domenica 13 luglio 2014

ITALIA: REGIME DEFINITIVO CON RENZI





di Giovanni Rebechi

Le riforme di Renzi: la riforma elettorale permetterà al primo partito che raggiunge il20% di accaparrarsi il 55% dei seggi e può governare con la sola Camera dei Deputati, il Senato non avrà nessun controllo su Governo. Niente opposizione, i Partiti minori spariranno. Il Capo dello Stato con il 55%, alla terza votazione, lo sceglie il capo del Governo. 

La Corte Costituzionale, nel modo in cui viene proposta, sarà controllata 10 su 15 in mano alla maggioranza e al Capo dello Stato. Si stravolge il ruolo e la composizione del Consiglio Superiore della Magistratura. I giudici vengono assoggettati ai capi delle procure, vicini al Governo. Con il permanere dell'immunità parlamentare si potrà fare tutte le nomine che si vuole anche al nuovo Senato. 
L'informazione rimarrà in mano ai Partiti e agli amici. I cittadini non contano più niente: i referendum e leggi di iniziativa popolare vedono alzata la raccolta di firme a 250.000, senza nessuna certezza che saranno discusse. E potremmo continuare ancora.  Quindi un uomo solo al comando: cosa voleva Berlusconi riesce a Renzi. Siamo ad una svolta autoritaria totale. Dobbiamo reagire, ci domandiamo cosa fanno i Civati, i Bersani e gli altri che si dicono di Sinistra.

Noi, la gente, il popolo dobbiamo reagire, non possiamo rimanere con le mani in mano.
Facciamoci sentire, dobbiamo informare. Troviamo, rapidamente, gli strumenti per farlo.
Non con i modi di Grillo, ma dobbiamo chiamare la gente alla lotta.
La Rete Socialista-Socialismo Europeo chiama tutti alla mobilitazione, sottoscrivete i referendum, ma prepariamoci a ben altro. Ne va del bene del nostro Paese. 


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