sabato 31 maggio 2014

Il Gargano sul New York Times nel racconto di una turista americana“

Gargano sul New York Times: articolo 2 settembre 2012
Il Gargano e le sue meraviglie finiscono di nuovo sul New York Times. Nel 2010 il quotidiano americano lo aveva definito uno dei 31 posti da visitare assolutamente.
L’elogio-consiglio diventa conferma dopo due anni con la pubblicazione del racconto di una turista americana che a maggio ha fatto scalo a Peschici e alloggiato con il marito Mahir e la sua famiglia presso la "Chiusa delle More" dei proprietari Francesco e Antonella Martucci, coppia residente a Foggia.
Il pane caldo con l’olio d’oliva, i fiori di zucca ripieni di acciughe, i calamari alla griglia, le cozze, i pomodori e il caciocavallo. E poi ancora, gli spaghetti alle vongole, la spigola arrosto, la torta di crema al limone e soprattutto il vino rosso locale. “Per tutto il tempo il proprietario ha riempito di vino i nostri bicchieri”.
“Pasti come questi - racconta la turista americana - li avevo soltanto sognati e non pensavo esistessero realmente”.
La donna si lascia andare alla descrizione del territorio, citando Vieste, Peschici, Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra con i suoi antichissimi alberi.
"E’ lo sperone d’Italia, dove mezzo secolo fa – sottolinea  – Enrico Mattei fu rapito dal fascino e dalla bellezza dei luoghi. Fu così che decise di costruirvi Pugnochiuso, due alberghi, un residence e un complesso commerciale. A pochi chilometri, a Vieste, stava nascendo invece l’Hotel Pizzomunno".
Di lì in poi nacquero lidi, pizzerie, ristoranti, campeggi e alberghi decisamente economici. Da alcuni anni, fa intendere la viaggiatrice, i costi sono aumentati: “Il Gargano è un mix di storia, cibo e calore della gente”
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“Soltanto dopo averlo visitato capiamo perché Mattei rimase affascinato da questo posto” fatto di pinete, macchia verde, scogliere e di varietà di orchidee che rendono l'aria leggermente profumata.
fonte http://www.foggiatoday.it/cronaca/gargano-new-york-times-articolo.html


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giovedì 29 maggio 2014

Lucio Dalla e il suo Gargano

"Questa è una delle tante sere ai piedi del Gargano, a Foggia, come mille altre volte o a Manfredonia o Mattinata, benedetta dal sole e dalla luce che ti riempie gli occhi ma non li ferisce, ma anche a Monte Sant'Angelo tra il fresco delle rocce e il respiro degli ulivi, fra case medievali della bianca dignità del tempo e della memoria rinnovata tra il gotico romanico e longobardo che vuole dire soprattutto pugliese.
Pugliese dei miracoli, dei nomi e dei diavoli, del misticismo e della laica allegria del vento sempre complice e al servizio del pastore e dell'ulivo che suda il caldo dell'estate più bella, più blu di cielo e più bianca di luce che c'è. Io sono anni che vengo tra queste terre benedette e uniche, vengo perché non so o perché non ne posso fare a meno per quel misterioso gioco della memoria che analizza i ricordi, li trasporta nel presente, li rinnova e li cambia come fossero respiri dagli inizi secolari o che non si chiudono, non si concludono mai e che mantengono croccante il pane che hai tagliato venti anni prima o non seccano mai quel vasetto di olive che la tata preparava e che tu non hai mai avuto il tempo di aprire. Sono appena le ventidue che decido di passare all'azione; prendo la macchina e, come faccio ogni volta, salgo da Manfredonia verso Mattinata fino a Monte, vado a vedere il Silenzio.
E qui mi devo spiegare: appena passato il paese, prendendo la direzione San Giovanni Rotondo, si supera il bivio per Macchia e si imbocca il lungo rettilineo che porta al paese di Padre Pio, dopo un chilometro scarso, se è notte come questa notte e se il cielo è così pieno di stelle da doversi vergognare, ti trovi davanti a uno degli spettacoli più unici da vivere e più difficili da dimenticare. Lì puoi "ascoltare il buio e vedere il silenzio".
Credo di avere portato in questo posto decine di persone, tutti amici fidati e dopo essermi fatto promettere il totale mantenimento del segreto e la massima riservatezza e non prima di avere tranquillizzato i più suggestionabili, enfatizzando con parola giusta questo straordinario spettacolo, ho visto molti di loro piangere o altri addormentarsi alla luce brillica delle stelle e al più impetuoso silenzio mai ascoltato prima.
Ecco che cosa ha questa terra: è unica, è un ponte per entrare nella tua anima, per godersi spettacoli che non ci sono più o non sono mai esistiti, per sentirsi antropologo di se stesso, per giocare, esplorare, pregare, fare il bagno nel mare della storia o in quello salato tra i più puliti e meglio costeggiati che questo povero Adriatico ancora può permettersi, sperando che Dio, grande e unico profusore di dolci bellezze, ci conservi tutto questo per tanto, tanto tempo ancora. E cioè per sempre."
LUCIO DALLA

Fiorella Mannoia: “Meglio i 5 Stelle di questa sinistra asservita al potere”

Pubblichiamo un'intervista a Fiorella Mannoia tratta dal volume "A Sinistra!" di Stefano Corradino e Giorgio Santelli, in questi giorni in libreria per Melampo.

di Stefano Corradino e Giorgio Santelli

“Cambia il vento ma noi no”, esordisce una strofa di uno dei brani più intensi che hanno reso famosa Fiorella Mannoia. Un concetto che sembra le sia cucito addosso. L’interprete romana, in oltre quarant’anni di carriera, ha alternato collaborazioni, generi musicali e progetti discografici, ma la cifra del suo impegno sociale e civile è rimasta la stessa. Dal rapporto costante con organizzazioni come Emergency e Amnesty International al suo appoggio alla lista 


Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia nel 2013. Un impegno esplicitamente “di sinistra”. Ma alla sinistra non risparmia critiche: “oggi sono molto più arrabbiata con i ‘nostri’ che con gli altri…”

Il suo essere cantante “impegnata”, che si espone spesso politicamente, le costa talvolta anche delle critiche?
Prima di essere una cantante mi sento una cittadina come tutti gli altri e per questo sensibile a ciò che succede nel mio paese. Ed esprimo le mie idee. Ovviamente sono una privilegiata, perché le mie parole sono ascoltate da molte persone e per questo devo essere molto più attenta a ciò che dico, e a come lo dico; perché non mi esprimo in un bar sotto casa, ma davanti a una platea più ampia. E allora perché non dovrei dire ciò che penso? D’altronde politica e arte sono sempre andate a braccetto. Non sono né la prima né l’ultima. Lo fanno tanti cantanti e attori. Lo faceva anche Picasso con i suoi quadri. Solo in Italia ciò stupisce, mentre negli Usa, ad esempio, la gente di spettacolo appoggia candidati democratici o repubblicani senza alcun tipo di (pre)giudizio. Qui, al contrario, ogni volta che esprimi un tuo giudizio c’è qualcuno che ti dice “devi fare la cantante, non devi occuparti di politica”. Penso che sia un atteggiamento stupido.

