrogeno, è pari a 740 metri.

Da questa rappresentazione ingrandita della materia si può evincere come essa sia composta di entità subatomiche infinitesime distanti enormemente tra loro, e come tutto lo spazio che le separa è riempito pienamente di fluido eterico, in sintesi potremmo dire che la materia è per lo più composta di spazio occupato da un fluido in perenne movimento, in quanto fluisce e/o oscilla. La materia è dunque immersa nell’etere e i suoi componenti, al pari della sabbia sulla lastra, tendono a posizionarsi in quell’insieme di punti dello spazio dove le oscillazioni eteriche si annullano. In particolare ciò è evidente nel caso dei solidi, ove si osservano specifici reticoli2 risultanti dall’insieme dei punti ove l’etere non vibra, punti nei quali vanno a disporsi gli atomi o molecole, mentre al loro intorno agiscono le oscillazioni.

Asserire che la materia è generata dalle oscillazioni resta quindi corretto, aggiungendo però che paradossalmente quello che ci appare è solo la porzione non oscillante, ma sostenuta dalle oscillazioni stesse. Credere quindi che la Realtà sia solo ciò che vediamo, significa accontentarsi di molto poco, tra l’altro trascurando il meglio, così facendo infatti si esclude tutto quello che invece costituisce l’aspetto preponderante e fondante dell’Universo, la sua immensa componente metafisica e in ultima istanza spirituale; inoltre questa visione ridotta, propria del materialismo, ha minato in campo scientifico la possibilità di comprendere unitariamente i fenomeni studiati in fisica; più corretto sarà dunque considerare materia e oscillazioni, come aspetti di un unico fenomeno in perenne divenire.

Ciò che ci appare non è dunque la Realtà nella sua totalità, ma solo una piccola parte dell’Esistente, e più precisamente ci appare solo quella parte che riflette la luce, ossia la piccola porzione di onde hertziane che costituiscono lo spettro luminoso; questo poiché l’anima duale si è assuefatta a riconoscere solo quelle, ricevendo i segnali inviatigli dai sensi.

Va chiarito che l’anima duale, grazie alla propria natura spirituale, invero sarebbe capace di leggere tutte le informazioni che l’etere trasmette e conserva perennemente nella Memoria Akashica, ma la prioritaria attenzione accordata ai soli dati sensoriali, per cause culturali ed educative, condiziona e limita, durante la crescita dell’individuo, questa capacità; anche se spesso si incontrano persone che, o in vite precedenti o nell’attuale, hanno sviluppato, ma sarebbe meglio dire riacquisito, certe facoltà quali la chiaroveggenza, la telepatia, insomma tutte quelle facoltà che molto sommariamente vengono fatte risalire al cosiddetto “sesto senso”, che non è quindi un misterioso senso accessorio, ma la reale facoltà dell’anima di vedere il Tutto, attraverso un fluido che trasmette e conserva le informazioni, fluido i cui moti sono permeati dall’anima immateriale.

Orbene, ritornando al concetto riguardante l’origine oscillatoria della materia, secondo il quale la materia risulta essere solo un esiguo fenomeno risultante dalla più complessa Realtà Universale, è facile capire come qualunque oscillazione eterica (o meccanica), possa influenzare la materia stessa, sia cambiando l’assetto della sua struttura, sia scindendo le sostanze in singoli elementi, sia trasmutandola ossia trasformando delle sostanze in altre, e infine crearla o all’opposto annichilirla ossia ridurla al suo componente ultimo, l’etere.

Un esempio chiarificatore a questo punto sarà d’aiuto. Consideriamo pertanto un esperimento del 2009, tra i tanti condotti dal fisico Luc Montagnier. In una provetta contenente acqua distillata vennero posti frammenti di DNA batterico, e aggiungendo acqua distillata, cosa che aumenta l’intensità delle emissioni3, furono registrate le radiazioni elettromagnetiche (onde hertziane) di queste macromolecole; in un luogo distante chilometri venne eseguito l’esperimento al contrario, una provetta con dell’acqua distillata in cui furono disciolti i distinti elementi chimici che formano il DNA, venne irradiata con le oscillazioni elettromagnetiche registrate in precedenza, dopo circa una ventina di ore nella provetta comparve lo stesso DNA di cui era stato registrato il segnale.

Le onde hertziane, oscillazioni eteriche, recanti le vibrazioni della macromolecola, avevano indotto i singoli elementi ad unirsi per risonanza secondo una struttura molecolare uguale, ossia con lo stesso timbro vibrazionale.

Quest’esperimento mostra inequivocabilmente come le oscillazioni eteriche condizionino lo stato della materia, non solo influendo sull’equilibrio delle forze che tengono assieme l’atomo, ma anche su quelle forze, che unendo atomi di diversi elementi, formano le molecole delle sostanze; del resto che il DNA sia influenzato dalle oscillazioni eteriche è ben noto in epigenetica. Quindi se il DNA assemblato con l’esperimento, viene sottoposto ancora a radiazioni differenti, varierà ancora la sua composizione, arricchendosi di nuove informazioni necessarie a sopraggiunte funzionalità vitali, ma parimenti determinate oscillazioni eteriche (in specie le microonde), nelle quali siamo immersi di continuo e sempre più massicciamente, possono risultare un pericolo per i gli organismi viventi.

