I “fanatici di facebook” volano a Bari. Anzi, ci vanno in pullman, per chiedere di volare. Nichi Vendola ha definito così i vari comitati nati online che si battono per la riattivazione concreta dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia. E loro, “senza alcun vessillo politico, senza alcun fanatismo di fondo, priva di ogni connotato di foggianesimo o di conflitto verso il proprio confinante”, invitano l’intera Capitanata, nelle singole ed associate espressioni, a prendere parte alla manifestazione che si terrà il 6 maggio a Bari presso la sede di Aeroporti di Puglia.
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I FONDI CIPE. L’evento – spiegano i promotori - è organizzato tecnicamente dal “Comitato Vola Gino Lisa”, ma, di fatto, è l’espressione della volontà del gruppo di facebook “Basta Chiacchiere Aeroporto”, chiamato positivamente dal primo ad esprimere la propria volontà di manifestare civilmente la propria voce nei confronti di chi da troppi mesi ha volontariamente sorvolato la questione della procedura amministrativa della V.I.A. (Valutazione d’Impatto Ambientale), raccontando storie di tranquillità, non veritiere ad oggi, e facendo solo così decorrere diverso tempo rispetto alla scadenza prevista di giugno per l’utilizzo dei fondi CIPE.
LE RAGIONI DELLA MOBILITAZIONE. L’inerzia di AdP nel sollecitare ENAC e il Ministero competente per la conclusione della procedura di Verifica di Impatto Ambientale (V.I.A.) – scrivono dal comitato -, passaggio indispensabile per accedere ai finanziamenti necessari per l’avvio dei lavori di allungamento della pista di volo, purtroppo è nei fatti. Riteniamo che AdP non abbia interesse che tale procedura vada a buon fine in tempo utile perché nella politica aziendale sia lo sviluppo del trasporto aereo che l’impegno operativo ed economico sono concentrati, da anni, sugli Aeroporti di Bari e Brindisi, nell’erroneo convincimento che altri scali operativi in rete siano concorrenziali, piuttosto che sinergici alla crescita di tutta la Regione Puglia.
ESPERIENZE SPOT. Ecco dunque . – chiude la nota - le ragioni della nostra trasferta: significare ad AdP di assolvere in modo equo ed attivo ai propri compiti istituzionali, contemporaneamente mandare un messaggio al Presidente Vendola, per la coerenza di cui gli facciamo credito, affinché accompagni con la sua personale attenzione, non solo la conclusione positiva della fase contingente fino alla conclusione della gara d’appalto, ma la puntuale ed efficace programmazione dell’ operatività successiva dello scalo, per non ripetere evanescenti esperienze spot.
PER ADERIRE. Per contatti e informazioni consultare il sito www.volaginolisa.it oppure il numero telefonicodell'agenzia di Maria Guglielmi 0881-617925, che curerà l'aspetto tecnico del viaggio in pullman.
fonte http://www.foggiacittaaperta.it/news/i-fanatici-di-facebook-si-mobilitano-per-il-gino-lisa.asp
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martedì 29 aprile 2014
I "fanatici di facebook" si mobilitano per il Gino Lisa il 6 maggio manifestazione nel capoluogo pugliese
lunedì 28 aprile 2014
Esperimento sociale: la reazione della gente alla vista di un bambino che trema di freddo commuove il mondo (VIDEO)
fontehttp://www.imigliori.net/esperimento-sociale-la-reazione-della-gente-alla-vista-di-un-bambino-che-trema-di-freddo-commuove-il-mondo-video/
IL VIDEO della Macchina Fantasma che sta facendo impazzire il Web
fonte http://www.imigliori.net/il-video-della-macchina-fantasma-che-sta-facendo-impazzire-il-web/
La CIA sta finanziando il Progetto Scie Chimiche gestito dal governo
L'Agenzia di spionaggio sostiene lo studio sugli "impatti sulla sicurezza" della geo-ingegneria
di Steve Watson
La CIA sta finanziando uno studio scientifico per determinare la possibilità di alterare il clima del pianeta, al fine di scongiurare il cambiamento climatico, secondo alcuni documenti rilasciati dalla National Academy of Sciences.
I documenti rivelano che il progetto avrà una durata di 21 mesi ad un costo di 630 mila dollari, con una relazione finale prevista per il 2014. Gli scienziati appoggiati dalla CIA studieranno come potrebbero essere influenzati e modificati gli andamenti meteo, e valuteranno i potenziali impatti degli esperimenti di geo-ingegneria.
Il sito della NAS rileva che il finanziamento per lo studio proviene da una "comunità di intelligence degli Stati Uniti". William Kearney, portavoce della NAS, ha detto a Mother Jonesche l'agenzia in questione è la CIA.
Le rivelazioni segnano la prima volta che un'agenzia di intelligence finanzia pubblicamente un tale studio.
Un portavoce della CIA non ha confermato il coinvolgimento dell'agenzia, ma ha affermato che "E' naturale che su un tema come il cambiamento climatico l'Agenzia lavori con gli scienziati per comprendere meglio il fenomeno e le sue implicazioni sulla sicurezza nazionale."
