giovedì 9 febbraio 2017

7102 omernaS Sanremo visto controcorrente da chi non lo vuole vedere ma lo guarda) III Serata

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di Stefano Davidson
7102 omernaS
Sanremo visto controcorrente da chi non lo vuole vedere ma lo guarda)
III Serata (ormai Masoch mi fa 'na sega con la carta vetrata a grana grossa. Scusate la crudezza ma è la manifestazione che me la scatena.)
Va bè cover in pista. Come dopo le dimissioni di Renzi.
Conti per l'ennesima volta si dimostra non in grado di evitare che il pubblico capisca il sesso degli eliminati. Si dimena tra maschili e femminili ma non ci son cazzi, prima che apra bocca sai il sesso dell'eliminato. Del resto prende poco cosa si pretende che abbia anche "il mestiere"?
Conti sfancula gli ospitini dello Zecchino d'oro, un po' "lunghi", proprio mentre insigniscono lui e la DeFilippi di un premio, che la direttrice del coro sottolinea come riservato a pochi e come assegnatogli dai bambini. La prossima volta probabilmente gli porteranno l'Erodino d'oro.
La DeFilippi porta a Sanremo l'Orchestra con gli strumenti di riciclo targata UNICEF, ma ovvianente nnon sa o si dimentica che in Italia Maurizio Capone e i Bungte Bangte di Napoli fanno le stesse cose,
meglio, da almeno dieci anni.
Crozza? Luogocomunista duro e puro si gioca anche la battuta sulla cover e Gentilonzi come un Davidson qualunque.
Giro sul 2 un attimo: c'è Voyager parlano del chupacabras e ne mostrano uno impagliato, torno indietro dalla deFilippi che sostanzialmente è la stessa cosa ma "live"
Cazzo anche Mika! Il maitre a penser del non penser.
Il globalizzatore dell'ignoranza globale, falso quanto il suo falsetto, farcito di nozioni assimilate e rielaborate con la logica dello snorkel, le presenta poi ai propri fans come alta filosofia e risultato di saggia meditazione. Ma piace, del resto è un luogocomunista di livello internazionale. Suda e trasuda luogocomunismi. Conti lo asciuga con "pezzulle" che dona al pubblico quali reloquio... Veroniche... in pè... in eurovisione. (Enzo, Enzo...ma dimmi te!)
Giro sul 2. Voyager parla di massoneria in USA... come data di programmazione mi pare la scelta giusta. Chi non guarda Sanremo è sicuramente un populista, complottista. Diamogli un po' di luoghi comuni sull'argomento da masticare, dopo che sono stati ben disinnescati.
Zarrillo si conferma una voce assoluta da sempre sottovalutata (a prescindere se piaccia o meno).
Due super ospiti alla Carlo Conti (di quelli che prende al Lidl, visto che, come detto in altre serate, i danè li ha vaporizzati il suo cachet) attenzione attenzione
la figlia di Delon e la nipte di Belmondo (che non farebbero audience nemmeno di persona) che raccontano di antichi legami con l'Italia. Sti cazzi!
Carlo Conti invita ad andare in vacanza nelle zone terremotate per sostenerne l'economia. Dice testuale: "invece di andare a fare un week end a Parigi o Londra andate lì."
Oddio, non credo che chi decide di andare a Londra ci vada per prendere aria buona di montagna. E, soprattutto, vista la pressione fiscale ai massimi mondiali, basta rompere i coglioni a chi già fatica ad arrivare a fine mese con richieste di aiuto!
C'è uno Stato?
C'è un Governo (abusivo o meno)?
E allora usino quanto già vampirizzato al Popolo per aiutare il Popolo e non per ingrassare vitaliZii e vitalcugini dei propri compagni di merende in Parlamento.
Le cover?
Come i Gentilonzi, sono gli interpreti che fanno cagare (ne salvo tre: Gabbani, anche se non me ne piace la voce, ma è istrione, bravo Bravi e Zarrillo di cui sopra)
Luca e Paolo (ex Sanremorandi) monologo spento sulla paura per non dire sostanzialmente nulla. Allora dico io:
"A me fa paura una conduttrice a Sanremo che non solo non riece a dare tono alla minima frase, sebbene luogocomunista, né a leggere il gobbo. Professionalità visibile solo a fessi professionisti.
Cantano gli eliminandi. Analizzo le canzoni e penso vada anal-izzato chi le ha pensate, arrangiate e parolate, senza scomodare la psicologia.
Conto il numero iperbolico di autori presentati er ogni canzone, conto ogni volta quanti si sono coalizzati contro la musica italiana. Conto insomma in quanti sono invitati alla spartizione dei diritti che scaturiranno da ogni passaggio radio-televisivo da oggi in avanti a prescindere dall'impresentabilitá del presentato.
Ora ne eliminano.
Pochi.
Chi resta?
Non me ne può fregar di meno.
Si ma chi resta?
Chi resta è perduto.
Stefano Davidson

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