venerdì 19 giugno 2015

Kissinger ignora la Commissione Moro e premia Napolitano

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Kissinger ignora la Commissione Moro e premia Napolitano

Oggi, mercoledì 17 giugno 2015, l’ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger, premierà all’accademia americana di Berlino il suo comunista preferito, Giorgio Napolitano, per essersi distinto positivamente nei rapporti transatlantici.
Nei giorni passati, approfittando della presenza di Kissinger in Europa abbiamo chiesto di poterlo audire nella commissione d’inchiesta sul rapimento e uccisione di Aldo Moro, proponendo inoltre la possibilità di poterlo raggiungere in Austria a latere del meeting del club Bilderberg. Con il collega Carlo Sibilia domenica scorsa mi sono recato appunto a Innsbruck per incontrarlo personalmente ma nonostante le telefonate alla Farnesina e all’ambasciata americana non è stato possibile mettersi in contatto con lui.
Visti i precdenti immagino Kissinger non verrà mai a riferire in commissione Moro. Nel 2001, mentre si trovava a Parigi, gli è stato recapitato un mandato di comparizione emanato dal giudice LeLoire per testimoniare sulla scomparsa di cittadini francesi in Cile durante l’era Pinochet, se ne andò a gambe levate dal Paese.
A questo punto non ci rimane altro da fare che rivolgergli delle domande a mezzo stampa:

1- La commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro (ex leader della Democrazia Cristiana), sapendo della sua presenza in Europa ha chiesto ufficialmente nei giorni scorsi, tramite l’ambasciata americana, di contattarla per poterla audire in modo tale da offrire un suo contributo alla commissione. Volevamo sapere se l’invito è pervenuto e se sarà nei prossimi giorni disponibile a partecipare?
2- Nel giugno e luglio del 1982, la moglie di Aldo Moro, Eleonora Chiavarelli Moro, testimoniò in tribunale che l’assassinio del marito fece seguito a serie minacce di morte, esercitate dall’allora segretario di Stato Usa Henry Kissinger. «O tu cessi la tua linea politica oppure pagherai a caro prezzo per questo» queste le sue minacce secondo la testimonianza giurata dell’ex collaboratore ventennale di Aldo Moro. Non crede sarebbe doveroso sentire la sua versione in commissione Moro?
3- L’apertura di Aldo Moro al Pci suscitò inopportune prese di posizione da parte degli Stati Uniti: lo rivelò Giulio Andreotti in una intervista all’Ansa. Quali furono le sue valutazioni sull’apertura di Moro al Partito Comunista Italiano e le sue reazioni nei confronti dell’allora leader della DC?
4- Durante un suo incontro avvenuto nel settembre del 1974 con Aldo Moro, lo stesso ebbe un malore e dopo esser stato soccorso dovette anticipare il suo rientro in Italia. Può confermarlo? Ricorda quali furono le cause del malore?
5- Per Guerzoni quel malore, e il seguente ritiro (durato circa due anni) dalla vita politica di primo piano da parte di Moro, sono direttamente collegati a quell’incontro. Non crede che durante quell’incontro qualche sua parola possa aver spinto l’onorevole Moro ad interpretare i suoi messaggi come una minaccia?
6- Se consideriamo quanto accaduto in Cile, o in Grecia, nei momenti in cui i paesi ebbero uno sbandamento a sinistra, non crede che l’onorevole Moro, che era uomo difficilmente incline a farsi intimorire, potesse temere ritorsioni di qualche tipo dal governo statunitense?
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