domenica 28 ottobre 2012

Il respiro degli occhi

Forse
Il respiro degli occhi
Insegue l’eternità,
rallenta le labbra
e la bocca
raffreddando
vulcani e sospiri,
carezze e baci
infiniti,
luminose armonie
di sguardi fissi
nella luce
e nel buio.
Siamo e saremo
luci nelle luci,
attraverseremo
spazio e tempo
in un'unica direzione
I legami eterni
sono sempre
 destinati a rincontrarsi.

Alfredo d’Ecclesia
   

domenica 21 ottobre 2012

In quell’altro tempo

Forse
Se dovessi apparire e scomparire
In un tempo
delicatamente sospeso,
non potrei fare a meno
dei tuoi occhi,
in quella danza
dove il silenzio
raccoglie
semi e balli,
e dove
 tra passo e passo
l’impossibile
diventa realtà.

Alfredo d’Ecclesia  
 

giovedì 18 ottobre 2012

Richiamano la luce

Forse
Il richiamo dei tuoi occhi
sollevano
veli e salsedine
di  anime innamorate,
solo occhi,
solo anime,
niente altro
nessuna distrazione,
nessuna curiosità corporea,
come se la voglia d’amore
provenisse da altri mondi;
un andare
 in quell’altro tempo,
dove la separazione
cessa di esistere.

Alfredo d’Ecclesia

lunedì 15 ottobre 2012

Ovunque e sempre


Forse
Il diventare vento
Semplifica
Il contatto amorevole ,
per effetto del suo riflesso
la luce è percepita
come cielo azzurro.
L’incontro amoroso
con i corpi,
con i molti corpi,
limita la sublimazione
ogni corpo è un desiderio d’amore
dell’unico vero grande amore
e chiunque parla
e chiunque ama
osserva un effetto invisibile,
perduto nel tempo
nello spazio
nelle proporzioni.
I cancelli celesti
richiamano
una forza naturale organizzata;
tramite la simpatia
l’adoratore
può apprezzare
la natura dell’essere,
animare i corpi dai sogni
dirige le anime gemelle
nell’invisibile.

Alfredo d’Ecclesia

lunedì 20 agosto 2012

Il pianoforte

Cari signori, il piano è uno strumento nel quale le corde non sono né messe in vibrazione da un arco,ne pizzicate, ma sono percosse da martelletti di feltro.
Si di feltro.
Le corde sono tese sopra una tavola armonica che serve a rinforzare il suono.
Si il suono.
La punteggiatura, i trattini, le grandi maiuscole, i punti e le virgole sono l'aereazione delle frasi così così come i sospiri sono i diesis e i bemolle del pensiero. I leoni e le tigri sono animali selvaggi.
Il grande progresso tecnico del pianoforte rispetto al clavicembalo sta nella possibilità di aumentare o diminuire l'intensità del suono con un tocco.
Un pianoforte ha di solito due pedali:quello di risonanza e quello a una corda.
Esserlo Prologo:esserlo;scriverne;L'irredentismo;il troppo e il nulla;il magnifico;l'eccentrico;il sospetto;nel nome del padre;I sessi;Citazioni per uno,famiglia.
Gli smorzatori sono pezzetti di legno. La notazione della musica...di feltro...è segnata...da due righi...
Alla fine ne risulta un suono più delicato,quasi in sordina.

Alfredo d'Ecclesia


Un uomo e una donna davanti alla luna


I due viandanti sono immobili
e contemplano con nostalgia
la luna .
Una quercia ed un pino
spingono i viandanti
in uno spazio limitato
quasi in un abbraccio
e tra ombre e luci
silenzio e nulla
un desiderio di resurrezione
annuncia la presenza dell'assoluto .



Alfredo d'Ecclesia

Terrazza in un giardino

Alberi e silenzi
increduli
guardano il desiderio
senza essere affetti
da nessun male.
Aprendo la natura
e giustificando
lo scandalo della sua apparizione
un errore panico
separa l'anima dal corpo.