Sembra che la CIA abbia affidato ad esterni i suoi studi sulla geo-ingegneria dopo la chiusura di un suo centro di ricerca sul cambiamento climatico e sulla sicurezza nazionale nel 2012.Il cambiamento è avvenuto dopo le critiche di alcuni membri repubblicani del Congresso che hanno detto che la comunità di intelligence non dovrebbe perdere tempo a fare ricerche sulla modificazione del clima.
Il sito web della NAS afferma che lo studio comprenderà una "valutazione tecnica di un numero limitato di tecniche di geo-ingegneria proposte." Una tecnica di primo piano che verrà valutata, secondo i giornali, è la "gestione della radiazione solare", che consiste nello spargimento di particelle di aerosol nella stratosfera per riflettere la luce del sole lontano dal pianeta - in altre parole scie chimiche.
Lo studio dovrà prendere in considerazione anche "la rimozione del biossido di carbonio (CDR)", che consiste nell'estrazione del biossido di carbonio dall'aria, attraverso reazioni chimiche o nano-spugne porose. Naturalmente, l'anidride carbonica è fondamentale per tutta la vita sulla Terra, quindi "estrarla dall'aria" potrebbe avere conseguenze disastrose.
Lo studio è sostenuto anche da altre due agenzie governative - la NASA e la National Oceanic and Atmospheric Administration.
Segnalando il progetto, The New Scientist ha sottolineato che il coinvolgimento della CIA nella modificazione del clima non dovrebbe essere visto come una cosa sinistra.
"In effetti, l'interesse principale della CIA nella geo-ingegneria non risiede in alcun uso offensivo. Piuttosto, la comunità dell'intelligence statunitense vede il cambiamento climatico come una potenziale minaccia per la stabilità geopolitica globale, e così vuole un'analisi approfondita delle opzioni di mitigazione." afferma il rapporto.
I critici rifiuteranno una dichiarazione così ingenua, visti i precedenti della CIA nel sovvertire segretamente e nel rovesciare i governi stranieri che non approva, e nel fare qualsiasi cosa, pur di garantire la stabilità geopolitica.
Le armi meteorologiche esistono da decenni, visto che le ricerche su tali tecniche offensive risalgono agli anni '50. Nel 1997, il Segretario alla Difesa americano William Cohen ha ammesso che le tecniche di modificazione del clima erano state utilizzate attivamente dai governi per oltre 15 anni. L'esercito americano ha utilizzato tecniche di modificazione meteo fin dalla guerra del Vietnam.
Basta guardare il cielo per avere la conferma che i nostri governi, per volere di think tank, gruppi di 'ricerca', e organizzazioni ambientali radicali, sono già impegnati in questo tipo di programmi. I nostri cieli sono pieni di nuvole artificiali, che palesemente non sono semplici sciedi condensazione degli aerei.
In effetti, come abbiamo riportato l'anno scorso, un progetto sperimentale dell'Università di Harvard, finanziato dal fondatore di Microsoft Bill Gates ha visto migliaia di tonnellate di particelle di zolfo spruzzate sopra il New Mexico, come parte di uno studio di geo-ingegneria, nonostante il fatto che anche gli ambientalisti convinti avessero avvertito che il processo poteva avere effetti catastrofici sull'ecosistema terrestre.
Questo è solo un esempio di una pratica che ormai è in corso da anni, se non decenni.
Alcuni gruppi come l'Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza (AAAS), si incontrano regolarmente per discutere i programmi di geo-ingegneria in corso, in particolare l'irrorazione di aerosol nell'atmosfera.
I livelli di alluminio, bario e stronzio nella nostra aria, acqua e suolo sono aumentati in modo esponenziale, portando molte persone a concludere che queste sono le conseguenze dei programmi estremi di geo-ingegneria che sono già in corso.
Un ulteriore studio dello scorso anno ha rivelato che il costo di un massiccio programma di irrorazione di particelle nell'atmosfera superiore per oscurare il sole sarebbe di circa 5 miliardi di dollari l'anno. Tuttavia, lo studio condotto da scienziati americani che scrivono sulla rivistaEnvironmental Research Letters ha evitato del tutto di analizzare se un tale massiccio programma di geo-ingegneria sarebbe una buona idea e quali conseguenze ambientali avrebbe.
Una proposta simile del Carnegie Institution for Science ha recentemente sostenuto che spruzzare aerosol nell'atmosfera superiore è un processo che "ridurrebbe del 20 per cento la quantità di luce solare diretta verso la terra" e farebbe sbiadire i cieli azzurri "in un bianco nebbioso" come ha riportato il New Scientist.
Poiché la maggior parte delle innovazioni nel campo della scienza e della tecnologia hanno inizio anni prima che vengano resi noti al pubblico, è ovvio che i programmi di geo-ingegneria che riguardano l'irrorazione di particelle nell'atmosfera superiore sono già in corso.
Ora gli scienziati ammettono che le scie di condensazione degli aerei stanno creando "nubi artificiali" che bloccano il sole. Questo non è più un argomento di dibattito. I "teorici della cospirazione" sulle scie chimiche, che sono stati ridicolizzati per aver sottolineato che a partire dalla metà degli anni '90 le scie degli aerei a reazione persistono per ore e formano nuvole artificiali, avevano ragione.
Il Professor Keith Shine della Reading University ha detto al Daily Mail che le nuvole "costituite dai fumi degli aerei potrebbero persistere 'per ore', privando del sole estivo le aree di grande traffico, come Londra e le contee intorno."
