venerdì 30 ottobre 2020

Il Computer di Hunter Biden farà esplodere il Mondo intero

 Dott. Luca La Bella

Continuano ad arrivare immagini scandalose, compromettenti e riservate, dal computer del figlio di “Sleepy Joe” (Joe Biden). Si parla di droga, tangenti e prostituzione minorile.

Un’ immagine sconvolgente è ad esempio la carta di credito della Figlia di Obama, Malia Ann di 22 anni, vicino a strisce di Cocaina (foto dal pc di Hunter). O possiamo mostrare la foto di Hunter che dorme con in bocca la pipa di vetro usata per fumare il crack.

Di certo quello che sta uscendo fuori dal computer di Hunter è sconvolgente. Preferiamo non pubblicare i video ricevuti perché il contenuto è riservato ai maggiori di 18 anni, ma ricordiamoci sempre il fatto che si parla del figlio dell’ex Vice Presidente degli USA, candidato contro il Presidente in carica Donald Trump.

Vice Presidente che all’inizio della suo carriera politica è stato testimone della morte della figlia e della moglie in un incidente stradale (1972), la cui dinamica rimane tutt’ora un mistero (stranamente però dopo questo episodio la sua carriera politica decollò) e verso cui sono aperti procedimenti penali per la sua presunta collusione con il grande business del commercio di Gas in Ucraina, e conseguente giro di tangenti dirottate verso il figlio.

Questi video mostrano solo la punta dell’iceberg di ciò che è importante dire sul programma “Blu-Gold-Yellow” (BGY) del Partito Comunista Cinese per ricattare tutti quei politici occidentali, celebrità e le loro famiglie, avidi di ricchezza e minacciati attraverso questi filmati di sesso e uso di droga, per costringerli a vendere i loro Paesi, i loro Popoli, e persino la sicurezza nazionale al fine di cooperare per la realizzazione di un dominio mondiale gestito dal Partito Comunista Cinese (PCC). Il candidato alla presidenza degli Stati Uniti Joe Biden è controllato al 100% dalla Cina, come figura politica di maggior successo all’interno del programma BGY.

È anche un obiettivo del “Piano 3F” (fall, fail, and fell) del PCC, che mira a indebolire, distruggere e uccidere l’America! L’uso da parte del Partito Comunista Cinese di questa tattica per minacciare Biden e i suoi figli e corromperli con grandi quantità di ricchezza, è una delle cause principali delle controversie sul Mar Cinese Meridionale, sul commercio USA-Cina, sui diritti di proprietà intellettuale e sui prezzi dell’energia, etc., nonché sulla fornitura da parte di Biden di un gran numero di nomi di agenti dei servizi segreti della CIA alla Cina.

Il Partito Comunista Cinese sta attuando questo programma BGY non solo negli Stati Uniti ma anche in diversi Paesi occidentali, in Europa ci confermano varie fonti (Italia inclusa?). Nel Pc di Hunter e in altri supporti elettronici ci sono milioni di video e foto di funzionari governativi, persone corrotte, traditori e criminali in collusione con il Partito Comunista che mira al dominio del mondo e all’instaurazione del Nuovo Ordine mondiale. Da voci “non confermate” che riceviamo dagli States, sembra che Hunter Biden sia addirittura morto “inaspettatamente” e provvidenzialmente di overdose, e in questo modo non potrà testimoniare in un futuro processo a suo carico.

Twitter e Facebook censurano articolo scottante su Joe Biden | Epoch Times Italia

Alla luce di questi fatti non possiamo che confermare il calzante appellativo “Crime Family” attribuito ai Biden, che in questo momento, stanno pregando (non sappiamo chi…) per brogli elettorali o schede falsificate che possano ribaltare il risultato del voto Americano. Ci auguriamo che la grande Nazione degli Stati Uniti D’America non cada nelle mani di queste persone corrotte e senza scrupoli… sarebbe una catastrofe anche per l’Italia, perché amplificherebbe ulteriormente i risvolti dell’Operazione “Corona” anche da noi, in questo Colpo di Stato Globale scellerato e filo Cinese!

Articolo del Dott. Luca La Bella

Fonte: https://www.databaseitalia.it/il-computer-di-hunter-biden-fara-esplodere-il-mondo-intero/

https://www.conoscenzealconfine.it/il-computer-di-hunter-biden-fara-esplodere-il-mondo-intero/

Tanzania Covid-Free: occorre che niente cambi perché tutto resti cambiato

 


La Tanzania ha votato per continuare a vivere senza Covid-19 e con la pancia piena

Leopoldo Salmaso, CDC, 29/10/20 ore 23,02

 

A 48 ore dalla chiusura delle urne non ci sono ancora dati ufficiali, neppure parziali. Le comunicazioni telefoniche sono stentoree da quattro giorni, internet praticamente oscurata[i], radio e tv trasmettono solo intrattenimento, però il tamtam informale mi comunica che è certa la rielezione del presidente John Pombe Magufuli al secondo mandato, e che avanza ulteriormente il suo CCM (Partito della Rivoluzione) che domina la scena politica fin dal 1961, anno dell’indipendenza dal protettorato inglese.