Alfredo d'Ecclesia

La finestra con veduta sul parco

Sguardo tragicamente fisso ,
al limite del limite ,
ricerca disperata di spazio ,
e di sguardo ,
ultima soglia della 


condizione umana.
Alfredo d'Ecclesia

domenica 19 agosto 2012

Paesaggio invernale con chiesa 2

“Io lavoro ora a un gran quadro , il più grande che abbia mai fatto......Esso
rappresenta l'interno di una chiesa in rovina. Ho preso come modello la bella
cattedrale ben conservata di Meisseu . Dalle macerie che riempono lo spazio
interno si slanciano dei possenti pilastri , con colonne delicate che
sostengono in parte l'alta volta. L'epoca della gloria del tempio e dei suoi
servitori è risorta , e dall'insieme distrutto è sorta un'altra epoca e sono
sorti altri desideri di chiarezza e di verità. Pini alti, slanciati e sempre
verdi hanno spinto le rovine e nel bel mezzo di immagini fradicie di santi,ad
altari rotti e ad acquasantiere sventrate sta un sacerdote evangelico che tiene
nella mano sinistra la Bibbia e pone la destra sul suo cuore ,appoggiato sui
resti di una tomba episcopale con gli occhi rivolti verso il cielo blù e che
contempla meditativamente le piccole nuvole leggere e luminose”.
(Caspar David Friedrich)

Il mare di ghiaccio

Abbandonati ,
davanti all'indistruttibile maestà ,
nel tentativo disperato di unire gli opposti.
Abbandonati ,
dalla storia ,
dalla Gerusalemme celeste ,
dalle rappresentazioni delle cattedrali .
I miei occhi
vedono una montagna di ghiaccio
che inghiotte il mondo

Alfredo d'Ecclesia

Paesaggio invernale con chiesa

Lo spazio
sfugge allo sguardo
parla all'anima.
In questo spazio
l'uomo è caduto
tra abeti cattedrale
neve e foschia.
Le apparizioni trasparenti
di torri gotiche e alta montagna
sono promesse di immortalità
e in questo spazio
un uomo
continua ad avanzare
con le proprie stampelle
Alfredo d'Ecclesia

Monaco sulla spiaggia 2

”E' meraviglioso spaziare con lo sguardo su uno sconfinato deserto d'acqua ,
in un'infinita solitudine sulla riva del mare ,sotto un cielo fosco .Ma
bisogna anche essere andati lì e dover tornare indietro ,mentre si vorrebbe
passare dall'altra parte e non si può,ed essere privi di tutto ciò che serve a
vivere , e tuttavia sentire la voce della vita nel mormorio delle onde ,nello
spirare del vento,nel passaggio delle nubi,nel grido solitario degli uccelli .E
ci vuole un'esigenza posta dal cuore e un pregiudizio,per dirla così , arrecato
dalla materia . Ma davanti al dipinto tutto questo è impossibile, e tutto ciò
che avrei dovuto trovare nel quadro , lo trovai fra me e
il quadro ,cioè un'esigenza posta dal mio cuore al dipinto , e un pregiudizio
che il dipinto arrecò a me;e così io stesso divenni il cappuccino , il dipinto
divenne duna , ma ciò su cui doveva spaziare il mio sguardo nostalgico, il mare,
mancava del tutto .Nulla può essere più triste disagevole di una simile
posizione del mondo:unica scintilla di vita nel vasto regno ,della morte
centro solitario di un solitario cerchio .Con i suoi due o tre oggetti ricchi di
mistero,il dipinto è simile all'apocalisse,come se avesse i pensieri notturni
dello Young , e poiché nella sua uniformità e sconfinatezza non ha altro primo
piano che la cornice , si ha l'impressione guardandolo , di avere le palpebre
tagliate .E tuttavia il pittore ha senza dubbio aperto un nuovo cammino nel
campo della sua arte ; e sono convinto che col suo spirito sarebbe possibile un
miglio quadrato di sabbia del Brandenburgo, con un cespuglio di crespino,su cui
una cornacchia solitaria gonfia le penne , e che un simile quadro ridesterebbe
un'impressione veramente degna di Ossian e di Kosegarten .
Si ,se fosse possibile dipingere questo paesaggio col suo gesso e con la sua
acqua allora , credo , sarebbe possibile far ululare le volpi i lupi:che è
senza dubbio la lode più alta che si possa fare a questo tipo di vedutismo...
(Heinrich von Kleist)
















