mercoledì 9 luglio 2014

Iraq IL PIANO AMBIZIOSO DELL'ISIS: INVADERE LA SPAGNA





"Io vi dico che la Spagna è la terra dei nostri padrie, Inch-Allah, la libereremo, per la potenza di Allah".   Parole farneticanti di militanti europei che predicano la diffusione il Califfato su tutto il mondo islamico mandando sul web dei video nelle loro lingue.
Ma a pensarci bene: Una bella guerra tra Islam e Cristiani farebbe ripartire il PIL, prima di tante altre fantasiose riforme!
Mentre la Spagna preferirebbe preoccuparsi su come trovare una via d'uscita per l'economiache viaggia, da diversi anni, con uno dei tassi di disoccupazione più alti della zona euro, o su come fare le riforme  (che eno che il neo-nato Stato Islamico l' "ISIS" degli spinn-off di al-Qaeda.
Nella foto: La bandiera dell' Isis sullo sfondo del Palazzo Aljaferíaun castello musulmano del 11 ° secolo a Saragozza, Spagna


Perchéincredibilmentesi torna a parlare di storia, ma non della storia scritta sui libri, ma di conquista islamica della Spagna e della successiva Reconquista (ma non parliamo della storia del Medioevo, parliamo di quella del 21° secolo), gli islamisti più vicini al nucleo dial-Qaeda, quelli ritenuti troppo "estremisti " hanno giurato di voler invadere la Spagna appena possibile!
E allora ecco che si può pensare alla spinta che arriverebbe al PIL spagnolo, se dovesse cominciare una nuova epopea di guerre tra cristiani e musulmani, combattuta sul suolo europeo ... 
Come ha riferito RT questo ultimo fine settimanaun gruppo di jihadisti che dicono di essere parte dell' ISIS hanno promesso cheinvaderanno la Spagna e anche tutte le altre "terre occupate", su questo hanno fatto un video pubblicato sul web. Questi uomini dicono che laSpagna è terra dei loro antenati e che sono disposti a morire per farla ritornare dentro il nascente Stato islamico.
Nel video due uominiche affermano di essere militanti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIS), prendono di mira imedia spagnoli e in un filmato di pochi minuti dicono in spagnolo che l'ISIS rioccuperà la Spagna.
"Io vi dico che la Spagna è la terra dei nostri padri e, Inch-Allah, la libereremo per la potenza di Allah", dice uno degli uomini e aggiunge che il gruppo non si fermerà solo alla Spagna perché il califfato islamico si dovrà diffondere in tutto ilmondo.
"Io dico al mondo intero e lo avvertoViviamo sotto la bandiera islamicail califfato islamico. Per questa bandieramoriremo fino a che non saranno libere tutte le terre occupateda Giacarta all' Andalusia."
Il filmato non può ancora essere classificato come " indubbiamente autentico", ma non sarebbe il primo video fatto circolare con questi contenuti, il mese scorso, l' ISIS ha pubblicato un video di propaganda dal titolo"Non c'è vita senza Jihad", in cui alcuni miliziani australiani einglesifanno un appello in inglese per i musulmani di tutto il mondo chiedendo di unirsi alla loro causa.

"Abbiamo fratelli in BangladeshIraqCambogiaAustralia e Regno Unito", dice un militante che si fa chiamare Abu Muthanna al-yemenita che - secondo una didascalia - viene dal Regno Unito.



In altre parole, l' ISIS potrebbe fare - o non fare - la guerra in Spagna, ma l'unico vero problema pressante che abbiamo è sapere seEurostat calcolerà - non calcolerà -  i benefici economici sul PIL che potrebbe portare questa guerra, se dovesse scoppiare. In modo che potremmo sapere quanto vale anche senza dover addirittura aspettare che cominci davvero.
Certo che, se dovessimo valutare da quello che è diventato il circo dei dati economici in Europa, potremmo anche scommettere che i burocrati europei punterebbero tutto su: MEGLIO I SOLDI  "adesso".


 fonte comedonchisciotte.org  l'autore della traduzione Bosque Primario



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