Non è cambiato praticamente nulla:
– i partiti dell’opposizione, come sempre, hanno denunciato boicottaggi vari e violenze già mesi prima del voto, e brogli in questi ultimi giorni[ii];
– gli operatori dell’informazione non governativa (portavoce del mainstream globale) erano e restano a dir poco intimiditi[iii];
– le elezioni, come sempre, sono state funestate da incidenti anche gravi, questa volta con “solo” una decina di morti[iv];
– gli osservatori internazionali, che nei decenni precedenti facevano finta di osservare con un occhio solo ma li tenevano chiusi entrambi, questa volta hanno presenziato a ranghi ridotti[v];
– l’UE guarda e tace, come sempre, anzi più di sempre avendo sparato l’unica cartuccia nel modo più controproducente possibile due anni fa, quando richiamò il proprio ambasciatore per “gravi violazioni dei diritti umani”[vi]; il che era vero, ma l’occasione scelta (intimidazioni contro i gay) fu un vero autogol[vii] perché la Tanzania è un’ “isola felice” a paragone del resto d’Africa dove l’omosessualità è ferocemente repressa (nella confinante Uganda vige ancora la pena di morte per i gay).

Insomma, non è cambiato niente, se non un atteggiamento sempre più ostile da parte dell’occidente[viii] e del suo mainstream: ostilità ufficialmente motivata con la svolta autoritaria impressa dal presidente Magufuli nei cinque anni del suo primo mandato. Ostilità farisaica per la semplice ragione che prima, quando la Tanzania si lasciava irretire sempre più nel mortale abbraccio del neoliberismo[ix], riscuoteva lodi sperticate e prestiti “generosi”, nella misura in cui può essere generoso un prestito usuraio[x]… E le elezioni, a volte anche con centinaia di morti, erano sempre portate ad esempio come “libere e sostanzialmente corrette”.

Durante il suo primo mandato Magufuli ha preso saldamente in pugno gli affari interni ed esteri del paese, e soprattutto l’economia: imponendo il pagamento tracciabile in tutte le attività produttive e in particolare negli scambi con l’estero e nel turismo; costringendo le compagnie straniere, specialmente quelle minerarie, a pagare diritti sostanziosi invece di quelli simbolici che si erano arrogate da sempre[xi]; dando un notevole impulso alle infrastrutture (strade, ferrovie, oleodotti e gasdotti, aeroporti, porti) con il formidabile concorso della Cina[xii].
Lo scorso luglio la Banca Mondiale ha promosso la Tanzania dalla fascia dei paesi poveri a quella dei paesi con reddito medio[xiii]… (pecunia non olet?).

Nei prossimi giorni probabilmente sentiremo, più fragoroso che mai, il coro del mainstream occidentale intento a stigmatizzare le pecche sopra accennate, e forse qualche imbarazzato accenno alla ragione per cui ogni giorno ogni tanzaniano, di qualsiasi fede religiosa o politica, ringrazia il suo Dio per avergli dato un presidente, “novello Mosè”, che ha liberato il suo popolo dalla schiavitù della Covid-19[xiv],[xv].

La Tanzania è davvero libera da Covid-19, ancor più di Svezia Giappone, Cina, Corea del Sud. Non perché il suo padre-padrone impone il silenzio su questo argomento, ma perché non ci sono né epidemie simil-influenzali né morti “inconsuete” (chi, senza cognizione di causa, corre subito a prospettare che i dati della Tanzania siano truccati, evidentemente ignora fino a che punto sono truccati i dati del resto del mondo, a cominciare dall’Italia).
Che la Tanzania sia effettivamente Covid-free, posso affermarlo con cognizione di causa perché mi reco regolarmente in quel paese (quest’anno a febbraio-marzo e poi ad agosto-settembre) dopo avervi lavorato, nel controllo di epidemie vere, per cinque anni fra il 1978 e il 1985, e poi ancora per circa tre mesi ogni anno dal 2001 al 2012 nel più grande programma nazionale di prevenzione e controllo dell’AIDS. Mantengo rapporti di amicizia e confidenza con medici, infermieri, laboratoristi, a partire dal più sperduto dispensario fino agli ospedali universitari e al ministero della salute. Oltre ai professionisti della salute, c’è la testimonianza di tanti cittadini profani, che parlano al passato dei “tempi terribili del Corona” (Febbraio-Aprile, quando le scuole erano chiuse, le TV trasmettevano terrificanti bollettini quotidiani[xvi] -esibendo perfino le bare di Bergamo – pardòn: Lampedusa – o spacciavano la faccia piangente di Bolsonaro per quella di Conte [xvii]; quando ogni morte – così frequente in Africa – era sospetta al punto da costringere le famiglie a funerali clandestini, peraltro vergognosamente strumentalizzati da BBC & C. [xviii]). Poi, ai primi di Maggio, il presidente ha cambiato tutto, al punto che tanti Tanzaniani, pur restando decisamente critici per la sua stretta autoritaria, negli scorsi mesi e settimane mi confidavano di temere che ingerenze straniere manipolassero le elezioni o addirittura uccidessero quel presidente che osava sfidare l’Occidente e addirittura ridicolizzare l’OMS rivelando che i campioni dei “pazienti positivi” provenivano in realtà da papaie, capre, olio per motori, e altre amenità del genere[xix].
Il presidente Magufuli ha davvero cambiato il destino del suo popolo, sottraendolo all’offensiva di terrorismo sanitario che sta seminando fame e disperazione nei paesi confinanti, e in gran parte del pianeta[xx].

