lunedì 17 novembre 2014

La casa costruita con le pannocchie

Un gruppo di architetti francesi ha vinto il primo premio al Festival dell’Architettura in Alsazia con il progetto di una casa di venti metri quadrati costruita interamente con pannocchie di mais. Si tratta di un raro esempio di edilizia sostenibile eco-friendly che ha meritato secondo le giurie di esperti il premio di settemila euro ed ha trovato accoglienza in una zona protetta di una citta’ del Nord-Est della Francia, Muttersholtz.

La casa, riportail sito ambientalista Ecologismos, ha tante virtu’ ecologiche e orientate a godere della natura.

Possiede una forma circolare creata con l’obiettivo principale di poter osservare il paesaggio senza impedimenti. E’ perfettamente integrata con l’ambiente ed ha una facciata composta di tonnellate di mais trattenute da reti di semplice filo di pollo, accanto al legno che costituisce la struttura di base. Secondo i creatori, il team StAndre’-Lang Architectes, il progetto intitolato Autour du Ried si ispira alla tradizionale essiccazione del mais nelle pianure dell’Alsazia. Mi chiedo però come siamo possibile credere che un progetto fatto con del cibo potenzialmente commestibile possa essere ritenuta sostenibile. Ricordiamo la marcia di questi giorni a Monaco contro gli sprechi del cibo stesso, forse questo progetto rientra in una delle possibili casistiche?

Rappresenta un esempio di bioedilizia fine a se stessa e non virtuosa, come possiamo pensare che in un periodo in cui c’è l’allarme del cibo, in modo così pressante, possano venire sprecate delle risorse alimentari?

Bio-Ambiente

http://ambientebio.it/la-casa-costruita-con-le-pannocchie/

Foto: La casa costruita con le pannocchie

Un gruppo di architetti francesi ha vinto il primo premio al Festival dell’Architettura in Alsazia con il progetto di una casa di venti metri quadrati costruita interamente con pannocchie di mais. Si tratta di un raro esempio di edilizia sostenibile eco-friendly che ha meritato secondo le giurie di esperti il premio di settemila euro ed ha trovato accoglienza in una zona protetta di una citta’ del Nord-Est della Francia, Muttersholtz.

La casa, riportail sito ambientalista Ecologismos, ha tante virtu’ ecologiche e orientate a godere della natura.
 
Possiede una forma circolare creata con l’obiettivo principale di poter osservare il paesaggio senza impedimenti. E’ perfettamente integrata con l’ambiente ed ha una facciata composta di tonnellate di mais trattenute da reti di semplice filo di pollo, accanto al legno che costituisce la struttura di base. Secondo i creatori, il team StAndre’-Lang Architectes, il progetto intitolato Autour du Ried si ispira alla tradizionale essiccazione del mais nelle pianure dell’Alsazia. Mi chiedo però come siamo possibile credere che un progetto fatto con del cibo potenzialmente commestibile possa essere ritenuta sostenibile. Ricordiamo la marcia di questi giorni a Monaco contro gli sprechi del cibo stesso, forse questo progetto rientra in una delle possibili casistiche?

Rappresenta un esempio di bioedilizia fine a se stessa e non virtuosa, come possiamo pensare che in un periodo in cui c’è l’allarme del cibo, in modo così pressante, possano venire sprecate delle risorse alimentari?

Bio-Ambiente

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