C’è una considerazione più importante da fare, il DNA si mantiene tale proprio perché sostenuto dalle oscillazioni presenti nell’etere prodotte dalle vibrazioni delle molecole omologhe, ossia del Dna stesso, c’è dunque una reciproca azione di sostegno e mutazione tra le oscillazioni e la materia, e questo anche a distanza, ciò equivale a dire che la materia si sostiene reciprocamente e comunica per mezzo delle oscillazioni che emana e riceve, secondo il noto fenomeno della risonanza.
Questo vale ad esempio per tutti gli atomi di ossigeno nell’Universo, che risuonano all’unisono della loro univoca frequenza diffusa nell’etere, sostenendosi vicendevolmente; ciò era stato intuito anche da Siddhārtha Gautama ben 2500 anni fa, attingendo, grazie all’indagine interiore, a quel sapere eterno che giace allo stato latente e a disposizione di tutti nella Coscienza Universale.
Assodato che le oscillazioni eteriche influenzano la materia, non diversamente risulterà a causa dell’azione del pensare, visto che i pensieri nell’atto di generarsi imprimono oscillazioni all’etere grazie alla circolazione elettrica nelle fibre nervose che collegano le aree associative corticali, quindi anche i pensieri, in quanto oscillazioni del fluido eterico, influiscono sulla natura dell’Universo; si è capito ormai cos’è la noetica, la disciplina che indaga l’influenza dell’intelletto sulla materia.

Da quanto detto consegue che in tutti gli individui risiede la capacità di attuare questo processo creativo attraverso il pensiero; nel bene o nel male quest’influenza è automatica e involontaria, ciò significa che chiunque, volente o nolente, e in diversa misura, concorre al continuo divenire, alla creazione, mantenimento e dissoluzione dell’Universo; in sostanza siamo tutti creatori, demiurghi, anche se in misura e con capacità e consapevolezza diverse.4

Alcuni individui grazie al talento acquisito in vite precedenti o in questa vita tramite la pratica, riescono ad attuare questo processo creativo in maniera più mirata e profonda; ancora altre persone fanno da intermediarie, i così detti medium, ad esseri disincarnati che attuano questo processo di trasformazione della materia vivente e non vivente (guarigioni, prodigi,ecc.), attraverso interventi specifici e secondo le proprie specializzazioni.

Ad esempio nelle pratiche yogiche esercitate da siddha, yoghi e mistici, quest’opera creativa e trasmutatoria è attuata volontariamente e consapevolmente ingenerando il vuoto nell’etere, ma la stessa è perpetrata anche da quelle anime che, realizzata la propria natura “divina”, compiono ciò che i più solitamente classificano come miracoli, trascurando che esse fungono esclusivamente da tramite all’azione di quel Principio Intelligente che sostiene e pervade tutto il mondo fenomenico fisico e metafisico.

Quindi oltre la condizione ordinaria, e perché si realizzi una dinamica creativa specifica, ovvero mirata, è necessario che il pensiero veicoli una precisa volontà, meglio ancora se il “creatore” possegga una conoscenza profonda della struttura e del funzionamento dell’oggetto da plasmare, tale da poter giungere ad una sua figurazione attraverso la forma pensiero, agendo così nel profondo dell’assetto oscillatorio, fino a creare nel vero senso della parola, apparentemente ex nihilo, ma in realtà strutturando l’etere in vortici stabili, le particelle.
L’atomo stesso del resto rappresenta un’idea incredibile, o come preferisce il fisico M. Corbucci, un buco con un’idea intorno, e che idea, vista la complessità, la perfezione e la poliedricità della struttura atomica, un’idea, mi piace ipotizzare, che in quanto tale è stata pensata, meditata forse per anni e secoli, per formularne una precisa forma pensiero, fino a che un atto di volontà coscienziale la realizzasse.

Gli effetti del potere creativo della mente più facilmente apprezzabili sono quelli rivolti verso se stessi più che verso il mondo materiale, ma in entrambi i casi la ferrea legge cosmica della causa/effetto sortirà la sua azione portando prima o poi i suoi frutti, vista la fitta maglia che mette in relazione ogni cosa nell’Universo.

Un atteggiamento equilibrato e stabile nei confronti del mondo è sicuramente il migliore, ma il nostro vivere quotidiano spesso mina i nostri migliori propositi, così allenarsi a mantenere almeno una mente e dei pensieri positivi, se non coincide con l’essere equanimi, almeno ci permette di infondere fiducia e ottimismo in noi e in chi ci circonda, questo soprattutto quando ansia e paura, i peggior nemici dell’animo e di riflesso del corpo, si affacciano nel teatro della mente. A tal proposito Bernardino Del Boca soleva ricordare: “Abbiate un’crollabile fiducia in voi e nella corrente divina che vi sostiene, siete anime immortali e dunque nulla può accadervi”.
Moscatello Giuseppe -  pep65@tiscali.it 

1. Pioniere di questa disciplina fu di E. Chladni (1756-1827), seguito poi da H. Jenny (1904-1972) e altri.
2. I reticoli furono individuati attraverso la diffrazione dei raggi X da William Henry Bragg e suo figlio William Lawrence nel 1913.
3. Questo, per la fisica, è apparentemente un paradosso; in omeopatia questa proprietà è sostanzialmente sfruttata per trasmettere meglio la informazioni della molecola che costituisce il rimedio, a tutti i tessuti dell’organismo che per trasmutazione la riprodurranno secondo le proprie necessità.
4. Il caso più eclatante di influenza del pensiero è quello nelle auto guarigioni, chi crede e confida nella propria ripresa, di fatto rimuove tutti gli ostacoli mentali e intellettuali e accoglie inconsciamente l’azione riequilibrante del flusso omnipervadente della Coscienza Universale. Cfr. Calligaris Giuseppe (1876-1944), “Il pensiero che guarisce”.

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