Il rapporto fa anche riferimento ad uno studio del 2009 del Met Office che ha riscontrato che i venti ad alta quota non disperdono le scie di condensazione che poi si trasformano in nubi che incredibilmente coprono fino a 20 mila miglia.
Come abbiamo documentato, i programmi di geo-ingegneria che si basano soprattutto sulgli aerosol artificiali erano già operativi anni fa, anche presso il Savannah River National Laboratory del Dipartimento dell’Energia(DOE) ad Aiken, Carolina del Sud, che nel 2009 ha iniziato a condurre studi che prevedevano l'immissione di enormi quantità di particolato, in questo caso "microsfere di vetro con superficie porosa", nella stratosfera.
Un altro progetto all'interno dell'Atmospheric Science Program del Dipartimento dell'Energia ha lo scopo di "sviluppare la comprensione globale dei processi atmosferici che controllano il trasporto, la trasformazione, e il destino delle tracce di sostanze chimiche e particolato connessi al consumo energetico"
Il sito del DOE afferma che "L'obiettivo attuale del programma è il forzante radiativo degli aerosol sul clima:. Formazione ed evoluzione degli aerosol e proprietà degli aerosol che influenzano direttamente e e indirettamente il clima e i cambiamenti climatici"
Questi programmi stanno già avendo l'effetto di bloccare la luce del sole. L'emergenza del fenomeno scie chimiche ha coinciso con una diminuzione media del 22% della luce solare che raggiunge la superficie terrestre.
Nel 2008, un'inchiesta di KSLA news ha scoperto che una sostanza ricaduta a terra dalle scie chimiche ad alta quota conteneva alti livelli di Bario (6,8 ppm) e piombo (8,2 ppm) e tracce di altri elementi chimici tra cui arsenico, cromo, cadmio, selenio e argento. Di questi, tutti tranne uno sono metalli, alcuni sono tossici, mentre diversi si trovano raramente o mai in natura.
Il notiziario si concentra sul bario, la cui presenza è una "caratteristica delle scie chimiche". La KSLA ha trovato nei suoi campioni livelli di bario di 6,8 ppm o "più di sei volte il livello tossico fissato dall'EPA." Il Dipartimento per la Qualità Ambientale della Louisiana ha confermato che i livelli elevati di bario erano "molto insoliti", ma ha commentato dicendo che "individuare la fonte è tutta un'altra questione" nel suo dibattito con la KSLA.
La KSLA ha anche interrogato Mark Ryan, direttore del Centro Antiveleni, sugli effetti del bario sul corpo umano. Ryan ha commentato che "l'esposizione a breve termine può provocare dai disturbi allo stomaco ai dolori al petto e che l'esposizione a lungo termine provoca problemi di pressione sanguigna." Il Centro Antiveleni inoltre ha riferito che un'esposizione a lungo termine, come per qualsiasi sostanza nociva, contribuirebbe a indebolire il sistema immunitario.
L'irrorazione di zolfo nell'atmosfera superiore è collegata sia con le catastrofi ambientali che con i problemi di salute umana.
I seguenti effetti sulla salute sono legati all'esposizione allo zolfo.
- Effetti neurologici e variazioni comportamentali
- Disturbi della circolazione sanguigna
- Danni cardiaci
- Effetti sugli occhi e sulla vista
- Problemi riproduttivi
- Danni al sistema immunitario
- Disturbi gastrici e gastrointestinali
- Danni alle funzioni epatiche e renali
- Difetti dell'udito
- Disturbi del metabolismo ormonale
- Effetti dermatologici
- Senso di soffocamento ed embolia polmonare
Anche lo scienziato Mark Watson favorevole alla geo-ingegneria, ammette che iniettare zolfo in atmosfera potrebbe portare a "piogge acide, buco nell'ozono o disordine nell'andamento meteo."
Il meteorologo della Rutgers University, Alan Robock, ha inoltre, "creato simulazioni al computer che indicano che le nubi di solfato potrebbero indebolire i monsoni estivi asiatici e africani, riducendo le piogge che irrigano le colture alimentari di miliardi di persone".
"Immaginate se innescassimo una siccità e una carestia nel tentativo di raffreddare il pianeta", ha detto Robock in una conferenza dell'anno scorso sulla geo-ingegneria.
Il Gruppo di Azione per Erosione, Tecnologia e Concentrazione (ETC) con sede in Canada, ha chiesto che tali esperimenti vengano fermati. "Questo esperimento è solo la prima fase di un piano molto più grande che potrebbe avere conseguenze devastanti, tra cui grandi cambiamenti negli andamenti climatici come una siccità micidiale", ha detto il gruppo in una dichiarazione scritta.
Fred Singer, presidente del Progetto Science Environmental Policy e scettico sulle teorie del riscaldamento globale di origine antropica , avverte che armeggiare con il delicato eco-sistema del pianeta potrebbe presentare pericoli di vasta portata.
"Se si esegue questa operazione su base continua, si impoverisce lo strato di ozono e si causano ogni sorta di altri problemi che le persone preferiscono evitare," ha detto Singer.
