mercoledì 20 agosto 2014

UN SOLO ORDINE…BOMBARDARE I SALARI!

In fondo è ferragosto, come puoi pretendere che gli italiani si rendano conto di quello che sta accadendo, le più spettacolari acroba…razzie della storia politica, le più demenziali proposte e idee avvengono sempre quando loro sono sotto l’ombrellone, speriamo almeno che si stiano leggendo un buon libro, VIAGGIO ATTRAVERSO LA TEMPESTA PERFETTA il nostro ovviamente. 

Vi confesso che mi sto chiedendo per quale motivo sono qui a raccontarvi certe cose in fondo agli italiani non gliene frega nulla, loro tirano a campare sino a quando l’inevitabile sarà realtà, come la terribile deflazione salariale!

Probabilmente molti di Voi non conoscono Andrew W.Mellon e quello che accadde durante la Grande Depressione del 1929. Mellon segretario al tesoro americano dal 1921 al 1932, banchiere e importante industriale era una delle persone più ricche d’America, terzo contribuente dopo John D. Rockefeller e Henry Ford passò alla storia per avere pronunciato e consigliato all’allora presidente Herbert Hoover le seguenti parole…

“Liquidare il lavoro, liquidare le azioni, liquidare gli agricoltori, liquidare l’immobiliare…eliminare il marcio dall’economia…”

Provate a chiudere gli occhi e immaginare quello che sta accadendo in Italia…

“Liquidare il lavoro… missione compiutta…liquidare le azioni missione stracompiuta… liquidare gli agricoltori…missione in corso, liquidare l’immobiliare…missione già a buon punto, eliminare il marcio dall’economia…obiettivo fallito… eliminare il marcio dalla politica…obiettivo strafallito”

Tornando a noi, dopo le spericolate e demenziali acrobazie della prima esibizione della leggendaria SQUADRIGLIA DEGLI ALESINI VOLANTI! …

In conclusione, la tanto vituperata e ridicolizzata idea dell’austerità espansiva non è affatto una stupidaggine se qualificata e calibrata all’Italia…

eccoli di nuovo in azione, sempre loro intervistati da un manipolo di giornalisti che anestetizzano il dibattito in un’unica direzione, chiedendo pareri solo e sempre a coloro che hanno proposto ricette fallimentari…

si deve consentire alle aziende meno produttive di far scendere gli stipendi “anche sotto il minimi contrattuali”, un’operazione che sarebbe “sempre meglio che avere una disoccupazione alta o un lavoro a tempo determinato”.

Il ritorno della squadriglia degli alesini volanti, in picchiata sui salari altrui e guai a toccare i loro.

Non importa se c’è una squadriglia di incapaci alla guida dell’azienda, il problema sono sempre e solo i salari.

Sono stanco di ripetere sempre e solo le stesse cose ad un Paese addormentato, chissà forse un giorno tra decenni quando avrò finito di scrivere il secondo libro, qualcuno capirà.

Per migliorare la competitività bisogna SOLO ridurre il costo del lavoro, tagliando i contributi sociali, e retribuzioni ovviamente e questo fuoriclasse dell’aviazione bocconiana è in procinto di essere ingaggiato da Matteo Renzi Conti pubblici, Matteo Renzi nomina una squadra di economisti

Uno che ti dice che non possiamo assolutamente uscire dall’euro prima delle elezioni europee, ma dopo che milioni di fessi hanno votato, sottolinea che piuttosto che ristrutturare il nostro debito è meglio uscire dall’euro è un asso delle giravolte, perchè sappiamo tutti che a queste condizioni una parziale ristrutturazione è inevitabile, prima o poi.

Noi non possiamo svalutare il cambio per rendere i nostri beni a prezzi convenienti, ma possiamo riprodurre gli effetti economici della svalutazione.

Tagliando i contributi sociali pagati dalle imprese. Crisi, Guido Tabellini: “Non c’è altra via: giù salari e tasse …

E’ una ricetta demenziale bocciata dalla storia EMPIRICAMENTE che ha prodotto solo macerie sociali e non venite a parlarmi dell’esempio tedesco o della riforma HARTZ IV perchè vi sommergo di prove di devastazioni sociali in Germania.

È il piano Giavazzi.

Questo, però, farà salire il prezzo di quei servizi.

Non abbiamo scelta e comunque questo allontanerebbe la deflazione.

Ma dobbiamo intervenire anche sul lavoro. Qui abbiamo un esempio.
Quale?

La Spagna, che è tornata a crescere. Bisogna ridurre il peso della contrattazione collettiva a vantaggio di quella aziendale.

Si lo potete vedere qui in una magistrale interpretazione di Alberto Bagnai Il miracolo spagnolo dove il miracolo della produttività spagnola …


…è dovuto essenzialmente a
… il segreto della produttività spagnola non è lavorare meglio e meno, lavorare tutti!

È lavorare pochi, lavorare molto (e zitti, perché alla porta c’è la fila).

Chissà quanti straordinari non retribuiti ci sono in quel bell’aumento della produttività, che non è un aumento del numeratore (il prodotto), ma una diminuzione del denominatore (le ore lavorate, e quindi gli occupati, a parità di orario).

Chapeau Alberto un grafico vale più di mille parole alla salute degli alesini volanti.

Ma certo la soluzione migliore è questa se il capo squadriglia è un pirla che vota per l’euro o un fallito che non sa amministrare un’impresa…

Prosegue Tabellini…

Un’occupazione senza tutele e con salari bassi.
Sempre meglio che avere una disoccupazione alta o un lavoro a tempo determinato.

Il dualismo tra chi ha tutte le tutele e chi non ne ha, c’è già.

Ma così la nostra domanda interna rimane ferma.

Però sarebbe compensata da una maggiore domanda estera.

Si in una depressione o meglio debt deflation globale, la minore domanda interna può essere compensata da maggiore domanda estera, si proprio come sta accadendo alla Germania ora, dove il loro pillino è andato in negativo, aspettando con trepidazione cosa succederà non appena…

Russia: allo studio embargo contro import auto

No non è giusto troppo facile combattere contro la squadriglia degli alesini volanti, si fanno male da soli, con la verità figlia del tempo, con l’evidenza quotidiana.

Il premier Matteo Renzi ha detto che “la crescita non si fa tagliando i salari”.

È chiaro che se i salari sono più alti c’è più ricchezza e più domanda.

Ma il loro livello deve riflettere la condizione del Paese.

Se sono troppo alti rispetto alla produttività questo ha un effetto negativo sull’occupazione. Non c’è antitesi.

Non c’è antitesi ?
Continuate pure a leggere i giornali mainstream o ad ascoltare questi fuoriclasse alla televisione, noi intanto voliamo basso in attesa della verità figlia del tempo!

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