martedì 25 aprile 2017

Sinteticissimamente.Di Stefano Davidson

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Sinteticissimamente.
Visto e considerato che è stato appurato come una ristretta élite finanziaria (147 società) tiri le redini del mondo intero, va da sé che queste stesse siano quelle che forniscono armi in tutte quelle guerre civili o internazionali dove il divario povertà di moltissimi / ricchezza di pochi, è ancora molto forte e dove l'occasione di scontro sia facile.
Ma questi rivoluzionari o guerrafondai di terza categoria (in quella posizione perché "li" voluti e, spesso, messi)con cosa pagano tutto l'arsenale, gli appoggi logistici, l'ingaggio di mercenari ed altro?
Con il debito del Paese che intendono conquistare. Infatti non appena il conflitto finisce e dopo gli appalti per le ricostruzioni (che sono assegnati sempre a multinazionali che fanno capo all'élite di cui sopra) partono le manovrine, manovrone, tasse di qui, balzelli di là, lacrime e sangue che ogni singolo cittadino dei Paesi ex in guerra si troverà a versar loro forever and ever.
Sempre questa élite, in Paesi meno disastrati, comincia invece con l'esigere i pagamenti dal sistema finanziario Statale da cui nuova tasse sui cittadini nonché dall'impresa privata, da cui la chiusura di aziende etc....
In questo modo inoculano una crisi economica profonda che automaticamente crea le differenze ricco/poveri di cui sopra alla voce Paesi disastrati, generando così i prodromi per eventuali conflitti interni o internazionali.
Il resto: migranti, narcotraffico, azzardo, religioni etc.. è solo il condimento di quel piatto unico quotidianamente servito in molte parti del globo che ho cercato di sintetizzare all'osso, ovvero come quell'élite ha ridotto il Paese.
FINE
PS:
va così da almeno mille anni su per giù. Ovvero c'era anche prima, fin dalla notte dei tempi, ma in maniera non così identica nel funzionamento. Il tutto è un po' come un carro di Carnevale dove la cartapesta prende le forme che vogliono dargli ma il locomotore sotto è sempre lo stesso.
Stefano Davidson

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