Anche lo scienziato capo della sezione britannica di Greenpeace - un convinto sostenitore del riscaldamento globale di origine antropica - Doug Parr - ha liquidato i tentativi di manipolare il pianeta con la geo-ingegneria come "stravaganti" e "pericolosi".
tramite http://ilupidieinstein.blogspot.it/2013/07/la-cia-sta-finanziando-il-progetto-scie.html#more
domenica 27 aprile 2014
mercoledì 23 aprile 2014
La sinistra degli ultimi..
Spesso ha scelto di rimanere onesto. Ma in Italia e' un optional sottovalutato. Brava!
di Ivetta Bono
Sono fiume davanti al fiume. Di Marcia Theophilo
«Sono fiume davanti al fiume / sono sole davanti al sole / sono luna davanti alla luna»
Marcia Theophilo
NASCE IN ABRUZZO L'UNIVERSITA' DELLA PACE INTITOLATATA A PAPA CELESTINO V LUNEDI' 28 APRILE PRESENTAZIONE A ROMA A CHIUSURA DELLA MOSTRA SUGLI EREMI CELESTINIANI
La presentazione del progetto dell'Università Euromediterranea della Pace "Celestino V" troverà, lunedì prossimo 28 aprile a Roma, nello splendido scenario della mostra sugli eremi celestiniani, il contesto ideale quale evento riservato, ma importante per il lancio di una visione di lungo periodo che coinvolge la Badia Morronese di Sulmona e tutto il territorio della Valle Peligna. Il giorno di chiusura dell'esposizione, che tanto interesse ha suscitato, diventerà così idealmente giorno di “apertura”'. Il progetto verrà presentato in anteprima dagli autori Annika Patregnani, Presidente della Biennale Habitat e Angelo De Nicola, giornalista e scrittore esperto di Celestino V, e con la partecipazione straordinaria della madrina ufficiale, la poetessa candidata al Nobel per la Letteratura Màrcia Théophilo, componente d'onore dell'Accademia Mondiale di Poesia, testimonial dell'Unesco per la Biodiversità fino al 2020 e madrina delle foreste del Mondo per il WWF. La sua immensa e incredibile Opera poetica, premiata a livello internazionale, è profondamente legata ai temi della Natura e della Pace, una simbiosi che attraversa tutta la vita di Pietro dal Morrone e che si proietta nelle sue azioni e nelle sue opere. La madrina esprime con la sua opera poetica il senso di questo suo ruolo importante, ispirazione per il lavoro che il progetto intende svolgere nei prossimi anni. La presentazione, che si terrà dalle 15,30 presso l'Auditorium della Conciliazione in via della Conciliazione n.4, sarà aperta dai saluti del presidente del Parco della Majella, Franco Iezzi. Si intende dunque aprire attraverso lo sviluppo del progetto, un vasto orizzonte sui temi del Perdono e della Pace, il cui occhio è al centro della Badia Celestiniana: è l'occhio interiore di Celestino V, il suo messaggio che attraversa tempo, spazio, dogmi, saperi, senza alcuna possibilità di interferenza, chiaro, limpido, diretto al cuore, al sangue e allo Spirito di ognuno di noi, chiamati a vivere e a interpretare le sfide delle civiltà del III millennio, a creare nuovi spazi-tempi di condivisione e di linguaggi. Si intende avviare un dialogo costante di pensieri e azioni, e si vuole in particolare che siano i giovani a confrontarsi su questi temi, insieme ai premi Nobel, agli artisti, ai cittadini anonimi che hanno sperimentato grandi o piccole “azioni di pace” in ogni parte del mondo. La Badia Morronese diventa quindi il fulcro di una progettualità ampia che coinvolge tutto il comprensorio della Valle Peligna in un'ottica di formazione e rigenerazione permanente, ispirata alla Natura, capace di attivare nuove professioni legate agli eventi, ai festival, ai seminari di studio internazionali, ai gemellaggi artistici e spirituali con i Paesi dove esistono conflitti e disordini sociali, ai meetings che animeranno la splendida architettura già sede del Parco della Majella. Nello stesso contesto si muove la proposta del "Piano Integrato di sviluppo turistico in chiave ecosostenibile della Valle Peligna" presentata dal coordinatore arch. Alessio Scarale, quale ulteriore elemento di congiunzione/interconnessione con il territorio coinvolto. Il Parco della Majella diventa quindi "padre protettore" del progetto dell'Università Euromediterranea della Pace, l'ente che per ruolo, esperienza, visione e missione si colloca come anello di congiunzione tra gli autori proponenti e il territorio. La Biennale Habitat (www.biennalehabitat.com) - quale network internazionale rivolto allo sviluppo ecosostenibile delle comunità e dei territori del III millennio - svolge invece un ruolo fondamentale per le connessioni, le relazioni, i partenariati, le progettualità in ambito europeo, Mediterraneo e internazionale, sia nell'elaborazione e implementazione dei contenuti che per ricercare i fondi comunitari, pubblici e privati necessari allo svolgimento delle attività previste dal progetto. L'auspicio è quello di un percorso aperto, condiviso, in costante crescita ed evoluzione per lo sviluppo e la realizzazione nel tempo del progetto dell'Università Euromediterranea della Pace "Celestino V". Sulmona, lì 24 aprile 2014 contatti: Annika Patregnani Presidente Biennale Habitat Habitat World president@habitatworld.net
martedì 22 aprile 2014
BH Airlines ha istituito voli charter provenienti dall' Italia, i primi turisti accolti con fiori
Vettore aereo nazionale, BH Airlines, in collaborazione con i tour operator provenienti dalla regione italiana della Puglia (Foggia e Bari), e più tardi con la Regione Abruzzo (Pescara), che si muove con voli charter per Sarajevo.