Non ha mai nascosto la sua collocazione di sinistra. In tempi di cambi di casacca resta sempre della stessa idea?
Sono sempre stata di sinistra, non mi sono mai spostata, semmai si sono spostati gli altri. A me, come recita una nota canzone di Francesco De Gregori, “sempre dalla stessa parte mi trovi”.

Risposta secca, quale dovrebbe essere il ruolo della sinistra oggi?

L’attenzione per le fasce più deboli della popolazione. Vale per la politica ma anche per lo spettacolo. Lo dico da donna privilegiata che sente il dovere, proprio perché più fortunata di altri, di guardare a chi questi privilegi non li ha. Più possiedi, più hai il dovere di farlo.

Un giudizio sullo stato di salute della sinistra oggi in Italia.
Pessimo. Come cittadina di sinistra mi sento tradita nei miei principi e valori. Sono più arrabbiata con quelli che credo (o credevo) più “vicini” a me e che ho sempre votato da quando la maggiore età me lo ha concesso. Perché gli altri non hanno mai nascosto quello che sono. Quando un presidente del Consiglio, a una ragazza che gli chiede cosa possa fare per il suo futuro, risponde “sposa un miliardario”, non ha nascosto a nessuno il suo pensiero malsano. I “nostri” invece sì: fanno finta di essere con i più deboli, ma non hanno mosso un dito mentre questo sfacelo nel corso degli anni prendeva forma.

Quelli che lei accusa potrebbero obiettare che al governo in questi anni ci sono stati ben poco.
E sbaglierebbero. Perché la sinistra la possibilità di cambiare le cose in questi anni ce l’ha avuta in ogni caso. Facendo un’opposizione vera che non c’è mai stata. E quando avevamo la possibilità di legiferare in modo serio non lo abbiamo fatto. Penso al conflitto di interessi, al potere di un uomo a cui è stato concesso di accumulare un potere enorme nell’informazione e manipolarla a suo piacimento. E con il sostanziale benestare di tutti noi. Me lo ricordo Violante in parlamento sul conflitto d’interessi… Ogni tanto vale la pena rivederlo sul web. Tuttavia quello di Berlusconi è solo la punta di un iceberg, la parte più evidente: il conflitto di interessi vale per la maggior parte dei dirigenti italiani, che siano parlamentari o a capo di società a partecipazione statale. Se sfogliamo i giornali (quei pochi che ancora fanno inchieste) capiamo che il conflitto di interessi è una prassi tutta italiana. Ma fosse questa l’unica disgrazia della sinistra…

Ce ne sono altre?
Il problema vero, ma questo vale non solo per la sinistra, è che manca la politica. Non si parla dei problemi veri del paese. Parlano tutti per slogan. Vanno in tv a parlare del nulla. Chi parla di scuola? O degli affari nel mondo della sanità? La sinistra non è stata capace neanche di fare i famosi Pacs, divenuti poi Dico. Nulla di fatto sulle coppie di fatto. Ma soprattutto: quando si comincia a parlare di una legge anticorruzione, vero cancro del paese? L’Italia non è un paese in crisi, è un paese corrotto! Perché non fanno una legge per favorire la piccola impresa, detassando i primi cinque anni e controllando che non ci siano infiltrazioni di associazioni malavitose? E poi opere pubbliche crollate, non finite, pensiamo solo a ciò che è successo a Roma con i Mondiali di nuoto. Proseguo nello sfogo. I pendolari furibondi per treni che fanno schifo e arrivano in ritardo. Perché i politici non dialogano con loro e ci deve parlare una cantante? Trapanano una montagna per fare l’alta velocità che neanche i francesi vogliono e infatti rimandano tutto al 2025…
Abbiamo speso un miliardo di euro per la variante di valico e sta già crollando. È stata investita una barcata di soldi per il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, un’opera inutile e sbagliata, per poi bocciarlo senza avere edificato neanche una pietra. Chi paga per tutto questo? E così finiamo per essere un paese nelle mani dei magistrati. È possibile che si debbano occupare loro di tutto? E sostituirsi a una politica inesistente?

Un approccio “grillino”.
Non mi piacciono né Grillo né Casaleggio, ma per me i 5 Stelle sono l’unica opposizione in parlamento. “Sgarrupata”, maleducata, inesperta, ma è l’unica opposizione che c’è. Quei ragazzi ci stanno facendo scoprire cose che non avremmo mai saputo. In tanti se la prendono con i 5 Stelle, ma non è giusto. Lo dissi tanti anni fa in un’assemblea di sinistra, quando Grillo cominciava a fare i primi passi: “ve la state prendendo con lui, ma lui ha riempito gli spazi che avete lasciato voi”. A piazza San Giovanni c’era lui, e sono rabbrividita quando l’ho vista piena per il suo comizio; e quello non era certo il suo posto. Il mea culpa deve farlo la sinistra. I 5 Stelle hanno occupato spazi di una sinistra che è finita dopo la morte di Enrico Berlinguer. Si è sgretolata lentamente fino a disintegrarsi.

La sinistra italiana è perennemente frammentata. Su quali contenuti si dovrebbe trovare un terreno comune?
Lo ripeto: bisognerebbe partire da una legge anti corruzione secondo cui un politico indagato deve essere sospeso, come in tutti i paesi civili, e non avvalersi di leggi e solidarietà parlamentari che troppe volte lo tutelano e lo difendono dalla giustizia. Una volta chiarita la sua posizione, se risulterà limpida potrà ritornare a fare il suo lavoro, altrimenti se ne deve andare. Bisogna partire da qui. Ma mi sembra che in parlamento non lo voglia fare nessuno, a parte i 5 Stelle.