Monaco sulla spiaggia

Una macchia chiara è seguita
da una macchia scura.
E la macchia scura è seguita
da una macchia chiara.
Si,i miei occhi vedono
la solitudine dell'uomo
di fronte all'infinito.
Dopo il terreno c'è il mare
e nel cielo immenso
volano le nuvole sconsolate.
L'uomo è un essere minuscolo
che ascolta le voci della natura
e osserva
il mostruoso mare del vuoto.
La testa bianca cerca
di penetrare la zona scura
ma il tentativo
di sposare l'infinito con il finito
come sempre
è destinato a fallire
miseramente.
Alfredo d'Ecclesia

Croce in montagna

Denudò l'aria
colmò lo sfondo con una punta rocciosa.
Gli abeti sempre verdi allungavano
i confini.
La montagna è piatta.
La massa terrestre contrasta brutalmente
con la luminosità del cielo.
Senza transizione e senza armonia.....
le idee sulla tradizione
vengono capovolte in senso positivo.
Alfredo d'Ecclesia

Abbazia nel Querceto

.........la zona è piatta,la natura del tutto priva di vita, la neve sembra opprimere la terra come una lastra tombale marmorea;grandi querce scure tendono al cielo le braccia nude;Simili a dolorosi fantasmi esse attorniano l'unico portale
rimasto nella chiesa in rovina. Un corteo funebre spettrale,accompagnato da monaci, si trascina verso il portale;il sarcofago sta per essere portato oltre la soglia. Nuvole di nebbia che s'innalzano nel terreno quasi trasformate in brina,impediscono all'occhio di guardare distante e si avvicinano in modo opprimente. Quale immagine della morte si incorpora in questo paesaggio!Quanto è spaventoso e privo di speranza senza l'eterno astro dell'amore che brilla nel cielo!”
(Johanna Schopenhauer)

martedì 7 agosto 2012

Guadagnare sul web con bmeet

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lunedì 6 agosto 2012

L'arte e la scienza della vita:Gli otto sentieri.

"Io insegno soltanto ciò che serve a realizzare la via. Ciò che è inutile non lo insegno. Al di là del fatto che l’universo sia finito o infinito, temporaneo o eterno, c’è una verità che si deve accettare: la realtà della sofferenza. 
La sofferenza proviene da cause che possono essere comprese ed eliminate. Ciò che insegno è utile all’ottenimento del distacco dell’equanimità. della pace e della liberazione.Ma di ciò che non è utile al conseguimento della via io non parlo. ” (Suttapitaka, Majjhima-Nikaya, Upakkilesa Sutta) 
La meditazione controlla e purifica il pensiero. Pensara al SÈ, in opposizione agli altri, impedisce il pensiero impersonale. Pensare impersonalmente è la via per arrivare alla conoscenza assoluta. Gli otto sentieri dell’illuminazione sono:
1 giusta conoscenza,
2 giusti obiettivi,
3 giusta parola,
4 giusta condotta,
5 giusti mezzi di vita,
6 giusto sforzo,
7 giusta attenzione,
8 giusta concentrazione.

La giusta conoscenza è la consapevolezza della realtà. Ma che cos’è la realta? La realtà è continuo cambiamento e, ogni cosa è condizionata dalle altre. Aumentare la comprensione fa cambiare le idee, per questo occorre divenire tolleranti. La comprensione fa scoprire anche che ogni cosa è condizionata da tutte le altre e quindi bisogna imparare a sviluppare il non attaccamento.

I giusti obiettivi, portano all’eliminazione del pensiero negativo, sostituendolo con il pensiero positivo. Si passa dal piccolo mondo personale, all’immenso mondo dell’amore universale.

La giusta parola, le parole devono essere vere, opportune gentili e oneste.

La giusta condotta è sempre volta verso l’alto, avendo sempre un atteggiamento benevolo e pacifico verso ogni forma di vita. Nei giusti mezzi di vita, occorre svolgere un attività che non arrechi danno a nessun essere vivente. Nel giusto sforzo, controllare pensieri e azioni, servirà a eliminare, tutto quello che è dannoso . E consentirà di avanzare lungo il sentiero della conoscenza.

La giusta attenzione della realtà e l’interazione con essa porta alla consapevolezza del presente.

La giusta concentrazione, porta al distacco della mente. E questo porta alla libertà e alla conoscenza suprema, non solo per sé, ma per tutti gli esseri viventi.
Voglio conoscere per poter servire.