I voli sono organizzati per ampliare la gamma di potenzialità turistiche della BiH, soprattutto visitando Medjugorje Sarajevo.Questa mattina, i primi passeggeri sono stati accolti in aeroporto a Sarajevo con i fiori. "Al momento abbiamo un contratto per tre voli in aprile e 17, 21 e 24 aprile, con una tendenza ad aumentare il numero di voli nei prossimi mesi. Programmati per avere circa 45 posti a sedere, fino alla fine di settembre dell'anno 2014 ", ha dichiarato Edin Hrapović della compagnia aerea BH. "E 'interessante che la città di Foggia, che alcuni mesi fa ha perso il suo volo dall'aeroporto vorrebbe continuare a lavorare con noi, e , attraverso il nostro volo , collegarsi con alcune delle città europee ", ha aggiunto. Voli per volare queste destinazioni è B & H Airlines ATR72, con 66 posti a sedere. Tutti voli della durata massima di un'ora, che è ideale per i viaggiatori e saranno effettuati almeno due volte a settimana. Un importante opportunità per BH Airlines.
fonte http://www.klix.ba/biznis/privreda/bh-airlines-uspostavio-carter-letove-iz-italije-prvi-turisti-docekani-sa-cvijecem/140417046#8
domenica 20 aprile 2014
Accade in Africa
Un mese fa…."Elisa, vieni in Africa con me" mi chiede Roberta Copelli di Buona Nascita, "No Robbi, devo lavorare in Siria, lo sai, non mi occupo di Africa io, ce ne sono così tante di associazioni che ci lavorano, io non servirei a nulla", ma Roberta insiste "Elisa, c'è qualcosa che devo farti vedere, dove nessuno arriva, non farmi spiegare, perché certe cose non le si possono raccontare, io da un anno non penso ad altro, fidati di me, seguimi e capirai" ……. scendiamo dal fuoristrada dopo ore trascorse percorrendo strade sterrate, la schiena è a pezzi, immediatamente siamo avvolte da un rumore assordante di martelli, e da una polvere grigia che ci entra in bocca nel naso…. di fronte a noi si apriva uno scenario talmente agghiacciante da chiedersi se ciò che vedevamo era vero o se era uno di quali incubi dai quali uno si sveglia all'improvviso con la schiena sudata. Io mi sento come se avessi una spugna nella gola, non riesco a parlare, a respirare, a mandare giù la saliva, sento ogni mio muscolo paralizzato, quasi non riesco a muovermi. Roberta mi osserva, sto provando le stesse identiche sensazioni che ha provato lei un anno fa. "Capisci ora?" mi dice. Io sono talmente allucinata al punto che non saprei dire nemmeno il mio nome. Bambini, bambini piccoli seduti a terra, sui sassi, bianchi di polvere, sguardo perso nel vuoto, con in mezzo alle gambe una grossa pietra, da frantumare con un martello. Pietre, pietre da spaccare, sotto il sole cocente,malmeno dieci ore al giorno. Dita che si fratturano, schegge che arrivano ovunque, tosse, e pietre, nient'altro che pietre. Roberta mi spiega che si tratta di bambini che dal primo giorno di vita, sono messi sulle stuoie vicino alle mamme che rompono le pietre, appena imparano a camminare si occupano di portare le pietre da rompere ai fratellini. All'età di tre anni già sono abili nel maneggiare il martello, e non vedranno ne conosceranno altro per tutto il resto della loro vita. Se mai si ammaleranno nessuno potrà occuparsi di loro, la somma che guadagnano è di 8 dollari al mese, ed è a malapena sufficiente per acquistare del riso. Non c'è giorno di riposo, non c'è malattia, non c'è pausa, non c'è silenzio, non c'è pietà. La mortalità è pari al 30% nei primi cinque anni di vita. Questo non è sfruttamento del lavoro minorile. E' riduzione in schiavitù. E' riduzione in schiavitù di bambini, che conoscono solo pietre, e un pugno di riso. Guardo Gabrielle, ha il naso che cola, ma non importa, nessuno si occuperà di lei, ha solo tre anni, rompe le pietre senza nemmeno guardarle, il suo sguardo è perso, la maglietta troppo corta per la sua età, e la pancia è gonfia per la denutrizione. Toc toc toc, continua imperterrita a lavorare. Quello deve fare, nient'altro. Vorrei prenderla, abbracciarla, portarla via da li, darle da mangiare vestirla, amarla, invece ora, mentre scrivo, starà ancora rompendo pietre. Roberta intanto ascolta la storia di Mouro, un ragazzino di soli otto anni, racconta piangendo, senza mai smettere di martellare le pietre. Era fortunato lui, perché poteva andare a scuola, e lavorare soltanto al pomeriggio, gli piaceva tanto imparare, ma purtroppo, essendo venuto a mancare il suo papà, è stato costretto ad occuparsi della famiglia a tempo pieno. Toc toc toc, spacca le pietre e piange, le lacrime lavano via la polvere bianca dal suo viso, spiega a Roberta che a volte se non è troppo stanco, come altri ragazzini, segue le lezioni della scuola di nascosto, attraverso un grata di cemento che separa l'aula. Non vorrebbe spaccare le pietre tutta la vita, ma sa che non potrà far altro. Toc toc toc. Roberta mi si avvicina. Sa