domenica 21 settembre 2014

Il collaborazionista Padoan dice: “Bene controllo UE sulle riforme dell’Italia”

Il confine tra realtà e follia diventa ogni giorno più sottile. Sembra ormai di vivere in un thriller fantapolitico.
Pier Carlo Padoan, l’impresentabile ministro dell’economia voluto (imposto?) da (a?) Renzi, ha tuonato contro l’indipendenza e la sovranità nazionale con un laconico quanto sconcertante: “bene controllo UE sulle riforme”.
Ovviamente chi conosce la storia di questa persona non e’ affatto stupito da una simile affermazione che, al contrario, rientra pienamente in ciò che poteva prevedersi da un collaborazionista della dittatura finanziaria che imperversa nella nostra  amata Europa.
Padoan e’ stato Direttore esecutivo per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale dal 2001 al 2005 con responsabilità su Grecia e Portogallo dove effettivamente ha fatto davvero un ottimo lavoro: fame e disperazione la fanno da padroni in entrambe le nazioni. Ma il vero fiore all’occhiello della sua attività di brillante economista e’ certamente quanto compiuto in Argentina dove le politiche ultraliberiste che impose per conto del FMI portarono il paese alla bancarotta.
Padoan e’ l’uomo che dichiarò al WSJ che: “la percezione che l’austerità sia inutile e’ sbagliata. Il risanamento fiscale sta producendo risultati. Il dolore e’ efficace. I politici della zona Euro devo comunicare meglio i loro successi alla popolazione stremata”. Il premio nobel per l’economia, Paul Krugman parla così di lui: “Certe volte gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno cattivi consigli; altre volte danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora lavorano all’Ocse”. Incarico appunto ricoperto da Padoan dopo il suo trionfale passaggio al FMI.
Rammento dunque, anche a questo servile adepto del progetto ordoliberista, che non e’ possibile cedere la sovranità nazionale a terzi soggetti come testualmente previsto dagli artt. 1 e 11 Cost. In particolare l’art. 11 Cost. consente unicamente limitazioni della sovranità concetto che non implica il cedere a terzi la stessa (senza contare che non ogni sovranità può essere limitata essendo necessario che suddetta limitazione sia convenuta in condizioni di parità con le altre nazioni ed ai fini esclusivi dell’adesione ad un ordinamento che promuova la pace e la giustizia tra i popoli).
Inoltre l’art. 241 c.p. punisce chi compie atti diretti a menomare sovranità ed indipendenza nazionale. Anche il “buon” Padoan dunque usa la Costituzione come carta igienica ed ignora scientemente norme fondamentali del codice penale.
Ancora una volta nanti ad una tale sfrontatezza mi chiedo cosa stia facendo la Procura di Roma, l’unica competente territorialmente per perseguire tali comportamenti palesemente illeciti.
Allo stesso tempo mi chiedo anche dove sia il popolo sovrano perché purtroppo non vedo e non sento lo sdegno che sarebbe necessario in simili casi.
Italiani alziamo la testa! Andiamo avanti!



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