L'arte e la scienza della vita:Prime meditazioni

Cari amici ritagliatevi uno di cinque minuti. In questo spazio non fate entrare niente e nessuno.
Poi svuotate completamente i polmoni e contate fino a quattro. Poi inalate contando sino a quattro, in modo di sentirvi pieni d’aria fino alla gola. Poi trattenete il fiato, sempre contando fino a quattro, ed esalate contando fino a quattro. fino a quando i polmoni non saranno completamente vuoti.
Ripetetelo più volte. Dopo aver fatto la respirazione chiudete gli occhi, immaginate una mano invisibile che vi accarezza.
Parte dal piede e sale verso l’alto attraversando tutto il corpo e al passaggio della mano sentite scigliere tutte le tensioni muscolari. Dove avvertite maggiori tensioni, trattenete la mano. E ora svuotatevi completamente. siete leggeri immaginate di essere una piuma. Cercate di essere una piuma, cercate di non pensare a niente. Se venite aggrediti dai pensieri, non lottate, prendete atto dei pensieri, riconosceteli, e cercate di stare rilassati. Ora immaginate un punto verso l’alto, e questo punto si trasforma in una sfera di luce bianca.
Osservatela con distacco, fatelo per un minuto. Dopo aprite gli occhi e dite grazie. Dite grazie a chi volete, a Dio, alla vita al vostro se, all’angelo. dite grazie alla scintilla che c’è in voi e alla vita che c’è fuori di voi. Dopo aver fatto questo. riprendete le vostre attività. La sera prima di dormire rifate gli stessi esercizi. Dopo averli fatti aggiungete quello che viene chiamato il viaggio a ritroso. Nel viaggio a ritroso si ripercorre la giornata al contrario.
Nel ripercorrere la giornata, cercate di osservarvi con distacco, come se foste estranei a voi stessi. Vi potrà capitare di non riuscire a ripercorrerla tutta, perché vi addormenterete prima. Ma l’importante è abituarsi e abituare la mente al distacco.
Ogni cosa è sacra. Ogni cosa vive. Ogni cosa ha una coscienza.
Ogni cosa ha uno spirito. (Saupaquant Wompanoag). Prendete da subito di vivere nel presente e a dare importanza a ogni cosa che fate senza sconfinamento di piani diversi. cercate di vedere quella sacralità che esiste dentro e fuori di voi. E date importanza a ogni cosa che fate.
Guardateli come aspetti e funzioni diverse dell'uno. Più avanti capirete l'importanza di questo.


L'arte e la scienza della vita.Il punto di partenza

Da dove cominciare? Il punto di partenza consiste nell'accettarsi per quello che si è. Pregi e difetti, limiti e potenzialità, bene e male, voi siete quello che siete. 

E allora da dove cominciamo?... Dal dissolvere l'ombra nella luce. Chi dice bello, crea al tempo stesso il non bello. Chi dice buono, crea al tempo stesso il non buono. 

Essere determina non essere. Complessità determina semplicità, alto determina basso, sonoro determina insonoro, determinato determina indeterminato, presente determina passato. Così l'illuminato opera senza agire, insegna senza parlare. 

Egli porta ogni cosa in se rivolta all'unità. Genera e non si appropria di nulla, compie la sua vita senza esigere successo. Poiché nulla esige, nulla perde.( Lao-Tse)
Nella luce non c'è ombra, altrimenti non sarebbe luce, quando diciamo è bello, noi escludiamo. Dicendo "non è bene" poniamo dei limiti, Tutto ciò che viene escluso crea un ombra, non è che accantonandola la facciamo sparire, poiché nulla scompare. 

Tutto ciò che viene escluso, lo si porta in sé come un ombra. E ci si identifica, solo ed esclusivamente , con ciò che si accetta. 

Si pesa e si soppesa, ci si ritiene giusti, si afferma che una cosa è giusta e laltra no.. Noi chiamiamo ombra tutte le possibilità della realtà che rifiutiamo, che non vogliamo accogliere in noi, che non vogliamo vedere e di cui siamo perciò incoscienti. L'ombra costituisce per l'uomo un grande pericolo, perché se la porta dentro senza conoscerla e senza sospettare l'esistenza. Egli proietta sul mondo esterno come un male anonimo. Tutto ciò che, inconsciamente, nasconde in questa ombra, temendo soprattutto di attirare questo male su di sé . (Th. Dethlefsen, R. Dahlke. Malattia r destino , ed. Mediterranee). E tutto ciò che impensierisce che non si vuole vedere. 
Lo si proietta fuori di se, e rinviandolo fuori di sé, si crea lillusione di sbarazzarsene. Tuttavia, l'ombra di per sé non esiste. 