C’è un tema che da anni le sta particolarmente a cuore: l’immigrazione
Di questo non importa proprio a nessuno, nemmeno ai 5 Stelle. Quando li chiudiamo i Cie, i Centri di identificazione e di espulsione? Siamo nel terzo millennio, eppure ci sono centinaia di migliaia di esseri umani trattati peggio che ai tempi della schiavitù. Chi ne parla? Pochi. Perché parlare di immigrati fa perdere i voti. Quand’è che cominciamo a pensare che la politica estera va affrontata non solo per comprare F35 e fare sponda agli americani, ma per evitare che l’Occidente continui a depredare indisturbato i paesi poveri favorendo un esodo biblico? Un esodo che nessuna Bossi-Fini potrà fermare. Saremo inevitabilmente invasi da persone che scappano dalla fame, dalla guerra e dalle multinazionali che trivellano, inquinano e devastano a proprio piacimento in qualsiasi parte dell’Africa, senza ritegno e senza controlli. Se vogliamo fermare questa migrazione così massiccia dobbiamo intervenire in quei paesi e obbligare le multinazionali del petrolio, compresa la nostra Eni, a rispettare le regole imposte dalla Comunità Europea. Regole che vengono ossequiosamente onorate quando si scava nel nostro paese. Ma quando si va a trivellare nel delta del Niger – illuminanti in questo senso i rapporti di Amnesty – le regole non contano e si finisce per devastare un intero ecosistema, gettando sul lastrico migliaia di persone che vivevano già nella precarietà. Penso anche alla tragica vicenda della Somalia che è costata la vita a Ilaria Alpi. Si sono vendute armi a un paese nel quale eravamo intervenuti per sedare la guerra. E tutto questo in cambio di terreni per occultare i nostri rifiuti tossici. È agghiacciante, vergognoso, ignobile. E non se ne parla, se non a ridosso dell’anniversario della morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

Lei è avvelenata con questa politica!
Eh sì! Ma voglio aggiungere ancora un paio di cose su questo tema: chi parla del fatto che andiamo a buttare in Africa tutti i nostri vaccini scaduti e inutili? O dei dittatori conniventi messi a capo di nazioni per poi fare il porco comodo loro sul traffico dei diamanti? Poi ci lamentiamo perché gli extracomunitari vengono qua? E dove dovrebbero andare? Poi quando vengono qui che facciamo? Li rinchiudiamo. Se invece ogni piccolo comune ne accogliesse una minima parte nessuno se ne accorgerebbe, non peserebbero su nessuno. Invece noi li respingiamo o li mettiamo nei Cie, trattati come animali. E non mi si venga a dire che a volerlo sono gli italiani, allarmati dal pericolo che gli immigrati possano portare via cibo e lavoro. Tutte stronzate, slogan elettorali per mettere paura alla gente e costringerla a pensare che gli immigrati siano la causa principale dei nostri mali.

Demolisce la classe politica ma salva i cittadini, che però questa classe politica (e le precedenti) l’hanno votata. E forse la rivoteranno.
Non lo credo. Penso ci sia uno scollamento totale. La politica italiana vive in un pianeta parallelo rispetto ai cittadini. Che prima erano rassegnati, ma che ora cominciano ad arrabbiarsi. Con il rischio che non si rechino a votare, oppure che votino solo per coloro che incanalano la rabbia. Ed è un pericolo anche questo. Se i nostri rappresentanti avessero un po’ di amor proprio e il polso della situazione capirebbero che non li vuole più nessuno. Eppure Mastella, per dirne uno, si ricandida. Ci vuole una faccia tosta di proporzioni gigantesche. Completamente scollati dalla gente. Si infilano in auto blu, vanno in un palazzo, poi in un altro, poi tornano a casa. Non fanno la spesa, non parlano con i cittadini. Sono attori messi su un palcoscenico per distogliere l’attenzione della gente dai problemi reali attraverso armi di distrazione di massa. Si riempiono la bocca di “famiglia” e si fanno fotografare mentre sono in chiesa. Ma che cosa fanno per la famiglia? In altri paesi più evoluti gli asili nido si trovano nei posti di lavoro. E che dire del Regno Unito? Da anni ha varato una legge che consente a madre e padre di decidere chi starà a casa con il proprio bambino durante il congedo di maternità; e anzi è ora in discussione un miglioramento della legge. In Italia siamo ancora indietro. Qui per esempio mancano asili nido, e quei pochi che ci sono sono assai costosi.

Con tutta questa verve ha mai pensato di “scendere in campo”?
No, non ci ho mai pensato perché amo il mio mestiere e perché penso che la politica, dopotutto, sia una cosa seria. Per candidarti devi essere una persona onesta, per bene, preparata, e alla politica devi dedicare la vita. In modo disinteressato. Nonostante le mie critiche ho ancora una visione romantica della politica: è una missione, non un lavoro. È una responsabilità che dovrebbe far tremare le vene dei polsi, perché significa essere responsabili della vita e della morte delle persone. Invece ci si candida prevalentemente per sistemare se stessi e la propria famiglia. E si sta lì per sei, sette, otto legislature. Casini, per citarne uno. Che ha fatto in questi anni? Non mollano la poltrona nonostante la gente non li voglia più. Io mi vergognerei ad andare in giro se la gente mi insultasse per strada. Invece non gliene frega niente. Ma dove vivono?

Oggi al governo c’è un presidente del Consiglio giovane che è esploso come uomo della rottamazione.
Davvero? Renzi non ha rottamato niente. Non ho visto rottami ma la perpetrazione di quello che c’era. A cominciare dal metodo. È diventato premier con bugie colossali: “non mi candiderò mai contro Letta. Non andrò al governo senza essere passato per le elezioni”... Dice una cosa e subito se la rimangia; senza vergogna.

Come se ne esce?
Non lo so. Questa è la mia frustrazione maggiore. Ma non ci possiamo permettere di non avere alcuna speranza nel futuro. Dobbiamo imporcela. Ma è difficile quando vedi che praticamente nessuno parla di politica vera. E allora quando vedo i 5 Stelle che montano sui banchi o salgono sui tetti, un’azione forse deprecabile, li preferisco a una sinistra asservita al potere.

fonte http://temi.repubblica.it/micromega-online/fiorella-mannoia-%E2%80%9Cmeglio-i-5-stelle-di-questa-sinistra-asservita-al-potere%E2%80%9D/

Gli agrumi del Gargano? Esistono da sempre!


QUI GLI AGRUMI ESISTONO DA SEMPRE
Agrumi del Gargano
Si puo documentare venire il Gargano Coltiva agrumi almeno da mille Anni. Il Primo agrume e Il melangolo o arancio forte (Citrus x aurantium L.); Nel Cinquecento vi Sono gia aranci dolci e amari, cedri e limoni africani (dei Massili). Fino ai di Primi decenni del 900 ONU Successo Economico e commerciale straordinario di durata: al Terzo Posto per la Produzione d'agrumi in Italia, al Primo Posto per le Rese ed i profitti unitari: "Il prodotto degli agrumi ... era Il Tesoro di Questi, paesi (ricchioni 1811). Ben Oltre Il 60% della Produzione era destinata all'esportazione: Francia, Usa, Canada. Poi la Crisi, ma Gli Alberi Sono Ancora Quelli.
Agrumi del Gargano
LA PIU 'ANTICA TESTIMONIANZA DI COLTURA Specializzata IN TUTTA LA FASCIA ADRIATICA
Siete sul Gargano, Silla SUA curva Settentrionale, Deliziosa e incantevole Che va da Vieste a Rodi. Qui vi fiorisce l'arancio Che riempie di fragranza le Ampie vallate (Nardini 1914). Un paesaggio agrumario Che non sfugge una Quella Che Sara La prima ricognizione scientifica Dal Touring Club Italiano (Sestini 1963): E UN paesaggio Agricolo lussureggiante e "Sulle falde estrema" ... SI aggiungono a rendere il Quadro Ancora Più Ricco e vivace piantagioni d'agrumi ". ONU ettaro Di agrumeto Arriverà ad Essere Stimato OLTRE 100 mila lire (De Nittis 1886).
fonte //www.pizzicatobeb.com/agrumi-gargano

