venerdì 26 febbraio 2016

Tutto quello che ha fatto Renzi.

Adriano Valente MOVIMENTO DEI DISOCCUPATI E DEI PRECARI, di Rosario Napoli
Con questa tempesta mediatica ‪#‎Renzi‬ e l’informazione che gli va dietro provano a non far riflettere gli italiani sul fallimento del Jobs Act (i dati ufficiali raccontano di un disastro!), sulla storia delle quattro banche salvate e di 130 mila risparmiatori truffati, sulle 180 prestazioni sanitarie ormai a pagamento, sul tentato (e per ora fallito: per ora) taglio delle pensioni di reversibilità, sulla cessione alla Francia di un tratto di mare della Sardegna, sull’allucinante tassa sugli ascensori (in pratica una TASI raddoppiata!)
Otto milioni di baionette!
Così millantava la “Buonanima”, il pettoruto Cesare di cartapesta che riempiva le piazze e le teste degli italiani di idiozie tragiche che, alla fine, ci hanno fatto diventare uno Stato satellite degli Stati uniti d’America (da cui i droni, il Muos e la base di Sigonella che gli USA considerano territorio loro).
Un milione di posti di lavoro!, millantava il Cavaliere mascherato da politico
Il nostro PIL è cresciuto del 10/%! (dallo 0,7 allo 0,70). Così, sulla scia dei suoi augusti predecessori, potrebbe fare Renzi, il Pinocchio del Mugello. Ma lui è più furbo dei quei due populisti d’accatto.
Lui, Renzi, storna, depista, usando ad arte tempeste mediatiche: come quella sulle unioni civili delle quali non gliene potrebbe importare di meno: tempeste mediatiche che, da settimane, distraggono il popolo bue da tante verità occultate. Vediamole per grandi linee.
Il fallimento del Jobs Act: 110 mila posti di lavoro creati nel 2015 contro i 168 mila posti di lavoro creati nel 2014. In pratica, invece di creare nuovi posti di lavoro, il tanto celebrato Jobs Act i posti di lavoro li ha fatto perdere! Sono stati spesi 12 miliardi di Euro erogati alle imprese (Confindustria) dislocate, nel 90 per cento dei casi, nel Centro Nord Italia. Per la cronaca, si tratta di 12 miliardi di Euro tolti al Sud con lo scippo operato nella Finanziaria nazionale del 2015 dai fondi PAC destinati al Mezzogiorno.
La vicenda delle quattro banche del Centro Italia con la truffa ai danni di 130 mila risparmiatori: banche salvate e risparmiatori ancora senza soldi. Renzi aveva detto che avrebbe restituito subito i soldi, poi ha detto che li avrebbe restituito a una parte dei truffati; poi ha rinviato tutto. Quelli però – i truffati – non mollano. Ma pochi giornali ne parlano.
I disastri della sanità: da quest’anno sono a pagamento 180 esami che fino all’anno scorso erano a carico del Servizio Sanitario nazionale. Silenzio.
L’incredibile vicenda del taglio delle pensioni di reversibilità: prima Renzi e i suoi ministri hanno negato tutto; poi hanno spiegato che si sarebbe trattato si interventi di “razionalizzazione” solo sulle future pensioni di reversibilità (come se le future vedove o i futuri portatori di handicap abbiano meno diritti di coloro i quali li hanno preceduti: un’assurdità!). Alla fine sono intervenuti alcuni parlamentari del PD (come potete leggere qui) e hanno chiesto di far scomparire il riferimento alle pensioni di reversibilità nel disegno di legge delega in discussione in commissione Lavoro alla Camera dei deputati.
La cessione alla Francia di un tratto di mare della Sardegna, tra le proteste dei pescatori sardi! (come potete leggere qui)
L’allucinante tassa sugli ascensori: prima negata, poi ammessa, e che costerebbe il doppio della TASI abolita e che favorirebbe un ministro in carica .
Meditate, gente!
fonte Adriano Valente

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