E collegata alla realtà della luce, e per poter scomparire deve tornare alla luce. Quindi chi cerca, dovrà far dono della sua ombra alla luce, dovrà accogliere ciò che rifiuta, ciò che esclude. Se rimane in noi, anche la più piccola traccia d'ombra, non saremo mai nella luce. E se rimane anche la più piccola traccia dombra, si continuerà a combattere negli altri la propria ombra. Chi crede in maniera conscia di nutrire il bene, in maniera inconscia nutre il male. Qua non parliamo dell'unico bene che unisce, ma del bene che esclude, suscitando conflitti. Questo non può essere il bene. Il male è forza mal riposta.. nel tempo.. nello spazio.. nelle proporzioni. Il male è separare. 

Il male è vedere bene e male separati. Il bene lunico bene è unità.Il bene che esclude e che generà conflitti non è bene. Nella dualità si è tutti peccatori, quando si separa il bene dal male, se non si fugge il male si è colpevoli. Al cercatore di luce non sono richieste grandi prove, o chissà quali sacrifici, gli è richiesto soltanto di guardare. quello che si è sempre rifiutato di guardare. Sembra semplice ma non lo è. 

Il cercatore per arrivare all'unità, deve abbandonare la dualità, prima in sé , poi verso gli altri e infine di fronte al mondo . Un cercatore di luce cerca la verità, niente altro che la verità.

Il controllo della mente

Per arrivare al controllo della mente bisogna osservarla come se fosse un’entità estranea ,perché è il pensiero la causa delle proprie emozioni,l’emozione è generata dal pensiero.Nella tradizione yogica il pensiero è chiamato seme, e a sua volta produce altri semi.E’ la nostra memoria che produce automaticamente pensieri involontari,che sono le tensioni accumulate derivanti da traumi(paure, ansie ,insicurezze ,tensioni accumulate,aggressioni,ecc,ecc),registrandosi nella nostra memoria,ci procurano sofferenza.Le negatività producono altre negatività e si innesca un meccanismo in cui questi semi crescendo generano tutta una serie di piante velenose.

“Deve il discepolo,divenuto indifferente agli oggetti della percezione cercare il Rajah dei sensi,il produttore de pensiero,quello che sveglia 
l’illusione.La Mente è la grande distruttrice del Reale.Distrugga il Discepolo la Distruttrice.Poiché,quando la sua propria forma gli apparirà irreale,come nella veglia tutte le forme vedute nel sogno;quando avrà cessato di udire i molti,egli potrà discernere l’Uno-il suono interno che uccide l’esterno”,(La voce del silenzio).

Il controllo della mente consiste nel controllo del pensiero.Seguendo la tradizione orientale possiamo definire negativo tutto ciò che porta a separazione,e positivo tutto ciò che porta unione.

“Osserva con distacco i tuoi pensieri come osservi con distacco il volo lontano degli uccelli nella pace della sera”. (Suttapitaka,Majjhima-Nikaya,Cularahulovada Sutta.

“Noi siamo dominati da tutto quello con cui ci identifichiamo e dominiamo tutto quello da cui ci disidentifichiamo“. (R.Assagioli).

Identificandosi

Osservando
il pensiero con distacco, andiamo a neutralizzare ,riusciamo a depotenzializzare il seme negativo costringendolo a venire alla luce,riuscendo a spostare l’attenzione dalla mente all’osservatore.Altra maniera di stanare i pensieri è quella discriverli portatevi un taccuino sempre dietro e scriveteli,vedrete come si riducono.A questo punto siete pronti a lottare senza lottare ,l’osservazione con distacco, la respirazione che riduce l’emozione,l’uso e lo sviluppo dei sensi vi porteranno in poco tempo ad aquisire un altro sistema di sensi.Ricordatevi delle meditazioni di cui abbiamo parlato nell’arte e la scienza dalla vita 2,sono molto potenti ,l’esercizio è fondamentale per liberarsi dalla trappola della mente,ma una cosa ve la voglio dire subito ,ogni giorno che passa vi sentirete più leggeri,fluidi,forti e in grado di ricevere intuizioni. con il pensiero,l’io trasmette allo stesso la sua energia vitale,Immaginiamo il pensiero come un vampiro,una larva ,una sanguisuga che assorbe e risucchia energia.

