martedì 2 dicembre 2014

Peschici,citta' del Gargano di origine slava.


Cenni storici:"Peschici,citta' del Gargano di origine slava"
Peschici, i cui abitanti si chiamano “peschiciani”, si estende su 48,92 kmq a 91 metri sul livello del mare.
Le sue origini risalgono agli Schiavoni o Slavi, che furono chiamati da Ottone I per liberare il Gargano dai Saraceni. Con la vittoria gli Slavi ebbero il permesso di fondare due colonie una nel campo di S. Vito e l’altra a Peschici.
Il nome Peschici è di origine slava, pès p pesc corrisponde a sabbia, il russo pèski significa “suolo sabbioso”.
La città con il sistema feudale passò ai Normanni, nel 1177 fu donata da Guglielmo II alla moglie Giovanna d’Inghilterra.
Il nucleo storico del paese è ancora intatto, si estende dal porto turistico fino alle fortificazioni del castello svevo. Oggi è una rinomata stazione balneare garganica, insignita Bandiera Blu.
Durante l'insurrezione antiborbonca in tutto il Gargano si costituiscono le associazioni carbonare e nel 1848 il peschiciano antiborbonico-liberale, attivo uomo politico, poeta e scrittore, Giuseppe Libetta entrò a far parte del Parlamento nato dalla Costituzione Sabauda. Al plebiscito del 1860 quasi il 40% dei peschiciani votò a favore dei Borboni.
Nel 1865 terminò l'isolamento del Promontorio Garganico grazie alla costruzione della strada circum garganica, l'attuale S.S. 89.. Nel 1931 arrivò la ferrovia e nel 1939 venne ultimato l'Acquedotto Pugliese. Nel periodo fascista si diede grande rilievo sia per l’aumento della popolazione che per la produzione del grano, I peschiciani per il l censimento del 1936 erano già aumentati di un terzo tuttavia non era diminuita l’emigrazione, che continuò anche nel dopoguerra.
Solo l’avvento del turismo intorno l 960 portò miglioramento e benessere. Il territorio comunale, compreso fra i comuni di Vico del Gargano e Vieste, ha una costa formata da maestosi promontori, ricche di grotte marine, calette di unica bellezza e spesso inaccessibili. La copertura vegetale è fatta di pini d’aleppo e Uliveti.
Peschici dista 9Km da San Menaio SS89, 13km da Vico del Gargano SS89, 14Km da Rodi Garganico, 21Km da Vieste SS89 o SP23)e circa 122Km da Foggia.
Secoli di storia con attacchi e incursioni da parte di pirati e corsari, si ritrovano in alcune torri costiere erette nella seconda metà del Cinquecento.
I fortilizi si levano su alte rupi a picco sul mare, in posizione dominante e panoramica rispetto all’Adriatico: tale ubicazione risulta strategica e funzionale all’avvistamento ed alla segnalazione delle navi nemiche. Le torri hanno base quadrangolare e presentano la forma di tronchi di piramide; l’accesso avveniva dal lato rivolto verso i monti per mezzo di scale retrattili in legno, successivamente sostituite da rampe fisse in muratura. Le feritoie, invece, che fungevano anche da finestre, erano aperte nelle pareti laterali. Ogni torre doveva essere visibile da altre due torri: l’avviso delle imminenti incursioni di giorno avveniva per mezzo di segnali di fumo, di notte per mezzo di segnali di fuoco oppure ricorrendo al suono di campane o di corni. Talora venivano anche inviati dei messaggeri a cavallo ad allertare la popolazione locale.
Tra le torri superstiti la più famosa è sicuramente quella di Monte Pucci che regala ai suoi visitatori un panorama meraviglioso. La torre, situata sull’alta roccia calcarea, avvolta dall’esaltante profumo di pino misto a quello del mirto, che aveva funzione di avvistamento e non difensiva.
Tra le curiosità di Peschici è da ricordare il soggiorno nel 2003 di Nicole Kidman con i genitori, mentre era al Festival di Cannes.
La vincita al 31 Ottobre 1998 del Superenalotto con 63 miliardi, la più alta cifra vinta in Europa.
Peschici è l'unica cittadina europea attaccata alla terra ferma dove si vede il sole sorgere e tramontare sempre nel mare.
Ed è inoltre la città più lontana dal suo capoluogo Foggia.
A Peschici è stato girato il film “Un’estate al mare” di Vanzina.
Il 24 Luglio 2007 ci fu un grande incendio,che ha distrutto una parte della flora. Una tragedia causata dal forte soffiare dello scirocco, ma che il tempestivo degli abitanti ha permesso di mettere in salvo più di 1500 persone, inoltre hanno impedito al fuoco di raggiungere il cuore di Peschici.

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