Il Castello nel cielo

Tiziana Scelli
Il castello di Takeda, in Giappone, è uno dei luoghi più particolari del mondo, dato che per la maggior parte dell’anno sembra volare sulle nuvole. Il castello è costruito in cima ad un colle al centro di una valle, che spesso viene chiamata il Machu Picchu giapponese per la sua particolare conformazione. In molte stagioni le nuvole si accumulano appena al di sotto della vetta del colle, dando così l’impressione che il castello galleggi in aria. Il castello risale al 1443 ed ha cambiato proprietari molte volte in pochi anni, fino al 1600 quando l’ultimo proprietario, il samurai Hirohide Akamatusu, fece seppuku (il suicidio rituale) e il castello venne abbandonato. Il fatto che il castello sia abbandonato da quattro secoli non intacca però il fascino del luogo, ma anzi ne aumenta forse l’atmosfera magica.
http://www.ladiscussione.com/ambiente/item/8037-il-castello-nel-cielo.html

lunedì 26 maggio 2014

LE SCHIFEZZE DI MONTI




Ho sempre ritenuto il governo Monti il peggiore degli ultimi tempi, un governo non eletto democraticamente ed imposto non dall’Europa, come furbescamente si afferma nelle televisioni asservite ai poteri finanziari, ma dalla Bce! I risultati lo stanno confermando. Il governo Monti non è costituito da tecnici, ma da tecnocrati incompetenti.

Non sono capaci di calcolare in anticipo l’Imu, cavallo di battaglia di Monti, per non parlare della triste vicenda degli “esodati”, ossia di quei lavoratori che contavano sulle leggi vigenti in quel momento e perciò avevano accettato l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, in modo da raggiungere in breve e senza danni la soglia minima del pensionamento. I medesimi ora si trovano senza pensione e senza stipendio! Le pensioni sono diminuite per l’addizionale Irpef, ma anche su questo si tace! Mia madre percepiva 1050 euro al mese, ora 980, in più ha l’Imu sulla casa! Un anziano che lascia la sua prima casa per andare a pagamento in una struttura, deve pagare l’Imu sull’abitazione come fosse la seconda casa, mentre le banche non la pagano perché sono “enti morali”! Un mio amico romeno di 60 anni dal sindacato si è sentito dire che dovrà pagare l’Imu in Italia sulla casa in Romania, tranne le banche tutti la pagano, persino gli stranieri poveri! Lui è rimasto senza lavoro, la moglie percepisce 750 euro al mese di stipendio, pagano 400 euro di affitto a Forlì, perciò a lui e alla moglie ne restano 350 per mangiare e per pagare le bollette! Ho attivato mia zia che è volontaria della Caritas per aiutarli.

Per aumentare le tasse e per fare questi danni non c’era bisogno di ricorrere a prezzolati-costosissimi bocconiani, bastava un imbecille qualunque, almeno ci saremmo risparmiati dei soldi! Invece quello che ancora non ci hanno già mangiato i politici, ce lo mangerà la banca centrale! L’Imu non colpisce solo le aziende, i negozi (per il mio negozio pagavo fino al 2011, 750 euro all’anno, sembra che ora pagherò più del doppio!) e i lavoratori autonomi, ma anche le case date in affitto, quindi anche gli inquilini! Tutto questo oltre ad aver portato l’Italia in una spaventosa recessione, porta anche alla distruzione del settore edile, che era già in crisi.

Non parlo della benzina e dell’Iva che presto sarà del 23%! Tuttavia ciò sembra importare molto poco ai “camerieri” della Bce. A loro importa solo che a pagare il debito pubblico contratto dagli stati europei con la Banca Centrale, per aver stampato il denaro a debito, sia il popolo, poi se ci sono due suicidi al giorno al “sig.” Monti e ai suoi lacchè, parlamentari compresi, ben poco interessa! L’importante è far pagare il debito pubblico e per farlo, tirano il collo al popolo. Ma i politici tutti ed i loro amici banchieri stiano attenti, perché anche loro hanno un collo…

di: Andrea Mantellini (cons. Circoscrizione 1 – D.S. forlì)
visto su http://infotricksblog.blogspot.it/2012/04/le-schifezze-di-monti.html