domenica 5 agosto 2012

Alimentazione e yoga

"con la buona volontà di Dio , la Persona suprema , possono essere prodotti frutti , cereali e altri alimenti in tale quantità che anche se tutti gli uomini del mondo ne mangiassero dieci volte più delle loro capacità , non potrebbero finirli . In questo mondo materiale , l'unica cosa di cui si avverte la penuria è la coscienza di Krsna . Se gli uomini diventeranno coscienti di Krsna grazie ai desideri trascendentali di Dio , la Persona Suprema , si produrranno alimenti sufficienti , senza che la gente
debba soffrire di problemi economici .” (Bhaktivedanta Swami Prabhupàda)

“lo yoga non è per chi mangia troppo , né per chi digiuna .”(Bhagavad Gita)
Il primo punto di un alimentazione yoga è basato sulla scelta di alimenti naturali ,che devono essere freschi , biologici,di stagione possibilmente,oltre alla scelta degli alimenti è importante il contesto in cui avviene questo scambio vitale. Il cibo è energia ,l'approccio al cibo è e deve essere piacere,puro piacere, prepararsi il cibo con le proprie mani è magia pura , pura consapevolezza, i colori che ci circondano , il tener fuori le preoccupazioni quotidiane ,lo scambio vitale deve avvenire nella più grande sacralità possibile. Siccome noi siamo ciò che mangiamo ,approcciamoci
con gioia al cibo da questo atteggiamento trarremo gioia anche a livello spirituale.
Il cibo preparato e mangiato con piacere è più digeribile di quello preparato con ansia e tensione .L'alimentazione deve essere completa varia ed equilibrata .Lo yoga distingue gli alimenti in base all'energia in essi racchiusa ,le tre qualità ( guna ) sono: Sattva , Rajas , Tamas .
I cibi sattvici sono leggeri ed energetici . Riso ,orzo,farro,grano,tutti i cereali ,latte e derivati ,miele,zucchero di canna,sono quelli da preferire.
I cibi Rajasici sono amari salati,troppo caldi o troppo freddi ,aspri piccanti ,a questa categoria appartengono la carne, il pesce ,le patate , lo zucchero ,i dolci , i cibi fritti , l'alcool ,l'aglio ,ecc
I cibi Tamasici sono quelli di bassa qualità e privi di energia vitale a questa categoria appartengono
i cibi essiccati in scatole ,i cibi precotti , spuntini tipo popcorn ,patatine bevande gasate e confezionate e tutti i cibi trattati e confezionati.
Ora queste qualità sono presenti anche nelle persone ,lo yoga propone di equilibrare e bilanciare cercando la polarità opposta,Ad esempio la persona pigra e indolente ( tamasica ) avrà bisogno di cibi rajasici ,piccanti caldi e di quelli sattvici per depurarsi.
Una persona rajasica , esuberante dinamica , avrà bisogno di cibi sattvici (fresci , leggeri ) e di cibi tamasici (insipidi e freddi ).
La ricerca dell'equilibrio e l'acquisizione di qualità sta alla base dello yoga .
La carne e il pesce sono previsti nell'alimentazione yoga , ma la stragrande maggioranza di appassionati yoga si astiene per motivi spirituali .

“Sento che il nostro progresso spirituale ci porterà a smettere , prima o poi , di uccidere altre creature per soddisfare i nostri bisogni .” (Gandhi)


Sahasrara Chakra

Il Sahasrara è chiamato anche il chakra della corona,si trova in cima al cranio in quella zona della testa chiamata fontanella,è il chakra dell'illuminazione,del collegamento con il sacro.
Gli organi collegati a questo chakra sono:La corteccia cerebrale,la ghiandola pineale,il sistema nervoso centrale. Il blocco di questo chakra può portare disturbi come:Vertigini, tremori ,emicranie,insonnia,senso di vuoto,ipertensione.
Il suo colore è il bianco e il dono di questo chakra è la sapienza.

Ajna chakra

Conosciuto anche come chakra delle sopracciglia, il Terzo Occhio, l Occhio della Conoscenza, della Saggezza, Il chakra dell' Occhio Interiore o il chakra del Comando. E' chiamato il terzo occhio,mette in comunicazione il mondo visibile con l'invisibile.
Gli organi connessi sono:Il sistema nervoso,l'ipofisi,il centro della fronte
.Il suo colore è l'indaco,il dono è la ricchezza.