che non reggo, sa che sto per crollare. Provo a parlare. Non esce un visto dalla mia gola. "Stai zitta e respira profondamente" la vista mi si ofusca, potrei svenire da un momento all'altro. Devo riuscire a fare un video per farlo vedere a casa, provo, ma la voce si rompe ogni volta. Dopo una decina di tentativi riesco a pronunciare qualche parola senza scoppiare in lacrime. Schiavi. Piccoli schiavi, che con 15 euro al mese potrebbero andare a scuola e mangiare ogni giorno. Mi chiedo come un essere umano possa consentire tutto questo. Mi chiedo come si possa tacere tutto questo. Mi vergogno di essere una persona, mi vergogno di essere li di fronte a loro, mi vergogno di far parte di una società in cui è possibile prendere un bambino, renderlo uno schiavo, distruggere la sua vita, la sua speranza, il suo futuro, per comprare dei sassi a un prezzo stracciato, che verrano poi utilizzati nelle costruzioni edili. Se questo è possibile è colpa di ognuno di noi. Nessuno parla. Al ritorno non una parola. Mi ritrovo a guardare il video e le foto più volte, per essere sicura che ciò che ho visto esiste davvero. Non dormo. Lo sguardo di Gabriel che incrocia il mio per un secondo mi trafigge come un pugnale nello stomaco. Solo all'alba riesco ad addormentarmi per sfinimento. Dopo mezz'ora mi sveglio, nei primi secondi sono convinta si sia solo trattato di un incubo, e pian piano la mia mente realizza che invece no, forse era reale, afferro il telefono per cercare di capire, riguardo i video, non era un incubo, era tutto vero. Io e gli altri del gruppo ci lanciamo sguardi senza parlare. Non serve. Tutti abbiamo lo stesso pensiero. Tutti abbiamo lo stesso tormento dentro. Tutti vogliamo tirarli via da li, mandarli a scuola, e assicurare loro un pasto completo. Guardate Gabriel, vi prego, guardatela, non guardatela una volta, ma due, dieci, cento volte. Vi prego guardatela ogni mattina quando vi svegliate. Gabriel, la piccola spaccapietre, Gabriel, è mia figlia, è vostra figlia, è nostra figlia.
sabato 19 aprile 2014
Resistenza agli antibiotici e allevamenti intensivi: pericolo “paragonabile al terrorismo”
Ogni anno più di 25 mila persone in Europa (in America 23 mila) muoiono per infezioni causate dall'aumento della resistenza batterica agli antibiotici. Ciò è riconducibile a un abuso degli stessi antibiotici, e specie dagli anni Quaranta del secolo scorso, quando hanno cominciato a trovare applicazione negli allevamenti intensivi di animali: cioè più capi per metro quadro.
Mangiamo troppa carne. Anche in Italia, dove se ne consuma (e senza dimenticare gli insaccati) quasi il doppio di quella consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono peraltro noti sia l’impatto del consumo di carne sul mondo circostante, sia quello sul nostro organismo.
Meno noto, ma anche meno controverso dal punto di vista scientifico, è l’aumento della resistenza antibiotica dei batteri: illustri scienziati inglesi o americani la considerano “una minaccia paragonabile al terrorismo”. Ogni anno più di 25 mila persone in Europa (in America 23 mila) muoiono per infezioni causate dalla resistenza batterica agli antibiotici.” Ciò è riconducibile a un abuso degli stessi antibiotici (che ha accelerato il processo di selezione di batteri resistenti), tutt’oggi prescritti anche per malanni impertinenti, ma specie a una loro applicazione, a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso, negli allevamenti intensivi di animali: cioè più capi per metro quadro.
É difatti risaputo che in tale ambito gli antibiotici, per citare la rinomata rivista Nature, “non servono solo a prevenire o trattare le infezioni ma anche a far crescere gli animali più velocemente”.
Perciò in Europa dal 2006 è stato vietato l’uso di antibiotici che favoriscono la crescita degli animali. Ma la resistenza agli antibiotici stessi non ha confini politici né barriere. Dunque non è irrilevante sapere che, negli Stati Uniti, un 80% degli antibiotici è usato negli allevamenti intensivi: tanto che anche recentemente è stata criticato l’ente governativo apposito (la FDA) per aver autorizzato nell’alimentazione di capi da allevamento intensivo ben 30 diversi tipi di antibiotici, 18 dei quali valutati come ad alto rischio di induzione della resistenza antibiotica nella catena alimentare. Tutto ciò in un paese in cui dal 1998 ad oggi sono state approvate solo due nuove classi di antibiotici. O più precisamente, solo 5 nuove classi di antibiotici sono state immesse in quel mercato negli ultimi 45 anni: dato che la maggior parte degli antibiotici è stata sviluppata prima del 1968. Questo anche perché i costi di ricerca e sviluppo sono molto alti, al contrario dei ricavi che sono più bassi rispetto ad altri farmaci. E l’industria farmaceutica non ha particolari interessi a riguardo.
