domenica 4 marzo 2018

DIALOGHI CON ISSIONE (Tormentata analisi di un’Italia immemore).



di Angelo De Luca

DIALOGHI CON ISSIONE (Tormentata analisi di un’Italia immemore)

Il titolo richiama alla ribalta un personaggio mitico (minore) quale Issione che in definitiva era, oltre che un traditore, soprattutto un ingrato che in alterne vicissitudini si disfece del suocero a cui doveva il riscatto economico della figlia da lui sposata buttandolo tra i carboni ardenti e nonostante il perdono di Giove,invitato da questi ad un festa, cercò di insidiarne la moglie (Era) con le conseguenze immaginabili in termini di punizione divina. Issione rappresenta quella che è in definitiva la classe politica italiana pronta a buttare tra le ceneri il proprio impegno verso gli elettori che li hanno riconosciuti “degni” della loro considerazione in termini di consenso elettorale, tradendoli con la loro incapacità ad effettuare scelte che possano in qualche modo conservarne il benessere e la tranquillità sociale.
Il libro si compone di lettere inviate ad “amici” ed una serie di articoli e considerazioni di quelle che sono le incongruenze sociali della nazione Italia assillata da tre problemi insormontabili quali: l’immigrazione,l’Europa ed il lavoro.
Ed è proprio per questo, in relazione alla criticità del particolare periodo storico, che ognuno di noi è
chiamato ad effettuare una scelta di campo assumendosene le responsabilità del caso sia nei confronti
dell’attuale stato di cose che per le generazioni future esposte in maniera drammatica a quelle che sono le “ non ” scelte che una imbelle classe politica, che sotto l’egida di un “ sospetto buonismo ” sta mandando a rotoli il sacrificio umano e morale di generazioni che nel passato hanno cercato di dare un senso compiutoad una nazione “ unic a” in cultura e bellezza come l’Italia. Far sentire la propria voce su tematiche quali l’immigrazione (in cui se non sei pro extracomunitari sei classificato xenofobo) e dove la Germanizzazionedell’Europa sta relegando l’Italia (con una “ sospetta ” connivenza della nostra classe politica) alla piena miseria dei ceti medi e quelli meno abbienti; per il lavoro poi la situazione è davvero angosciosa dove oramai un esercito di giovani italiani culturalmente validi lasciano la propria terra per approdare in altre nazioni con l’intento di cercare un lavoro “ decoroso ”, di contrappeso, invece, milioni di aculturati immigrati approdano sulle nostre coste come una marea umana irrefrenabile tanto da “ stimare ”, con certezza, come una “ invasione programmata ”.
Su queste tematiche il libro cerca di sciorinare una serie di considerazioni ed osservazioni con l’intento di
“ stimolare ” nel lettore le riflessioni del caso. Un libro quindi che prende una posizione chiara riguardo il
senso compiuto degli avvenimenti e cioè che l’Italia come nazione ha bisogno di una coesione di pensiero ma soprattutto di regole chiare e condivise.
Purtroppo la “ radicalizzazione ” del pensiero della sinistra italiana presa da atavico “ internazionalismo ”
imbevuto di passato “ retrogusto ideologico ” abbaglia i cosiddetti “ intellettuali di sinistra ”, sempre alle prese da antico e nostalgico “ onanismo mentale ” su posizioni a dir poco imbarazzanti rispetto al passato dove il rigore morale legato alle scelte di classe, ora abiurate ed emarginate da un credo politico proteso verso un sedicente “ nuovo ordine mondiale ” dove i “ grandi ” manovratori della “ globalizzazione ” decidono ed impongono le scelte da eseguire.
Questo e l’incapacità di trovare soluzioni “ vere ”, incatenati a scelte “ imposte ” da altri (con tutte le giustificazioni del caso) che nascono le mancate risposte ai problemi reali del paese giustificate da un pietismo di maniera che poi si riflette sulla vita della gente condizionandone oltre che la vita sociale soprattutto quella economica. Così’ se il “ belpaese ” è finito lo si deve proprio alla “ indolenza ” di una classe politica che nel giro di un quarto di secolo ha impoverito e vilipeso quello che al mondo è la “ autentica ” culla della civiltà.Il libro si sforza di mettere in luce, ed a momenti anche in maniera dissacrante, la reale situazione dell’Italia combattuta tra un credo europeo oramai scomparso nel desiderio degli italiani, da una falsa retorica riguardante l’incremento demografico dove tutto ciò che è straniero è bello e da una classe imprenditoriale da una parte affogata dalle tasse e dall’altra protesa a fuggire dall’Italia per “ emigrare ” altrove; una classe politica italiana immemore completa un quadro disarmante della nazione Italia oramai ignara della grandezza del proprio paese, disponibile a “ svendere ” la propria “ onorabilità ” in cambio della tutela dei propri “ privilegi ”.


Angelo De Luca​o

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