giovedì 25 settembre 2014

LA PINOTTI USA UN VOLO MILITARE COME UN TAXI PER TORNARE A CASA

DI RITORNO DA CARDIFF CON RENZI, IL 5 SETTEMBRE SCALA A ROMA E POI SALE SU UN FALCON CHE “CASUALMENTE” ERA DIRETTO “IN VOLO DI ADDESTRAMENTO” A GENOVA
Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha usato un Falcon 50 dell’Aeronautica militare italiana per farsi accompagnare a casa a Genova, il 5 settembre scorso, approfittando di un volo di addestramento programmato dal 31esimo stormo dell’Aeronautica proprio in coincidenza con le sue necessità.
Il volo incriminato è quello del ritorno dal vertice Nato di Newport, vicino a Cardiff in Galles, organizzato dopo la crisi ucraina.
Il 4 settembre l’airbus A319 della Presidenza del Consiglio decolla da Roma con a bordo Matteo Renzi, Roberta Pinotti, Federica Mogherini e i rispettivi staff.
L’airbus A319 dotato di salottini al ritorno si è fermato a Firenze con uno scalo ad hoc per il premier e relativo costo di atterraggio e decollo per Roma.
Anche se dispone di un vero appartamento presidenziale con divano letto matrimoniale e due poltrone letto, più le 40 poltrone per gli ospiti, il presidente del Consiglio preferiva la sua casa per il week end e così l’airbus ha fatto scalo a Peretola alle 20, giusto in tempo per una cena a Pontassieve con Agnese e figli.
L’Airbus è ripartito subito per Roma.
Alle 21 e 30 Mogherini è scesa a Ciampino e si è diretta verso la sua casa nel centro di Roma mentre Roberta Pinotti, che abita a Genova, rischiava di restare bloccata nel caldo della Capitale.
L’ultimo volo da Fiumicino decollava alle 21 e 20 proprio quando l’Airbus atterrava a Ciampino.
Che fare?   Il 31esimo stormo è abituato a portare in giro i politici e sa come farli felici. L’aeronautica dipende dal ministro della Difesa ed è sempre ben contenta di fare bella figura. Così all’improvviso è spuntato un volo di addestramento diretto, guarda le coincidenze, proprio a Genova.
La ministra non ha potuto dire di no e così, appena scesa dalla scaletta dell’Airbus, è risalita sul Falcon 50, un piccolo jet executive usato per i politici e le missioni umanitarie e sanitarie, da nove posti, simile a quelli amati per i loro spostamenti dai ricchi imprenditori. che apprezzano il piacere di distena quanto sia bello il volo esclusivo.
A bordo quella sera c’era un solo passeggero civile: Roberta Pinotti.
Alle 22 e 30 la ministra è scesa per godersi un sabato di riposo prima di ripartire domenica per la Festa dell’Unità di Bologna dove ha ritrovato Matteo Renzi.
Una “soffiata” ha raggiunto il gruppo parlamentare dei Cinquestelle che hanno presentato una interrogazione che cita la legge del 2011 la quale regolamenta all’articolo 3 gli ‘Aerei blu’.
I deputati enunciano la norma: “I voli di Stato devono essere limitati al presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, al presidente del Consiglio dei ministri, al presidente della Corte costituzionale” e “eccezioni rispetto a questa regola devono essere specificamente autorizzata.  Una volta autorizzato il volo si procede alla pubblicazione, con cadenza mensile, sul sito internet della Presidenza del Consiglio dei ministri”.
Peccato che in questo caso il volo della ministra non finirà sul sito. A dimostrazione di quanto sia semplice aggirare le norme emanate da Berlusconi, Monti e Letta in materia.
Ricordiamo che i requisiti richiesti per far decollare quella sera un volo di Stato dovevano essere per legge solo “comprovate, imprevedibili ed urgenti esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali e l’impossibilità di provvedere ai trasferimenti con voli di linea”.
La replica di Roberta Pinotti.
“Il ministro – spiega il suo portavoce – aveva prenotato il 2 settembre, due giorni prima di partire per Cardiff, un volo di linea da Roma a Genova per il sabato 6 settembre alle 10 e 20 di mattina (come da mail dell’agenzia di viaggi, ndr). Nei giorni successivi ha scoperto che c’era un volo addestrativo programmato dal 31esimo stormo dell’Aeronautica da Roma a Genova in notturna con istruttore e due piloti”. Anche la scelta di Genova non sarebbe dovuta a un favore al ministro. “Quello scalo – prosegue il portavoce – come Reggio Calabria e Bolzano, è considerato particolarmente adatto per i voli di addestramento a causa dell’orografia del terreno e del frequente vento di traverso e di caduta”.
Pinotti fortunella, insomma: perde l’ultimo aereo di linea che aveva prenotato e zac, passa un volo di addestramento per casa sua…
Marco Lillo
(da “Il Fatto Quotidiano“)

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