Così, dato che i batteri resistenti si diffondono ovunque, appare preoccupante anche ciò che è avvenuto in Cina: dove si è registrata una transizione al modello alimentare nord-occidentale. E, in soli 34 anni, si è passati a consumare dai 9 milioni di tonnellate di carne del 1978 ai 52 milioni di tonnellate del 2012, come mostra il grafico.
Tanto che alcuni degli antibiotici di prima linea più diffusi sono ormai poco efficaci negli allevamenti intensivi cinesi.
D’altra parte sta considerevolmente aumentando anche la resistenza a classi di antibiotici, quali ad esempio i carbapenemi, che pure non sono autorizzati negli allevamenti intensivi né europei né mondiali.
Tali antibiotici sono l’ultima spiaggia per la cura di due batteri responsabili di infezioni urinarie o sepsi o altre infezioni,Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae: entrambi sotto sorveglianza in quanto sempre più resistenti. E l’Italia, come riportato dall’Istituto Superiore della Sanità, è nel gruppo di paesi con livelli di resistenza più altinella maggior parte di tali specie patogene.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/18/resistenza-agli-antibiotici-e-allevamenti-intensivi-un-pericolo-paragonabile-al-terrorismo/956842/
venerdì 18 aprile 2014
La solitudine di Gabriel Garcia Marquez
“…credo che tutta la mia vita e tutta la mia opera sia servita a rispondere a un’unica domanda: cos’è la solitudine? Si parla della solitudine del potere, la solitudine del maratoneta, di quella dello scrittore. Si parla della solitudine di tutti così si può sospettare che quello che succede è che tutti, assolutamente tutti, siamo soli. Il fatto è che se riuscissi a decifrarlo probabilmente non scriverei più perché appunto io scrivo per conoscere cos’è la solitudine. Quindi preferisco non saperlo e proseguire a scriverne ancora per tanto tempo." Gabriel García Márquez
Ricordo di Gabriel Garcia Marquez
A partire da allora cominciai a misurare la vita non per anni, ma per decenni. Quello dei cinquanta era stato decisivo perché avevo preso coscienza che quasi tutti erano più giovani di me. Quello dei sessanta era stato il più intenso per il sospetto che non avessi più tempo per sbagliarmi. Quello dei settanta era stato temibile per una certa eventualità che fosse l'ultimo.
La Settimana Santa nella Daunia
L’Antica Daunia (Daunia Vetus) era uno dei crocevia più attraversati da quell’incessante andirivieni di pellegrini di tutta Europa, diretti dai porti del Gargano verso la Terra Santa, accompagnato da quella serie di campagne militari a scopo religioso, comunemente conosciute col nome di Crociate.
Furono proprio i guerrieri e i pellegrini, di ritorno dai Luoghi Sacri, a voler ricostruire nelle loro città quello che avevano visto con i loro occhi ed a far rivivere le profonde emozioni provate presso il Santo Sepolcro, nella biblica Gerusalemme e nei luoghi della Terra Santa. Tanto da poter dire, con Mons. Gianfranco Ravasi che: “la Via Crucis è sorta con le crociate”.
I riti della Settimana Santa possono essere considerati come un’estensione del dramma vissuto con la Via Crucis, per giungere all’apoteosi del riscatto finale della Risurrezione: il passaggio risolutivo per ogni cattolico del mistero pasquale.
Nella suggestione della Via Crucis e dei riti della Settimana Santa, pur nella drammatizzazione spettacolare declinata nelle varie comunità locali, scorrono tutti i possibili dolori dell’uomo: la paura della morte, gli amici che scappano, il tradimento, la sofferenza fisica, il carcere, le torture e, come indicato anche da Benedetto XVI, il silenzio di Dio (“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”).
I riti caratteristici della Settimana Santa
Giovedì Santo – La visita ai Sepolcri
Fra i riti della Settimana Santa, che culminano nella spettacolare processione del Venerdì, la tradizione religiosa tramanda per la giornata del Giovedì il rito dell'adorazione del Santissimo con una visita alle principali chiese, detta volgarmente la visita "ai Sepolcri".
Il giro serale degli "altarini" o dei "sepolcri" fatto la sera del giovedì resta ancora una tradizione assai sentita nelle locali comunità, come in quelle dell’intero Meridione.
Il giro serale degli "altarini" o dei "sepolcri" fatto la sera del giovedì resta ancora una tradizione assai sentita nelle locali comunità, come in quelle dell’intero Meridione.
E' un girovagare per vicoli e stradine per recarsi nelle Chiese principali, dove si va in religioso silenzio a pregare davanti ai "sepolcri": l'altare principale (od anche laterale) della chiesa addobbato la mattina del Giovedì, in ricordo dell'ultima cena, con fiori e doni portati dai fedeli sul Santissimo Sepolcro di Cristo.
Le chiese, in segno di cordoglio, si spogliano degli arredi e delle luci, ma quest'altare diventa, in taluni casi, il luogo di raccolta dei doni ("le devozioni"), offerti dal sentimento religioso popolare.