Gaia è un essere vivente


Dal momento che Gaia è un essere vivente immerso in un complesso vivente che si chiama Universo, dobbiamo aspettarci di tutto, anche cose che non conosciamo e che mai si sono verificate in passato e di cui non riusciamo nemmeno a valutarne portata e conseguenze.
Dal momento che Gaia fa parte di un complesso vivente di proporzioni cosmiche e che la sua presenza è necessaria al mantenimento dell’equilibrio dell’Universo intero, quest’ultimo potrebbe intraprendere delle azioni di difesa e preservazione – che non possiamo in alcun caso prevedere e contrastare – al fine di conservare l’equilibrio e la salute dell’intero complesso cosmico.
Quale essere vivente Gaia merita rispetto e finora l’uomo ne ha mostrato ben poco nei suoi confronti ed abbiamo visto come. Non possiamo escludere che Gaia tenti di difendersi dalla condizione di difficoltà in cui l’essere umano l’ha gettata. Non possiamo prevedere attualmente come abbia intenzione di difendere la propria esistenza e dobbiamo considerare, a questo punto, la nostra fragilità..
Non possiamo nemmeno escludere la morte di Gaia, accadimento che sarebbe lo stadio finale di un processo agonico che potrebbe riservarci sorprese amare e a sua volta terminali nei confronti del genere umano.
Non possiamo nemmeno escludere che Gaia abbia meccanismi di riparazionea noi sconosciuti e non sappiamo nemmeno come questi meccanismi intervengano e agiscano per la riparazione ed il ripristino dell’equilibrio. E’ possibile supporre la genesi di organismi in grado di agire da riequilibratori e che potrebbero avere, per il genere umano, effetti devastanti tali da generare miliardi di vittime al fine di riequilibrare i rapporti quali-quantitativi della vita di superficie.
Da quanto scritto dianzi scaturisce un concetto molto semplice e ineluttabile, l’uomo è solo una parte di questo pianeta, è profondamente ignorante nei riguardi della conoscenza di Gaia, è estremamente fragile relativamente ai fenomeni naturali conosciuti e sconosciuti ed ha fretta.
Come risaputo, la fretta è una cattiva consigliera e il volere raggiungere rapidamente traguardi spesso inutili a scapito di un essere di cui non conosciamo quasi nulla, ci espone agli effetti della fretta, della superbia e dell’ignoranza, effetti sempre negativi e disastrosi.
Purtroppo l’uomo è giunto ad un livello di disequilibrio difficilmente rimediabile, ma qualcosa si potrebbe ancora fare, vediamo.
  1. Smettere immediatamente di usare carburanti fossili a fini energetici e privilegiare in modo massiccio l’uso di energia solare, eolica, marina, geotermica. 
  2. Smettere immediatamente di consumare senza necessità 
  3. Ridurre drasticamente la produzione di rifiuti imponendo a tutta la popolazione il riciclaggio dei materiali 
  4. Escludere il denaro da ogni forma di produzione e coltivazione di generi di prima necessità e abolizione immediata del processo di globalizzazione 
  5. Proibire la modifica degli assetti territoriali 
  6. Ottimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali 
Sono tutte soluzioni che imporrebbero, se attuate, drastici ed epocali cambi di costume emodus operandi, forti rivoluzioni sociali e inevitabili sacrifici in ogni settore della vita umana. Per queste ragioni e per la deteriore natura umana, ritengo siano inattuabili. Vale comunque la pena esporle ugualmente.
Cambiare fonti energetiche
Occorre stabilire in modo definitivo che fondare la società umana sul consumo di carburanti fossili è errato e da sospendere con la massima sollecitudine [ 1 ]. Si deve sospendere l’estrazione petrolifera immediatamente e, in attesa di quantitativi energetici alternativi adeguati, si deve procedere al consumo di carburanti a basso impatto ambientale e termico come l’alcool etilico, il metano almeno per l’autotrazione [ 2 ].
Si deve procedere immediatamente alla promozione ed alla realizzazione di impianti eolici, termo-fotovoltaici e per lo sfruttamento delle correnti marine, da collocare in ogni area disponibile con caratteristiche consone al massimo sfruttamento di tali fonti energetiche [ 3 ].
Vanno promosse e attuate tutte le iniziative di produzione energetica che utilizzino materiale biologico di scarto (legname) e tutte quelle che sfruttino energia rinnovabile e ad impatto ecologico nullo, spingendo la ricerca al massimo livello per almeno 50 anni.
Cambiare modi e quantità dei consumi
In questo ambito occorre fare uno sforzo morale, intellettivo ed etico di proporzioni planetarie e senza precedenti. Occorre ridurre i consumi al minimo, annientando gli sprechi e privilegiando il risparmio con incentivi economici di rilievo per singole famiglie, comunità e popolazioni. Se non è possibile o attuabile in via propositiva, occorre attuarla in modo impositivo. Le popolazioni devono attuare comportamenti votati al risparmio energetico ed alla ottimizzazione dei consumi per cui vanno assolutamente privilegiati, premiati e incentivati tutti coloro che attuano il riciclaggio degli strumenti, degli accessori e dei prodotti, la differenziazione dei rifiuti, lo sfruttamento massimo delle dotazioni e degli strumenti, il risparmio energetico, la ideazione di sistemi di conservazione dei prodotti e delle risorse. Occorre disincentivare la politica dell’usa e getta con tassazioni e aumenti di prezzo di rilevanza assoluta.
Vanno premiate e incentivate tutte le attività imprenditoriali che fondano il proprio profitto sulla prestazione di servizio piuttosto che sulla vendita di materiali e strumenti (Servizi di refrigerazione, di riscaldamento, di telefonia, di trasporto, di stoccaggio, di multimedialità e di informazione).
Occorre procedere allo smantellamento dei grandi centri commerciali per ridare ai singoli la possibilità di avviare attività commerciali decentrate favorendo quindi il ricorso, da parte degli acquirenti, ai mezzi di trasporto pubblico e a mezzi di trasporto elettrici o non inquinanti (bicicletta). Occorre quindi tornare a fare shopping avendo il piacere di passeggiare senza dover ricorrere alle automobili per raggiungere il MegaStore.
Occorre assolutamente disincentivare la produzione e il consumo di ortaggi e frutta fuori stagione e deprimere la loro importazione in modo da calare il traffico delle merci deteriorabili, in modo da evitare l’uso di additivi chimici per la conservazione di tali alimenti e per portare la gente a riconsiderare i propri rapporti con la Natura
Imporre la conservazione e il riciclaggio
E’ imperativo tornare a conservare gli utensili e riutilizzare tutto quello che può servire a contenere, trasportare, coprire, proteggere e custodire, mortificando il deleterio uso di sacchetti e involucri usa e getta. Va incentivato l’uso di materiali biologici come carta e derivati. Va privilegiato il vetro che deve essere tutto riciclato e vaincentivato il consumatore a restituire il contenitore di vetro con il pratico metodo del riscatto in denaro tale per cui la restituzione del contenitore determini la restituzione della cauzione pagata per il contenitore stesso. Gli involucri di metallo vanno tutti riciclati con l’obbligo e l’incentivazione alla restituzione con il metodo descritto dianzi.

