di Gianfranco Marocchi
Chi è veramente Alessandro Maiorano, l'impiegato del Comune
di Firenze che ha portato alla luce dubbi e sospetti sulla correttezza
politico-amministrativa e sulla moralità del Premier Matteo Renzi, e che ora ha
deciso di portare alla luce presunte malefatte della senatrice del PD Stefania
Pezzopane ?
Non è facile rispondere alla domanda, non avendo a
disposizione elementi in grado di darci certezze sulle tante voci che girano su
di lui, ma Alessandro Maiorano è senza ombra di dubbio un uomo che ne ha viste
e passate di tutti i colori, e che ha fatto tesoro delle sue innumerevoli e
incredibili traversie, che lo hanno visto, nel corso degli anni, essere al
centro di gravi accuse mosse dalla magistratura, legate a reati di particolare
gravità quali il terrorismo, la banda armata, lo sfruttamento della
prostituzione, le minacce aggravate, il furto, la ricettazione, l'estorsione,
la truffa aggravata, i reati contro il patrimonio, ed anche l'associazione a
delinquere, tanto da comportare per lui perquisizioni fisiche e domiciliari,
fermi di Polizia, ed anche l'arresto sul posto di lavoro.
Accuse, quelle per i vari reati imputatigli, cadute nel
corso degli anni, una dopo l'altra, per non aver commesso alcuno dei fatti
sopra indicati, ma che hanno però reso ancor più duro il suo carattere e più
tenace la sua battaglia contro quei rappresentanti del potere che, a suo
giudizio, e sulla base di elementi da lui raccolti, si sono macchiati di
illegalità di vario genere.
Ed alla luce di quanto poc'anzi indicato, e delle relative
archiviazioni ed assoluzioni per non aver commesso i fatti per i quali è stato
via via accusato, viene ancor più difficile identificare la vera personalità di
Maiorano, che alcuni definiscono un pazzo ed un mitomane, ed altri invece un
difensore civico ed un accanito "giustiziere", e tanti altri ancora,
non sappiamo su quali basi certe, definiscono un collaboratore dei servizi
segreti, ed innumerevoli riscontri, se si analizzano fatti e comportamenti della
sua vita, inclusa la sua abilità e la sua capacità ad entrare in possesso anche
di documenti segreti di particolare importanza, sembrerebbero avvalorare tale
ipotesi.
E scalpore ha destato, proprio in questi ultimi mesi, la sua
battaglia moralizzatrice contro la senatrice del PD Stefania Pezzopane ed il
suo fidanzato Simone Coccia Colaiuta, entrambi oggetto di sue precise gravi
denunce, che non sappiamo come andranno a finire, visto che gli organi
competenti dovranno esaminarle e giudicarle, ma che hanno però, per il momento,
portato all'apertura, nei loro confronti, di indagini da parte della
magistratura, con la precisa accusa di diffamazione nei confronti del Maiorano, ed anche per
tentativo di truffa, nei suoi confronti, da parte del fidanzato della
senatrice, e del suo manager, tale Ivan Giampietro.
E non prive di importanza, sempre in questa battaglia, le
segnalazioni fatte da Alessandro Maiorano alla Guardia di Finanza, alla Corte
dei Conti, ed al Garante per la Privacy, sempre contro la senatrice Pezzopane,
da lui ritenuta colpevole di aver commesso vari reati e di essersi appropriata
di compensi non dovuti, nel periodo nel quale è stata Presidente della
Provincia di L'Aquila e Presidente del Teatro Stabile d'Abruzzo, ed a dare
conforto alle sue affermazioni c'è anche una importantissima dichiarazione che
Federico Fiorenza, ex Direttore Artistico dell'Ente Teatrale, fece ad alcuni
mass-media tempo addietro, ma che non fu però in alcun modo mai presa in
considerazione dalla Procura aquilana, che molti, in città, considerano
propensa a tutelare maggiormente le persone di potere che non i semplici
cittadini.
Affermazioni ed accuse pesanti, formulate tempo addietro
anche dal famoso giornalista aquilano Giuseppe Vespa, che a tal proposito
scrisse anche una lettera-denuncia al Presidente della Repubblica Mattarella.
E se le affermazioni e le accuse di Maiorano nei confronti
della senatrice Pezzopane troveranno riscontro, e "quindi tutti i nodi
verranno al pettine", come ci ha detto e si augura Maiorano, ancora una volta
il potere subirà l'ennesimo smacco da parte di un semplice usciere, che
nonostante il suo umile ruolo in ambito pubblico, è riuscito e riesce a farsi
rispettare e temere, tanto quanto un vero uomo di potere con importanti
incarichi costituzionali.
Gianfranco Marocchi
fonte Fratelli d Italia blog magazine
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