Si tratta di doni e simboli umili rappresentativi della comunità: il vino ed il pane sotto forma dei simboli della Passione, fiori e piante, tra cui spicca il grano (coltivazione in piatti o ciotole di piccole quantità di cereali, la cui maturazione, al buio, è fatta coincidere con il periodo della Settimana Santa). I germogli stanno a testimoniare sia la devozione popolare, che vuole “la vita far compagnia alla morte di Gesù”, sia la rievocazione del passo del Vangelo di Giovanni che recita: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”. Il grano è simbolo per eccellenza della vita e, assumendo l'aspetto della sacralità, diventa elemento centrale del sacrificio.
Si tratta di doni e simboli umili rappresentativi della comunità: il vino ed il pane sotto forma dei simboli della Passione, fiori e piante, tra cui spicca il grano (coltivazione in piatti o ciotole di piccole quantità di cereali, la cui maturazione, al buio, è fatta coincidere con il periodo della Settimana Santa). I germogli stanno a testimoniare sia la devozione popolare, che vuole “la vita far compagnia alla morte di Gesù”, sia la rievocazione del passo del Vangelo di Giovanni che recita: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”. Il grano è simbolo per eccellenza della vita e, assumendo l'aspetto della sacralità, diventa elemento centrale del sacrificio.
Venerdì Santo – Processione dei Misteri
Fra le manifestazioni sacre la processione del Venerdì santo è una delle più complesse ed arcaiche. Risale ai secoli passati, ma tradizionalmente è ancora e sempre vissuta con l’animo concentrato sul dramma religioso, con l’intensa e spontanea partecipazione collettiva, accompagnata da forti emozioni e da un profondo sentimento cristiano.
La sacra rappresentazione, organizzata col concorso di quasi tutte le chiese e le confraternite della città (che partecipano secondo un ordine stabilito), si sviluppa secondo una successione temporale che ripercorre i momenti più significativi e drammatici della Via Crucis. Dove oltre la sequenza dei Misteri Dolorosi, spiccano per tragicità le sezioni della Crocifissione, del Cristo deposto e della Vergine Addolorata.
Con le stessa devozione e la fede di ogni anno, la lunga e commovente processione si svolge con una regia e un itinerario secolari che, salvo qualche aggiustamento, sono stati tramandati nel tempo.
Venerdì Santo – Le catene
E’ il suggestivo percorso penitenziale della visita ai Sepolcri effettuato da cinque incappucciati (i cinque misteri dolorosi), scalzi e con delle pesanti catene legate ai piedi, che portando in spalla ognuno la sua pesante croce, si trascinano di sepolcro in sepolcro in una emozionante riproposizione del cammino sulla Via Dolorosa prima della Crocifissione.
La tradizione vuole che gli incappucciati tramandino di padre in figlio, o comunque in famiglia, il posto tra i cinque, che altrimenti viene rassegnato tra i numerosi fedeli aspiranti. Lo stesso gruppo di penitenti partecipa anche alla Processione serale dei Misteri, questa volta senza catene, senza cappuccio e non scalzi, ma portando ancora in spalla le pesanti croci.
Domenica di Pasqua – Il bacio
E’ il più originale tra gli appuntamenti pasquali in Daunia Vetus. Si svolge a Troia, nel pomeriggio della Domenica di Pasqua. E rievoca l’incontro del Risorto con la madre Maria. Il rito ha origine nella tradizione religiosa spagnola e conosce innumerevoli versioni. Tra cui spicca per celebrità quella di Modica, in Sicilia, più conosciuta come la Processione della Madonna vasa-vasa. Perché l’incontro si conclude col “bacio” (la vasata) tra Madre e Figlio.
In effetti è una processione doppia, che muove da due diverse chiese, per congiungersi sotto la magnifica cornice della Cattedrale romanica e del suo Rosone. Per tre volte il riconoscimento non avviene per cui le statue, portate a spalla, danno vita ad uno strano balletto di pudici avvicinamenti e allontanamenti. Fino a quando Maria non disvela il suo volto, liberandosi del mantello che lo nasconde, e dando il via a un contestuale volo di colombe, alle note entusiaste della banda cittadina, ai rintocchi festanti delle campane e alle grida allegre di fedeli e bambini accomunati dagli applausi scroscianti.
In effetti è una processione doppia, che muove da due diverse chiese, per congiungersi sotto la magnifica cornice della Cattedrale romanica e del suo Rosone. Per tre volte il riconoscimento non avviene per cui le statue, portate a spalla, danno vita ad uno strano balletto di pudici avvicinamenti e allontanamenti. Fino a quando Maria non disvela il suo volto, liberandosi del mantello che lo nasconde, e dando il via a un contestuale volo di colombe, alle note entusiaste della banda cittadina, ai rintocchi festanti delle campane e alle grida allegre di fedeli e bambini accomunati dagli applausi scroscianti.
Il Calvario, la Pietà e la Desolata - Lucera
La processione del venerdì santo a Lucera raggiunge momenti di intensa emozione e di nutrita partecipazione al seguito del Crocifisso, del Cristo morto e dell’Addolorata, preceduti dalla cornice penitente delle Congreghe e delle loro tradizionali e caratteristiche divise. Originale il movimento delle statue, che prima della lettura del Passio e dell’omelia del Vescovo, ricompongono il quadro commovente della Pietà dopo la Deposizione. Spetterà, poi, al Coro di S. Cecilia di Lucera dar vita all’evento conclusivo, meglio conosciuto come “La Desolata”, col canto di una serie di brani religiosi in tema stretto con la Passione di Cristo.