Contenitori di legno e derivati vanno tutti restituiti o conservati per proseguire il loro impiego anche privatamente. Va incentivato con sgravi fiscali allettanti l’uso di strumenti e accessori propri adibiti al trasporto ed allo stoccaggio che rispondano, naturalmente, ai requisiti imposti dalla legge.
Cambiare economia
Lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, la produzione di milioni di tonnellate di rifiuti e la pressione inquinante esercitata sul pianeta sono attuati oggi ad un solo scopo, produrre denaro gestito da poche persone per le loro personali ricchezze. E’ fondamentale, vitale annientare questo procedimento per ridistribuire la ricchezza e consentire un rallentamento in certi procedimenti che ammalano il pianeta e l’uomo. Lo si deve fare a colpi di rivoluzioniproteste globaliboicottaggio progressivo di merci e prodotti di singole industrie con una progressione via via in aumento in modo di indurre produttori e gestori a calare i prezzi o a sospendere la produzione di oggetti dannosi o innaturali o inutili. Si devono boicottare duramente ipermercati, centri commerciali, prodotti evidentemente dannosi, articoli scontati o a basso costo (in quanto risultato di una predazione selvaggia di forme di vita o di meccanismi di produzione insicuri e dannosi all’ambiente e alla Natura) [ 4 ].
Si deve dire subito “No Globalizzazione” e boicottarla con ogni mezzo disponibile. Chi produce dei beni deve offrirli non imporli. Ad ognuno deve essere garantita la gestione autonoma della propria economia in modo che possa gestire al meglio le risorse naturali che possiede, senza stravolgerle o stressarle.
Occorre evitare il concentramento commerciale. Oltre che determinare un impatto ambientale locale con l’innalzamento di megacentri commerciali inquinanti e assurdi, si determina il fenomeno per il quale le popolazioni usano le automobili per raggiungere questi colossi commerciali aumentando l’impatto inquinante su intere regioni. Le migrazioni commerciali danneggiano tutti, esercenti e clienti.
Occorre tornare ad avere orari di apertura dei negozi tali per cui l’acquisto delle merci sia regolamentato in modo rigoroso, con opportuni orari di apertura e chiusura che inducano l’utente a fare compere in modo conscio e ponderato, il tutto al fine di circoscrivere gli sprechi [ 5 ].
Conservare il territorio
Vanno attuati tutti i mezzi per reprimere l’inquinamento territoriale con incentivi a chi preserva il territorio e con pene severissime per chi ne causa un deturpamento ed una alterazione. Devono essere cestinati tutti i progetti che prevedano stravolgimenti territoriali importanti come deviazione dei corsi d’acqua, abbattimento di montagne, deforestazione, costruzione di megacentri commerciali o residenziali, traforo di montagne, costruzione di bacini idrici ecc.. Vanno invece favorite tutte quelle iniziative che mirano a valorizzare il territorio ed alla coabitazione biodiversificata.
Deve essere estirpata la malaerba della edilizia finanziaria tale per cui le abitazioni sfitte o disabitate per più di tre mesi all’anno, vanno abbattute, il terreno bonificato e devoluto al verde pubblico. Si devono studiare e attuare tutte quelle misure che consentano la coabitazione economicamente ed energeticamente conveniente con l’attuazione di soluzioni energetiche di grande efficacia e di minimo impatto ecologico (centrali foto-termo-voltaiche, sfruttamento idrico ottimizzato con ogni mezzo e soluzione). Si deve incentivare la vita all’aria aperta e la comunione umana.
Siamo consci che quanto ipotizzato è destinato a rimanere una ipotesi, ma riteniamo che siano i percorsi giusti per cercare di salvare un pianeta e la vita umana. Se anche non fosse questa la soluzione, potremmo almeno dire di averci provato.
Purtroppo l’uomo ha mutato i propri valori in funzione di ottenere una ricchezza personale che lo acceca nei riguardi delle sue effettive sorti che il pianeta morente gli riserverà.
Non nascondiamo il nostro pessimismo al riguardo di come andrà a finire, ma riteniamo che se ognuno facesse un piccolo sforzo per cercare di capire quanto illustrato nelle pagine precedenti, forse potrebbe capire anche quanto sia importante e bello potersi identificare in uno dei tanti fratelli di Gaia, il pianeta che vive!
Fonte e Post completo su
http://blogtre.wordpress.com/gaia-lo-yin-e-lo-yang/
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"OSHO UN UOMO PERICOLOSO"


Questo tipo di società, la struttura, ha bisogno di persone che soffrono, o sono spinte a soffrire, di complessi d’inferiorità, che sono profondamente condizionate a sentirsi indegne, immeritevoli. Questo tipo di società esiste solo se fa sentire inadeguato ogni bambino, perché la società ha bisogno di sfruttare, ha investito nello sfruttamento degli esseri umani. Non permette, le è impossibile farlo, che ognuno sia se stesso, perché se ognuno fosse se stesso non potrebbe essere sfruttato dalle organizzazioni religiose – non ci sarebbero né cristianesimo, né papa, né re o regine, né guide di alcun tipo. Perché ogni individuo basterebbe a se stesso, non avrebbe bisogno di una guida. Tutti questi cosiddetti grandi – politici e preti – esistono perché ogni bambino è stato storpiato, gli si è impedito di diventare un individuo indipendente. In caso contrario non avrebbe seguito nessuno. Avrebbe seguito se stesso, avrebbe scelto da solo in che direzione andare. Non avrebbe avuto bisogno di una guida, né di una mappa, né di un dittatore.

Questo tipo di società può esistere solo se tutti i bambini vengono condizionati a sentirsi inadeguati. E io sto cercando di restituirti la dignità perduta. Questo è il passo più rivoluzionario, perché se riesci a recuperare la tua dignità dimenticata, la tua spiritualità, la tua eternità, ti libererai da tutte le chiese, da tutte le nazioni. Sarai libero da ogni ideologia stupida, da ogni superstizione. La tua consapevolezza sarà una tale esplosione di luce che farà svanire ogni falsità. E questa esplosione può creare una reazione a catena, è questo che voglio. È possibile creare una reazione a catena. Sto cercando in tutti i modi di avere in ogni paese un gruppo di meditatori colmi di luce. Il mondo intero può essere trasformato, se solo riuscissimo ad avere dappertutto alcune persone che possono diventare fiamme di consapevolezza. La loro fiamma si espanderebbe come un incendio, distruggendo ogni forma di schiavitù, di catene, di prigioni, creando un cielo nuovo, una nuova libertà per l’umanità. Anche ai tempi di Rinzai era così. 

L’intero passato dell’umanità è un passato di schiavitù psicologica, di schiavitù fisica. Solo pochi individui come Gautama Buddha o Rinzai o Basho, in migliaia di anni e tra milioni di persone, sono stati in grado di sfuggire alla schiavitù psicologica. Queste persone sono sempre state considerate pericolose dalla società. Ora molti parlamenti mondiali, senza aver definito che tipo di pericolo rappresento, hanno la netta sensazione che sono un uomo pericoloso e non posso essere ammesso nel loro paese. Non sanno di quale esatto pericolo si tratti. Mi sorprende che nessuno, in questi grandi parlamenti, abbia posto la domanda: “Quale pericolo intendete? Che pericolo può rappresentare per chiunque?” No, lo si accetta e basta. Viene dato per scontato che “Quest’uomo è pericoloso.” Ma so che hanno ragione.

Mi definiscono pericoloso senza sapere perché. Io mi definisco pericoloso perché so di essere pericoloso. Sto creando una situazione molto più pericolosa per l’intera società di quella che a cui stanno lavorando gli scienziati nucleari. Le loro armi nucleari probabilmente non verranno mai usate, prima o poi verranno gettate nell’oceano. Io invece sto creando un altro tipo di esplosione – non un’esplosione atomica, ma un’esplosione di consapevolezza cosmica. Se questo fuoco divampa, improvvisamente vedrai che tutti quei grandi capi sono persone qualsiasi, esattamente come te, ma impostori, imbroglioni. Vedrai che i tuoi re e le tue regine sono tutti mistificatori che hanno sfruttato la società per anni. Vedrai che i preti non fanno altro che mentire su tutto. Questa visione, se si diffonde, porterà inevitabilmente alla nascita dell’uomo nuovo e di una società nuova. Un uomo nuovo può essere solo un uomo illuminato. Un uomo nuovo può essere solo un buddha. 

