mercoledì 28 dicembre 2016

I media tedeschi rompono il silenzio: l’Arabia Saudita ha finanziato i terroristi nella UE


I media tedeschi hanno per la prima volta diffuso informazioni filtrate dall’intelligence del paese, secondo le quali l’Arabia Saudita, il Kuwait ed il Qatar, hanno fornito aiuto finanziario ai gruppi estremisti islamici nel territorio della Germania, lo scrive il Vesti.
La Süddeutsche Zeitung, la NDR ed il WDR hanno informato circa l’aumento del numero delle adesioni al salafismo radicale in Germania, avvertendo che questa ideologia dispone già di oltre 10.000 seguaci nel paese.
Il servizio Federale dell’Intelligence tedesco- “Bundesnachrichtendienst”, abbreviato in BND- e l’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione – “Bundesamt für Verfassungsschutz”, abbreviato in BfV—accusano apertamente i paesi del Golfo Persico del finanziamento delle moschee, delle  scuole religiose e dei predicatori islamici che diffondono questa ideologia (salafita/wahabita)- Da parte sua, la cancelliera tedesca Angela Merkel, incita a proibire il burka in qualsiasi luogo del paese “dove sia legalmente possibile” (quindi al di fuori delle zone ormai sotto il controllo islamico totale).
I movimenti missionari religiosi islamici erano parte di una ” strategia duratura per influire in Europa, dicono alcuni media tedeschi,  “ci sono tre organizzazioni che hanno contribuito attivamente alla diffusione dell’ideologia radicale salafita in Germania (ed in altri paesi d’Europa). Sono la Lega Mondiale Islamica, fondata in Arabia Saudita; la Associazione Benefica del del “Jeque bin Muhammed Al Thani”, del Qatar, la Società Patrimoniale del Risorgimento Islamico kuwaitiano – tutte proibite in Russia ed in altri paesi per il loro appoggio ai terroristi di Al Qaeda (ma consentite in Europa)-.
Donne islamiche in germania
Donne islamiche in germania
La Deutsche Welle ritiene che alcuni membri di queste organizzazioni credono che l’informazione sia stata filtrata per mettere sotto pressione il Governo tedesco affinchè questo metta fine alle forniture di armi all’Arabia Saudita.
Nonostante queste notizie, l’ambasciatore dell’Arabia Saudita in Germania, Awwad al Awwad, ha respinto le accuse di appoggio al salafismo e ha negato che l’Arabia Saudita abbia finanziato la costruzione di moschee e di aver esportato gli iman radicali. Allo stesso modo ha aggiunto che la Lega Mondiale Islamica avrebbe concluso le sue attività in Germania nel 2013.
L’informativa trasmessa da alcuni media è arrivata una settimana dopo che il Governo tedesco aveva proibito le attività del gruppo missionario islamico “Die Wahre Religion”, collegato con più di 140 estremisti radicali del Daesh – organizzazione terroristica proibita.
“Die Wahre Religion” (DWR), o la Vera Religione, aveva iniziato le sue attività nel 2005, estendendo la predicazione dell’Islam nella sua forma attuale e con l’aiuto di nuovi mezzi di comunicazione, tanto in Germania come nel Regno Unito, in Francia, in Belgio, in Italia, ed in Brasile.
Nonostante questo, secondo i funzionari tedeschi, l’obiettivo principale della DWR è stato quello di ” aumentare il numero degli islamisti radicali in tutto il paese con il pretesto di predicare l’Islam”, mediante la diffusione dell’ideologia dell’odio, anti cristiano, appoggiata da varie teorie cospirative.
Il ministro degliInterni tedesco, Thomas de Maiziere, ha affermato che la proibizione della DWR deve arrestare ” l’abuso della religione da parte di persone che diffondono le ideologie estremiste e appoggiano le organizzazioni terroriste” (quelle che la NATO appoggia in Siria).
Lo scorso Novembre era stata eliminata una rete terroristica dedicata alla radicalizzazione dei giovani mussulmani con il fine di inviarli a combattere assieme al Daesh e gli altri gruppi terroristi in Siria. Inoltre, dopo un paio di attentati avvenuti a Luglio ed una serie di minacce dei terroristi su futruri attacchi, le autorità del paese hanno elevato il livello di sicurezza.
Secondo i dati pubblicati dalle Forze di Sicurezza nel maggio del 2016. più di 820 jihadisti di pasaporto tedesco sono partiti dalla Germania verso la Siria e l’Iraq. Un terzo di quelli è rientrato e 140 sono morti e 420 continuano ad essere fuori dal paese.
Le forze dell’Esercito siriano, con l’appoggio russo, hanno contribuito ad annientare una buona parte di questi jihadisti arrivati dall’Europa ma la Germania e gli altri paesi della NATO erano (e sono tuttora) dalla parte sbagliata nel conflitto in Siria, sostenendo quelli che per lungo tempo i media  occientali definivano “ribelli moderati”. In realtà di tratta di gruppi islamisti radicali che sono sotto il comando dei vertici dei Al Nusra e di Jabhat Fatah Al-Sham, le principali organizzazioni terroristiche operanti nel paese arabo.
Nota: Il governo tedesco (assieme agli altri governi dei paesi NATO) risulta implicato nella fornitura di armi ed attrezzature militari  all’Arabia Saudita ed al Qatar che regolarmente venivano utilizzate dai gruppi terroristi e si è sempre guardato di interrompere questo enorme flusso di armi, anche per non perdere il business dell’esportazione di alcune importanti industrie tedesche.
Adesso, da vari esponenti dell’opposizione ed anche dello stesso partito della Merkel, si chiede di voltare pagina per i rischi che si corrono in Germania ma, a giudizio di molti osservatori, sembra ormai troppo tardi ed i “buoi sono già fuggiti dalla stalla”.
Fonti: wdr.de
Süddeutsche Zeitung
Traduzione e nota: Luciano Lago
http://mondolibero.org/2016/12/media-tedeschi-rompono-silenzio-larabia-saudita-finanziato-terroristi-nella-ue/

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