giovedì 25 settembre 2014

Perché l’Ucraina non si riprenderà mai la Crimea

Saker Russia Insider – Vineyard Saker
Il ministro della Difesa ucraino Valerij Geletej difficilmente è una persona credibile. Non solo recentemente ha detto che la Russia aveva minacciato l’Ucraina di attacchi nucleari, ma ha anche detto a un giornalista ucraino che la Russia aveva già compiuto due attacchi nucleari tattici sulla città di Lugansk (chiaramente per spiegare la ritirata delle forze ucraine da lì). La junta poi ha negato la storia e incolpato il giornalista che per primo l’ha resa pubblica. Nonostante tali buffonate, Geletej ha comunque catturato l’attenzione del mondo quando ha promesso alla Rada che l’Ucraina avrebbe ripreso la Crimea ed organizzato la parata della vittoria a Sebastopoli. La Rada (il parlamento ucraino) ha salutato la promessa con una standing ovation. La verità è che non accadrà mai. Ecco perché:
Entro il 2020 la Russia avrà completato il seguente piano di difesa:
•86,7 miliardi di rubli saranno spesi per modernizzare la Flotta del Mar Nero. I piani di modernizzazione comprendono il dispiegamento delle ultra-moderne fregate Projekt 11.356 e degli avanzati sottomarini d’attacco diesel-elettrici Projekt 636.3.
• Un gruppo distaccato dell’esercito, come a Kaliningrad, sarà formato e verrà creata una base per bombardieri. La componente delle forze terrestri comprende una brigata d’assalto aerea, una brigata Spetsnaz, una brigata di fanteria di marina e una brigata di fucilieri motorizzati. In precedenza, altre fonti hanno parlato di uno o due brigate aeroportate, due o tre brigate di fucilieri motorizzati e una brigata carri.
• L’aeronautica russa prevede d’implementare in Crimea i bombardieri Tupolev Tu-22M3 Backfire, che potranno difenderla non solo da qualsiasi minaccia navale, ma anche distruggere le componenti chiave del sistema antimissili balistici USA/NATO ora schierato in Europa meridionale.
• Infine, la Crimea sarà difesa da missili della difesa costiera, sistemi di difesa aerea e missili da crociera antinave.
In altre parole, la Crimea diventerà una formidabile piazzaforte, una portaerei inaffondabile se si vuole, posizione ideale per la proiezione di potenza delle forze militari russe su Europa meridionale, Balcani, Mediterraneo, Medio Oriente, Caucaso e Asia centrale. Nessuna meraviglia che USA/NATO ci siano rimasti così male.
Parlando di Stati Uniti e NATO, molto è detto sulla presenza di navi dell’US Navy nel Mar Nero. In realtà, l’US Navy non costituisce una minaccia per la Russia, almeno non nel Mar Nero. Il Mar Nero è un mare piccolo, almeno per gli standard dell’US Navy, dove una sua nave, sott’acqua o in superficie, sarà bersaglio delle forze russe, in particolare degli attacchi missilistici. L’US Navy sa che tali suoi vascelli fanno nel Mar Nero ciò che si chiama “mostrare bandiera”. Questo non ha nulla a che fare con minacciare la Russia o la Crimea. Se gli Stati Uniti davvero volessero minacciare la Russia, l’ultima cosa che l’US Navy farebbe è entrare nel Mar Nero. L’US Navy è un marina oceanica, una “blue water navy” che combatte a lunga distanza e non sui mari litoranei delle “acque verdi”, tanto meno nelle “acque marroni” dei mari costieri. Infine, la storia ha dimostrato che la Crimea è ideale per la difesa ed assai difficile da occupare. Via terra, la Crimea è accessibile solo da poche strade aperte e indifese a nord. Secoli di guerra l’hanno trasformata in una groviera di strutture come gallerie, bunker e fortificazioni sotterranee.
Ultimo ma non meno importante, la Crimea è ormai già completamente integrata nel Distretto Militare meridionale dell’esercito russo (con base a Rostov sul Don) e come tale avrà il pieno sostegno di tutte le forze armate russe.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

http://aurorasito.wordpress.com/2014/09/24/perche-lucraina-non-si-riprendera-mai-la-crimea/