E basterà la presenza di pochi buddha nel mondo per creare un grande incendio. Non è mai stato tentato, ma è come… nessuno conosceva l’energia atomica finché non è stata provata su Hiroshima e Nagasaki. Nessuno poteva immaginare che un piccolo atomo che non si può neppure vedere contenga tanta energia da distruggere una città come Nagasaki, con centomila abitanti, o Hiroshima, una città ancora più grande. In tutta la storia, nessuno aveva mai neppure sognato che gli atomi potessero contenere così tanta energia. Ora vi dico che se una particella atomica può esplodere e distruggere a tal punto… quanto grande sarà la creatività sprigionata dall’esplosione di consapevolezza di esseri viventi? Può catapultare all’istante milioni di persone in una nuova era di illuminazione.

OSHO

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IL PIANO PER DISTRUGGERE L'UMANITA'



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Recentemente ho intervistato Daniel Estulin,autore di un futuro best seller: “Transevoluzione – l’imminente era della decostruzione umana".
La nuova opera di Estulin si basa per lo più su un libro bianco del Bilderberg, che gli è stato passato da un informatore. Il documento era ricco di informazioni che indicavano la fine della razza umana come la conosciamo.

Hollywood prepara il pubblico Americano per l’inevitabile
Hollywood ha prodotto centinaia di film come Terminator, Blade Runner, e RoboCop, solo per citarne alcuni. In effetti, Robocop verrà ridistribuito nelle prossime settimane. Estulin sostiene che i robot o macchine umane rappresentino il futuro del mondo post umano. Sì, avete letto bene, presto potremmo trovarci a vivere in un mondo post umano.
Forse conoscete la nuova serie della FOX, Almost Human, in cui uno dei personaggi principali è un robot poliziotto. Nel prossimo futuro potremo osservare interazioni molto simili tra umani e non umani (es. Robocop).
Le regole sono per voi, non per me
Grazie alla transevoluzione esisterà una vera e propria “fonte della giovinezza”, dato che presto, con la trasformazione in robot, sarà possibile acquistare l’immortalità. Ma nessuno tranne la super elite potrà farlo.
La vostra esistenza, miei cari fratelli, sarà simile a quella osservata dai patiti di cinema nel film Man of Steel, nell’estate del 2013. Nei primi trenta minuti del film, scopriamo che tutti i cittadini di Krypton hanno alcuni geni “accesi” e altri “spenti”. E tutti, eccetto Superman, sono stati allevati artificialmente per scopi ben precisi. È ciò a cui l’umanità si sta sempre più avvicinando; se non sei parte dell’elite verrai allevato e se necessario instupidito, per servire ai loro scopi.
Lo scopo della distruzione dell’economia globale
Secondo Estulin la distruzione dell’economia mondiale non è un incidente o un calcolo errato o il risultato di qualche bravata politica. È una distruzione effettuata di proposito, assolutamente di proposito. La sua fonte al Bilderberg gli avrebbe riferito che i padroni di questo pianeta vogliono far collassare l’economia, ammassare le popolazioni e riempire le città di milioni di persone per poi sterminare gran parte dell’umanità.
Assieme a Estulin ho esplorato i metodi che la super elite potrebbe usare per sterminare il 90% della popolazione terrestre. Entrambi pensiamo che il metodo più probabile sia provocare una carestia. È un sistema pulito per uccidere, è rapido, lascerebbe il pianeta in buono stato e l’elite globale potrebbe creare il suo paradiso in terra.
Alcuni dei miei lettori e ascoltatori mi hanno chiesto perché mi oppongo tanto all’Agenda 21 e passo così tanto tempo a combatterla. A tutti voi rispondo che forzare l’umanità ad abbandonare la vita rurale e sub urbana per trasferirsi in mega città che diventeranno presto trappole mortali è qualcosa di molto vicino ai dogmi dell’Agenda 21 (es. Earth First) .
Monsanto: Il grande Satana della produzione del cibo
Poco tempo fa ho intervistato una mia cara amica, Barbara Peterson, che mi ha mostrato prove che dimostrano che la super elite sta usando gli OGM, che prima o poi ci uccideranno, non solo sugli umani ma anche per rendere sterile la nostra produzione di cibo. E poi, come per magia, durante il programma io e Peterson abbiamo ricevuto molte telefonate da allevatori di tutto il paese, che mi hanno confermato l’avanzamento della sterilizzazione sia dei raccolti che degli animali da allevamento.
Ma rendiamo merito a tutti i coinvolti. Monsanto non è l‘unica in questa cospirazione contro l’umanità. Nel capitolo due del libro, Estulin spiega come enormi multinazionali come Monsanto, Cargill, Archer Daniels stiano complottando per organizzare una carestia di massa sulla terra. Corporazioni ben note a tutti, ormai divenute un’organizzazione intricata e auto referenziale, che deciderà chi mangia e chi no, chi vive e chi muore.

Ma perché le mega multinazionali come queste e una piccola elite socio politica hanno il controllo del nostro cibo e delle basi dell’umanità? La risposta più semplice è “perché possono farlo”.
Alcuni studi hanno dimostrato che i globuli bianchi dei ratti nutriti con OGM, ad esempio con patate, hanno subito cambiamenti strutturali, che li hanno resi vulnerabili alle infezioni e alle malattie; la cosa potrebbe indicare un enorme fattore di rischio nello sviluppo di eventuali cancri, specie confrontando i dati con quelli di altri ratti, nutriti con patate non OGM. Le ricerche di Estulin indicano che il cibo OGM è una creazione della Fondazione Rockefeller, membro del Gruppo Bilderberg. Tutto questo è parte di un piano per il controllo totale dell’umanità. Tra l’altro,Barbara Peterson
durante l’intervista ha sottolineato che le patatine di Mcdonalds saranno presto tutte OGM.
Ingegneria Genetica
L’ingegneria genetica vuole prendere il controllo della natura, ridisegnarla e ricostruirla. La frase “giocare a fare Dio” viene fuori in quasi tutte le conversazioni sull’ingegneria genetica. Non è più roba da film di fantascienza. Non c’è niente di buono nell’ingegneria genetica, se pensiamo che questa generazione di bambini sarà l’ultima umana nel senso in cui definiamo la parola umano al giorno d’oggi.
Estulin ha documentato che gli insetti possono diventare armi, tramite una schedatura con chip, ed è il risultato di alcuni recenti progetti del DARPA. Gli umani saranno chippati molto presto, non necessariamente per combattere, ma allo scopo di trasformali in qualcosa di orrendo che servirà ai capricci dell’elite globale.
Uno Stato Basato sulla sicurezza nazionale