Vishuddaha Chakra

E' definito, anche il chakra del collo o della gola, o anche il Centro della Comunicazione ,è il chakra della parola,della comunicazione,gli organi connessi sono:La lingua, il viso ,la gola,i bronchi la tiroide..
Quando questo chakra è bloccato si possono avere disturbi alla gola alla tiroide,tonsilliti,bronchiti,depressioni,timidezza,asma ,balbuzie.
Il colore è l'azzurro,il dono è la fertilità.

Hanata Chakra

Conosciuto anche come chakra del cuore o centro del cuore,è ritenuto il punto di comunicazione tra l'energia divina e l'energia umana.
Gli organi connessi a questo chakra sono:Il cuore,la pelle il diaframma,i polmoni,il sistema immunitario,la gabbia toracica.
Quando questo chakra è bloccato,si possono avere problemi di circolazione,allergie,affezioni della pelle,aritmie cardiache,difficoltà di relazione con gli altri e senso di estraneità alla vita.
Il suo colore è il verde .
Il dono di questo chakra è la vita.

Manipura Chakra

azione, degli occhi,della digestione.
Il suo colore è il giChiamato anche il chakra del Plesso Solare o il chakra dell' Ombelico.,la sua collocazione è il plesso solare. La luce e il fuoco sono rappresentativi di questo chakra.
Realizzazione ,e raggiungimento degli obiettivi che donano soddisfazione. Gli organi collegati sono:fegato,pancreas,intestino tenue,stomaco,occhi,diaframma,cistifelia.
Quando questo chakra è bloccato si possono avere disturbi della respirazione, degli occhi,della digestione.
Il suo colore è il giallo,e il suo dono è quello del governo.allo,e il suo dono è quello del governo.

aggiungimento degli obiettivi che donano soddisfazione. Gli organi collegati sono:fegato,pancreas,intestino tenue,stomaco,occhi,diaframma,cistifelia.
Quando questo chakra è bloccato si possono avere disturbi della respirazione, degli occhi,della digestione.
Il suo colore è il giallo,e il suo dono è quello del governo.


Svadhistana Chakra,

Chiamato anche Chakra Sacrale o il Centro della Croce ,presiede all'assorbimento energetico ed è legato al desiderio e al piacere.
Gli organi che presiede sono:la regione lombo sacrale,i genitali ,la lingua ,i reni,la lingua,l'intestino crasso,il sistema linfatico.
Attraverso questo chakra si ha rapporto con il mondo esterno ,e il mondo della creatività e delle emozioni. Quando questo chakra è bloccato,si possono avere cistiti,coliti,disfunzioni sessuali,disturbi alimentari,eccessiva emotività. Il suo colore è l'arancione.
Il dono che si riceve una volta aperto è quello della pace.

Muladhara chakra

E'chiamato anche il Centro della Radice, il chakra della Base o il Centro del Coccige,si trova all'altezza dell'osso sacro,ed è collegato alla terra. L'energia espressa da questo chakra è collegata al corpo fisico,gli organi che dipendono da questo chakra sono:i reni ,le gambe,l'apparato scheletrico,la colonna vertebrale,le ghiandole surrenali,,il colon. Quando questo chakra è bloccato ,si possono avere problemi di ipertensione,stitichezza,denti e unghia fragili,scarsa energia ,insicurezza e problemi sessuali. Il suo colore è rosso scuro. Il dono che si riceve una volta aperto è quello della grazia.

I chakra

I Chakra sono dei centri di energia presenti nel corpo sottile,servono a controllare le funzioni dell'organismo e ad assorbire e indirizzare l'energia universale. Nello yoga vengono considerati sopratutto i chakra posti lungo l'asse della colonna vertebrale. A questi sei poi si aggiunge il sahasrara localizzato al culmine della calotta cranica.
I chakra rappresentano anche dei gradi di sviluppo spirituale
Una delle funzioni principali dei chakra è quella di prelevare l'Energia universale ,metabolizzarla e rilasciarla sotto forma di energia all'esterno.