Foto: Perché l’Ucraina non si riprenderà mai la Crimea

Saker Russia Insider – Vineyard Saker
Il ministro della Difesa ucraino Valerij Geletej difficilmente è una persona credibile. Non solo recentemente ha detto che la Russia aveva minacciato l’Ucraina di attacchi nucleari, ma ha anche detto a un giornalista ucraino che la Russia aveva già compiuto due attacchi nucleari tattici sulla città di Lugansk (chiaramente per spiegare la ritirata delle forze ucraine da lì). La junta poi ha negato la storia e incolpato il giornalista che per primo l’ha resa pubblica. Nonostante tali buffonate, Geletej ha comunque catturato l’attenzione del mondo quando ha promesso alla Rada che l’Ucraina avrebbe ripreso la Crimea ed organizzato la parata della vittoria a Sebastopoli. La Rada (il parlamento ucraino) ha salutato la promessa con una standing ovation. La verità è che non accadrà mai. Ecco perché:
Entro il 2020 la Russia avrà completato il seguente piano di difesa:
•86,7 miliardi di rubli saranno spesi per modernizzare la Flotta del Mar Nero. I piani di modernizzazione comprendono il dispiegamento delle ultra-moderne fregate Projekt 11.356 e degli avanzati sottomarini d’attacco diesel-elettrici Projekt 636.3.
• Un gruppo distaccato dell’esercito, come a Kaliningrad, sarà formato e verrà creata una base per bombardieri. La componente delle forze terrestri comprende una brigata d’assalto aerea, una brigata Spetsnaz, una brigata di fanteria di marina e una brigata di fucilieri motorizzati. In precedenza, altre fonti hanno parlato di uno o due brigate aeroportate, due o tre brigate di fucilieri motorizzati e una brigata carri.
• L’aeronautica russa prevede d’implementare in Crimea i bombardieri Tupolev Tu-22M3 Backfire, che potranno difenderla non solo da qualsiasi minaccia navale, ma anche distruggere le componenti chiave del sistema antimissili balistici USA/NATO ora schierato in Europa meridionale.
• Infine, la Crimea sarà difesa da missili della difesa costiera, sistemi di difesa aerea e missili da crociera antinave.
In altre parole, la Crimea diventerà una formidabile piazzaforte, una portaerei inaffondabile se si vuole, posizione ideale per la proiezione di potenza delle forze militari russe su Europa meridionale, Balcani, Mediterraneo, Medio Oriente, Caucaso e Asia centrale. Nessuna meraviglia che USA/NATO ci siano rimasti così male.
Parlando di Stati Uniti e NATO, molto è detto sulla presenza di navi dell’US Navy nel Mar Nero. In realtà, l’US Navy non costituisce una minaccia per la Russia, almeno non nel Mar Nero. Il Mar Nero è un mare piccolo, almeno per gli standard dell’US Navy, dove una sua nave, sott’acqua o in superficie, sarà bersaglio delle forze russe, in particolare degli attacchi missilistici. L’US Navy sa che tali suoi vascelli fanno nel Mar Nero ciò che si chiama “mostrare bandiera”. Questo non ha nulla a che fare con minacciare la Russia o la Crimea. Se gli Stati Uniti davvero volessero minacciare la Russia, l’ultima cosa che l’US Navy farebbe è entrare nel Mar Nero. L’US Navy è un marina oceanica, una “blue water navy” che combatte a lunga distanza e non sui mari litoranei delle “acque verdi”, tanto meno nelle “acque marroni” dei mari costieri. Infine, la storia ha dimostrato che la Crimea è ideale per la difesa ed assai difficile da occupare. Via terra, la Crimea è accessibile solo da poche strade aperte e indifese a nord. Secoli di guerra l’hanno trasformata in una groviera di strutture come gallerie, bunker e fortificazioni sotterranee.
Ultimo ma non meno importante, la Crimea è ormai già completamente integrata nel Distretto Militare meridionale dell’esercito russo (con base a Rostov sul Don) e come tale avrà il pieno sostegno di tutte le forze armate russe.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

http://aurorasito.wordpress.com/2014/09/24/perche-lucraina-non-si-riprendera-mai-la-crimea/

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