Al momento, tutte le comunicazioni in corso sul pianeta possono essere monitorate in tempo reale, e lo fanno per controllarci, per instupidirci, per lavarci il cervello, per influenzarci e per prevedere il nostro comportamento futuro. La super elite lo fa per evitare intromissioni nelle faccende della gente importante pensando troppo con la nostra testa. Un esempio molto semplice è nel fatto che un sempre maggior numero di aeroporti usa tecniche di scansione del viso per segnalare alla sicurezza persone arrabbiate, malevole, eccetera. Questa tecnologia è qui, adesso, ora.
Nel suo libro Estulin cita la Germania Nazista innumerevoli volte. Vede delle similitudini tra il controllo della massa dei Nazisti e il controllo che la super elite ha sulla razza umana. Al momento, l’America è il completamento, nel 21esimo secolo, di quello che Hitler, Stalin e Mao avevano tentato di fare con i loro regimi e genocidi.
Piano di fuga dalla terra se le cose si mettono male
Secondo USA Today di recente la Nasa ha rivelato che i rover robotici presenti su Marte hanno trovato segni di un lago vasto e ospitale che si estendeva sulla desolata superfice del pianeta, potenzialmente adatto allo sviluppo della vita, per secoli o anche più.
Grazie alla scoperta che su Marte la vita è possibile, l’elite potrebbe facilmente costruirvi una colonia grazie alla nanotecnologia! Nel mondo esistono ormai molte corporazioni private pronte ad andare su Marte entro cinque anni. Alcuni sostengono che il miliardario Robert Bigelow sia pronto a farlo anche adesso.
Pare che, se l’elite non riuscisse a sterminare l’umanità nel modo pulito e ordinato che hanno programmato, potrebbe essere necessario trasferirsi temporaneamente altrove mentre il lavoro viene completato in modo più “disordinato”. Secondo alcuni questo è il loro Piano B.
Un codardo nuovo mondo
Contrariamente a Huxley, non vedo niente di coraggioso in questo nuovo mondo. La nanotecnologia è una tecnica potentissima, che può separare e ricostruire la natura a livello atomico. Grazie a questa tecnologia, gli scienziati si comportano come Dio e manipolano la vita. Posso soltanto immaginare tutte le cose orribili che la nanotecnologia potrebbe fare alla razza umana.
Dalla follia della nanotecnologia non può uscire niente di buono. I piani dell’elite globale costituiscono un abominio di fronte a Dio.
In questo momento le elite stanno mettendo in pratica i loro Piani Prometei, che cambieranno il mondo e trasformeranno la vera essenza dell’umanità. Lo ripeto, sta succedendo. Ora!!!!
E che sia chiaro, la super elite sta cercando di diventare più potente di Dio. Controlla la razza umana in tutti i modi possibili e immaginabili. Persino il termine “teorici del complotto” è stato inventato dall’elite globale come strumento di marginalizzazione, per evitare che le persone credano alle teorie del complotto sulla schiavitù dell’umanità. Nulla di quello che succede nel mondo è un caso; è tutto parte di un grande disegno. Perciò non c’è speranza per l’umanità se non ci ribelliamo, battiamo l'Agenda 21 e costringiamo a un cambiamento le leadership mondiali, e dobbiamo farlo ADESSO, prima che i meccanismi del controllo delle persone vengano messi in atto.
Cari compagni umani, non abbiamo cinque anni. Ve ne state lì seduti, a rischio non solo della vostra vita ma anche di quella dei vostri figli e nipoti, nati e non ancora nati. Ben presto diremo “Benvenuti a Krypton”, mentre gli umani saranno solo dei deboli cuccioli nel teatro della vita creato dalla super elite.
Dave Hodges
Fonte: http://intellihub.com Link: http://intellihub.com/bilderburg-plan-obliterate-humanity/ -10.02.2014
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARINA B
http://altrarealta.blogspot.it/

HANNO UN PIANO: S T E R M I N A R C I



Monia Benini presenta il libro "Sterminio Segreto"
"Oggi è infinitamente più facile uccidere un milione di persone piuttosto che controllarle. Dal piano del 1974 per l’abbattimento della popolazione mondiale di Kissinger fatto proprio dal governo statunitense, alle sterilizzazioni forzate; dalle teorie maltusiane alle imposizioni di BCE, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale verso i paesi in difficoltà; dai vaccini ai farmaci; dagli OGM alle nanotecnologie; dalle guerre batteriologiche alla manipolazione climatica: ogni strumento è lecito per diminuire la popolazione mondiale. Perché poche centinaia di milioni di individui possano continuare a consumare e distruggere il pianeta e la vita a proprio piacimento, devono sparire miliardi e miliardi di persone. La propaganda, gli strumenti, i piani dei governi e delle istituzioni mondiali, le attività e i brevetti delle multinazionali: un libro che accende i riflettori su un vero e proprio sterminio segreto."
Può apparire allucinante, può sembrare assurdo, può suonare incredibile...
Ma come ho dimostrato nel libro ci sono persone nei ristretti gruppi che detengono il potere che non solo se ne lavano le mani se le loro attività hanno effetti letali, ma addirittura, come profeti del dio denaro, si arrogano la facoltà di ruotare il pollice verso, condannando l'umanità a uno sterminio segreto.
Monia Bernini

In un discorso tenuto nel 2008, Zbigniew Brzezinski, allora consigliere per la politica estera del neo eletto presidente Obama, ammette senza difficoltà che "Forse un tempo era più facile controllare un milione di persone, anziché ucciderle fisicamente. Oggi è infinitamente più facile uccidere un milione di persone piuttosto che controllarle."

In sostanza "È più facile uccidere che controllare".

Risalendo all'indietro nel tempo sino alla fine del 1974, un altro protagonista della politica statunitense e internazionale, Henry Kissinger sottoscrive, insieme all'allora presidente Nixon, un piano adottato meno di un anno dopo da Gerald Ford. Si tratta del National Security Study Memorandum 200: 'Implicazioni derivanti dalla crescita della popolazione per la sicurezza e per gli interessi oltremare statunitensi', che presenta nero su bianco la necessità di eliminare 3 miliardi di persone dalla faccia della terra.

Da allora a oggi sono passati quasi 40 anni, ma l'obiettivo è rimasto immutato, al punto che un esperto consigliere delle Nazioni Unite nel 2012 ha rivolto un appello ai governi del mondo per ridurre la crescita della popolazione mondiale e per lavorare congiuntamente per modificare il clima.

Ogni misura diventa lecita per abbattere il numero di abitanti sul globo terrestre.

Un silenzioso sterminio è in atto nel nostro pianeta; uno sterminio condotto dalle élites al potere che si arrogano qualunque decisione sanitaria sulla popolazione globale.

Ogni diritto è loro.
Anche quello di vita e di morte della popolazione mondiale