lunedì 31 ottobre 2016

I Greci condannavano con la morte chi uccideva un albero d’ulivo

I Greci condannavano con la morte chi uccideva un albero d’ulivo
"L’olivo nel Salento leccese 4 mila anni fa è giunto dal mare, trasportato da antichi naviganti fenici sbarcati sulla penisola salentina. Sia gli scrittori locali che i visitatori del Salento leccese sono sempre stati ipnotizzati dalla fitta foresta degli ulivi. Questi alberi maestosi e imponenti sono disposti ad arco intorno alle città, oppure coltivati all’interno dei muri di recinzione. Ferrari afferma che il segreto della ricchezza di prodotto degli olivi del Salento leccese deriva dalla costante e corretta potatura: “per farli più fruttiferi ogni anno con diligenza li padroni da persone pratiche li fanno nettare“.
La mitologia greca, inneggia all’ulivo, lo incastona sulle vette dell’Olimpo tanto che la leggenda narra di Athena Pallade, che i Romani chiamarono Minerva, donò l’olivo ad Atene, divenendo sua protettrice. Minerva ha donato al Salento leccese l’olivo infatti a Otranto c’è il colle della Minerva così come a Santa Maria di Leuca era stato eretto un tempio a questa Dea. Abito in un paese, San Cesario di Lecce che possiede un gioiello bellissimo, ovvero il Palazzo Ducale Marulli nella cui facciata c’è la scultura della dea Minerva che è posta per prima nel gruppo dedicato alle divinità greche formato da Ercole, Nettuno e Venere. Minerva che dona al mio paese l’olivo!
Sono stati ritrovati nel Salento leccese alcuni contenitori con tracce di olio datati all’età del Bronzo finale. La lavorazione dell’olio più di 4 mila anni fa avveniva schiacciando le olive con una pietra durissima in un cesto di rami intrecciati. L’olivo che continua a esserci, che c’è stato nei secoli scorsi, l’olivo che c’è sempre stato e che ha dato ricchezza a un territorio immobile!"
https://culturasalentina.wordpress.com/…/i-greci-condannav…/

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