giovedì 4 maggio 2017

UN MAFIOSO RICEVUTO A PALAZZO CHIGI









di Gianni Lannes

Per quale ragione il primo ministro italiano, sia pure inquilino a Palazzo Chigi non certo per volontà popolare, riceve un mafioso di calibro mondiale che ha già arrecato tanti danni all’Italia? E' un normale rapporto tra un dipendente politico che ha già preso ordini direttamente da Trump e un dirigente internazionale?

Oggi parliamo di quello speculatore che nel settembre 1992, dopo l‘eliminazione dei magistrati Falcone e Borsellino ad opera dei servizi segreti nostrani, e dopo l’incontro del Britannia al largo di Civitavecchia in cui gli inglesi stabilirono la fine dell’Italia scatenando "mani pulite" (la festa angloamericana alla Repubblica italiana), assestò un colpo mortale alla lira, costringendo la Banca d'Italia a gettare al vento, nel tentativo di difenderla, non meno di 50 mila miliardi, per poi essere costretti a svalutarla. E’ indiscutibile certezza, che ad operare, in oggettivo danno della lira italiana ovvero del nostro Paese, con gigantesche manovre speculative per un miliardo di dollari, fu il finanziere George Soros che attivò il suo "Quantum Fund" con sede nel paradiso fiscale di Macao. A proposito oggi chi finanzia e sponsorizza nel belpaese questo criminale impunito? E per quale motivo l'Italia non ha più il possesso della propria riserva aurea (la quarta al mondo per valore), che di diritto appartiene al popolo sovrano?

In un’interpellanza (2/00242) del 15 ottobre 1996 indirizzata al presidente del consiglio Romano Prodi (lo stesso che conferì una laurea honoris causa a Soros all'università di Bologna) ed al ministro del tesoro, ancora senza risposta come altri 18 atti parlamentari inevasi sul medesimo soggetto, è scritto:

«recentissime rivelazioni giornalistiche hanno fatto ricomparire il noto finanziere internazionale George Soros - autorevole membro del mondialista Council for foreign relations – sullo scenario delle speculazioni internazionali sulla lira; risulta infatti che il precitato - il quale fu protagonista nel settembre 1992 della scorreria speculativa contro la lira che determinò il crollo della nostra moneta, costringendo Bankitalia a bruciare quaranta mila miliardi in una disperata quanto inutile difesa della lira - avrebbe di recente acquistato enormi quantitativi di titoli di Stato italiani, ed in particolare Btp a scadenza decennale e trentennale, la cui circolazione è di poche decine di migliaia di miliardi; questa operazione speculativa tuttora in corso è stata messa in relazione, almeno temporale, con un incontro, avvenuto agli inizi dello scorso mese di settembre, che Soros ha avuto riservatamente nella propria abitazione di New York con il segretario del partito democratico della sinistra onorevole Massimo D'Alema -: se il Governo sia al corrente di questa rilevantissima operazione speculativa sui titoli di Stato italiani; se non ritenga necessario accertare, anche in collaborazione con gli organismi statunitensi, l'origine e la "paternità" di questi capitali speculativi, anche al fine di fugare il dubbio circa l'esistenza di manovre speculative che vedano impegnati capitali provenienti da fondi "riservati", collegabili a partiti politici e/o società finanziarie, immobiliari, cooperative ad essi connessi».

Non è tutto. La finanza, dopo aver contaminato l'economia, pregiudica anche l’ambiente, ma l’esecutivo tricolore non ritiene doveroso contrastare la logica del profitto esclusivo e la mano ben visibile dei protagonisti del mercato sugli investimenti nei beni comuni come il clima, che si traduce nel dare mano libera per estrarre buoni profitti e in libertà di azione per banchieri, finanzieri ed investitori mondiali, che vedono nel cambiamento climatico, un fiorente business da cui estrarre profitto.

I cambiamenti climatici indotti dall’uomo (in particolare da determinate azioni belliche) stanno sconvolgendo l'ambiente e le stagioni, generando dissesti idrogeologici, frane, alluvioni, terremoti arrivando a tropicalizzare perfino i Paesi miti del Mediterraneo come l'Italia, che paga costi elevatissimi per la cementificazione selvaggia, la mancata prevenzione ambientale, l'assenza di un piano strategico per salvaguardare i beni comuni.  

Un rapporto della Climate Policy Initiative, centro studi statunitense esperto di questioni climatiche supportato da George Soros e sponsorizzato, tra gli altri, dalla Fondazione ENI ritiene che per avere adeguate risorse da dedicare al solo settore energetico per una sua transizione low carbon, bisognerebbe mobilizzare entro il 2050 oltre 36 mila miliardi di dollari, quasi la metà dell'attuale prodotto interno lordo mondiale. Con uno stanziamento medio di mille miliardi di dollari all'anno. Un’enormità se paragonata al flusso annuale di "climate finance" che il centro studi calcola in 343-385 miliardi di dollari all'anno, di cui il 60% derivante dal settore privato. Grande possibilità di investimenti, buoni profitti e libertà di azione. Questo chiedono gli investitori mondiali, che vedono nel cambiamento climatico la nuova shock economy da cui lucrare.

Paolo Gentiloni - che da ministro degli esteri il 21 marzo 2015 ha regalato alla Francia ben 339,9 chilometri quadrati di mare italiano (Tirreno) - senza interpellare prima il Parlamento italiano, se l'Italia fosse un paese civile, uno Stato di diritto, una democrazia compiuta dovrebbe essere immediatamente e per sempre dismesso insieme a tutti i traditori della patria e processato per alto tradimento.


riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=FALCONE+E+BORSELLINO 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=soros 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=britannia 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=oro 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=gentiloni 

http://www.corriere.it/economia/17_maggio_01/effetto-incertezza-costa-all-italia-100-miliardi-3f41de1a-2e33-11e7-8176-4e0249fd95d5.shtml 

http://www.ilgiornale.it/news/politica/quellincontro-palazzo-chigi-soros-e-premier-gentiloni-1392744.html 







fonte http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/05/un-mafioso-ricevuto-palazzo-chigi.html

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