domenica 9 luglio 2017

Cronaca di un caso umano (oddio umano!).. Di Stefano Davidson


Il Kalandrino non è ancora riuscito a capire che la sua chiamata in causa di quattro anni fa per arrestare l'avanzata dello scontento e, soprattutto, quella del M5S, fu la cosiddetta ultima carta o carta della disperazione del Partito Delinquenza.
Ovvero il bambinone cresciuto ed eletto a capo della Comunita Montana locale grazie ai soldi vinti alla "ruota della fortuna", dove andò ma, soprattutto, dove vinse solo ed esclusivamente grazie all'amicizia dello zio Nicola con Marcello dell'Utri (si, proprio lui il "prigioniero politico" secondo B.) venne poi fatto sindaco a Firenze soltanto grazie all'assenza di validi competitors da parte dello schieramento "avversario".
B., infatti, candidò Giovanni Galli nonostante quest'ultimo fosse solo un ex portiere di calcio senza alcuna esperienza politica (ma che, comunque, prese solo qualche migliaio di voti in meno del bomba, nonostante quest'ultimo fosse sponsorizzato e spinto da tutto il "Sistema" con B. in testa; il quale infatti lo convocò ad Arcore appena eletto) per regalare al succitato ciccioobello una qualche"valenza" politica.
Il mega presuntuoso fanfanfarone però, convinto da un ego tanto enorme quanto ingiustifi'a'o, di essere "capace" ha a quel punto cominciato a fare di testa (di cazzo?) sua, a prescindere dai burattinai, superando anche le più rosee aspettative di chi lì lo aveva messo per continuare l'affondamento del Paese iniziato da Monti, ormai improponibile e talmente odiato da rischiare una guerra civile. Cazzata dopo cazzata ha quindi trascinato l'Italia dov'è ora facendo perdere al Paese anche il più piccolo rispetto (il poco avanzato dopo le figure di m. di B.) da parte del mondo.
Poi però, essendo egli più che altro un Calandrino (cosa rappresenti questo personaggio boccaccesco lo sanno tutti quelli con un minimo di istruzione), un "cioni" (con rispetto per tutti coloro che fanno così di cognome con cui mi scuso ma in Toscana sanno bene cosa rappresenta questa parola usata come appellativo), si è fatto prendere da deliri di onnipotenza e onniscienza ingiustificate ed ha iniziato a tradire tutti, persino se stesso day by day, tentando addirittura il "colpo di mano" con il referendum targato Gelli/JP Morgan
Nonostante però la "manata in viso" che gli ha tirato il 60% dei votanti il 4 dicembre scorso, essendo egli appunto un Calandrino, non ha capito nulla e, passo dopo passo, è diventato più odiato e disprezzato persino di Monti e financo della mummia quirinalia che ne tirava i fili inizialmente.
Ora che sostanzialmente non è più nulla e che viene sfanculato da tutti e da ogni parte, le sta tentando "di ogni" pur di non venire disintegrato (non essendo parlamentare in caso di condanna andrebbe in galera dritto come un fuso. Ed i capi d'imputazione per una denuncia sarebbero decine e lui lo sa ed è questa l'unica ragione perché continua ad agitarsi e non si è ritirato come disse pre referendum).
Risultato della triste e patetica historia e stato che dopo di lui la sinistra in Italia non avrà più voce in capitolo e questa forse è l'unica ragione per avere una qualche riserva in merito all'inqualificabilitá della sua "politica" (fatta, come si e visto in mondovisione, solo di balle e voltagabbanesimi a raffica) che lascia il dubbio di come la sua presenza nell'agone politico potesse essere stata decisa proprio a questo scopo.
Ad ogni modo personalmente mi auguro che qualcuno con le spalle coperte (mi sono stufato di presentare denunce io rischiando sempre in primis) finalmente lo trascini in tribunale (solo per falso ideologico a mezzo stampa se ne potrebbero presentare a decine) e ce lo levi dalle palle quanto prima.
Stefano Davidson

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