I canali

Il corpo sottile lo si può immaginare come una copia virtuale del corpo fisico che va al di là della materia, corpo attraversato da una serie di canali detti nadi,all'interno dei quali scorre l'energia vitale,il prana. La circolazione del prana è affidata a una rete di oltre 72.000 canali,tutti prendono origine da un punto centrale,chiamato Kanda,situato nel basso ventre. I tre canali più importanti sono,sushumna,ida e pingala.
Sushumna è il canale spirituale per eccellenza,attraversa tutta la colonna vertebrale e alla sua base risiede la Kundalini,mentre ida e pingala,si avvolgono a spirale attorno a essa.
Sushumna raccoglie i chakra,e alla sua base ,come abbiamo detto prima ,abbiamo la dormiente Kundalini. La kundalini è presente in ogni essere umano, ma può restare dormiente per tutta la vita,se però viene risvegliata,è un esperienza che cambia completamente la vita di chi la risveglia. Quando la Kundalini si risveglia,inizia il suo cammino verso l'alto,fino alla sommità della calotta cranica,dove l'esperienza è quella dell'illuminazione. Ida inizia alla base della colonna,a sinistra e termina nella narice sinistra.le sue qualità sono femminili,lunari. Pingala,inizia alla base della colonna a destra e termina nella narice destra.

I Kosha

Per lo yoga l'uomo esiste su cinque livelli,che corrispondono a cinque corpi concentrici chiamati guaine(Kosha).Il primo è il corpo materiale annamaya kosha,che significa guaina composta di cibo. Il secondo è chiamato pranamaya kosha ed è formato dai canali(nadi) dove fluisce il prana.
Il terzo livello è chiamato manomaya kosha e corrisponde alla nostra mente subconscia.
Il quarto è chiamato vijnanamaya kosha e corrisponde alla mente superiore.
Il quinto livello è chiamato anandamaya kosha,e qui stiamo nella pura beatitudine.

Il corpo sottile

Il prana è l'energia vitale,i giapponesi la chiamano ki,i cinesi qi,il prana scorre su ogni cosa,alimentandola e mantenendola viva.Il prana esiste in noi e nel mondo lo assumiamo nell'aria, nel cibo,nella luce nell'acqua nella terra e attraverso il respiro.La nostra salute dipende dallo scorrere del prana e dal vivere in armonia con la realtà che ci circonda.Nel nostro corpo questa energia ha cinque aspetti.1-Prana:situata nella zona tra diaframma e laringe,è una corrente ascensionale ,attiva l'inspirazione e l'espirazione.2-Apana:circola nel basso ventre,è una corrente discendente ,legata alle funzioni escretorie.3-Udana:é connessa con gli organi di senso(occhi,orecchie,lingua e naso)e di tutto il corpo è la ricezione sensoriale.4-Samana:è situata nell'addome e da questa corrente dipende la digestione .5-Vyana:Questa corrente pervade l'intero corpo,ed è legata con i sistemi nervoso,endocrino e circolatorio.

Gli otto stadi dello yoga regale

Gli yogasutra,rappresentano il testo base della via regale,vengono attribuiti a Patanjali,sono composti di 195 aforismi. Gli yogasutra sono divisi in quattro capitoli e parlano degli otto stadi da compiere e dei nove ostacoli che impediscono o frenano la pratica dello yoga. Si tratta di un percorso a otto astanga che si può tradurre con rami o gradini che portano l'allievo al raggiungimento del benessere fisico e psichico.
1 -Yama. Lo yama rappresenta l'insieme delle azioni da non compiere(furto,menzogna,ira,uso della forza,superbia,astinenza dalla brama di possesso e dalla avidità,vita sessuale moderata ma appagante).
2-Niyama. Il niyama è un codice di autodisciplina alla cui base troviamo la devozione ,la purezza, la volontà e lo studio approfondito di sé e degli altri.
3-Asana. L'asana è la posizione e la capacità di mantenere a lungo una corretta postura. La posizione include l'espansione di coscienza e l'arte del rilassamento.
4-Pranayama. Il pranayama è il controllo del respiro e della forza vitale.
5-Pratyahara. Il pratyahara è il controllo dei sensi,rappresenta la capacità volontaria di attivare e disattivare i sensi.
6-Dharana. Il dharana è la concentrazione,la capacità di fissare l'attenzione in maniera prolungata.7-Dhyana. Il dhyana è la meditazione,il raggiungimento di uno stadio di unione tra sé e l'oggetto della meditazione.8-Samadhi. Il samadhi coincide con l'abbandono del proprio io limitato.si fa l'esperienza più alta di unione con l'universo e con il proprio essere.