Manifestazione anti-DPCM, Treviso, 17/10/2020

A Maggio in Tanzania è cambiato tutto, e ora i Tanzaniani si rallegrano che le elezioni non abbiano cambiato niente. Per loro, ma non per l’Occidente alacre “esportatore di democrazia” in punta di drone, le elezioni sono un capitolo chiuso.

 

[i] https://netblocks.org/reports/internet-disrupted-in-tanzania-on-eve-of-presidential-elections-oy9abny3

[ii] https://www.theguardian.com/world/2020/oct/29/opposition-leaders-allege-in-tanzanian-elections

[iii] https://www.reuters.com/article/us-tanzania-rights-idUSKBN1XU1CP

[iv] https://www.aljazeera.com/news/2020/10/27/zanzibar-opposition-say-leader-held-three-dead-ahead-of-polls

[v] https://www.washingtonpost.com/world/africa/observers-say-tanzanias-presidential-vote-is-already-flawed/2020/10/25/0b00b962-1699-11eb-a258-614acf2b906d_story.html

[vi] https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2018/11/15/declaration-of-hr-federica-mogherini-on-behalf-of-the-eu-on-eu-tanzania-relations/

[vii] https://www.pressenza.com/it/2018/11/ue-contro-tanzania-il-paradosso-culturale/

[viii] https://tz.usembassy.gov/covid-19-information/

[ix] https://www.pressenza.com/it/2018/11/tanzania-la-rapace-ipocrisia-delloccidente/

[x] https://www.pressenza.com/it/2018/11/crisi-ue-tanzania-follow-the-money/

[xi] https://www.mining.com/web/barrick-golds-long-safari-ends-with-tanzania-deal/

[xii] https://www.youtube.com/watch?v=KSUruYsNlHg&app=desktop

[xiii] http://www.china.org.cn/world/Off_the_Wire/2020-07/03/content_76230776.htm

[xiv] https://www.bbc.com/news/world-africa-54603689

[xv] https://www.nytimes.com/2020/08/04/world/africa/tanzanias-coronavirus-president.html

[xvi] https://www.aa.com.tr/en/africa/tanzania-to-reopen-schools-after-3-month-closure/1878753

[xvii] http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=28497

[xviii] https://www.bbc.com/news/world-africa-52505375

[xix] https://www.agricolae.eu/tanzania-presidente-magufuli-accusa-dallestero-ricevuti-test-covid-19-difettosi-falsi-positivi-mai-stati-infettati/

[xx] https://www.worldometers.info/coronavirus/

https://comedonchisciotte.org/tanzania-covid-free-occorre-che-niente-cambi-perche-tutto-resti-cambiato/

martedì 20 ottobre 2020

Le tenebre vanno illuminate, non distrutte o negate

 

Non si può distruggere la distruzione stessa. Questa (e altre) evidenze evidenti sempre dimenticate e sempre ricordate (ciclicamente) che ho intenzione di portare alla vostra attenzione oggi, sono la firma della nostra impronta emotiva e ci impongono la sua volontà (che non è quella da identificati) cioè la meravigliosa architettura della nostra Natura molteplice. La frase significa che se voglio porre fine a un ingiustizia, nessuna guerra potrà farlo. Una guerra può solo aggiungere ingiustizia e qualche volta con ciò spostare l'attenzione dove l'ingiustizia non c'è: così non vedi che ciò che consideri "giusto" è solo un raddoppio del danno. Stiamo andando avanti così da millenni, fate voi i calcoli di cosa significa.
 
Non c'è niente di più maestoso e potente della nostra natura emotiva ... purtroppo. Alcuni potrebbero anche pensare "meno male", immaginando alle cose migliori a cui è legata che verrebbero perse altrimenti, ma il punto è che quando si aggredisce la nostra Natura significa sempre aggredire il sistema emotivo e da questo non può che derivarne infinita sofferenza e nient'altro. Sofferenza fine a se stessa (aggiungo) per la semplice conseguenza che distruggere la distruzione non fa che moltiplicarla, qualsiasi essa sia, compresa l'emozione (distruttiva).
 
Ma a guardare bene, cosa significa "distruggere la distruzione"? Significa concepire la lotta non come sacrificio della nostra identità terrena per la salvaguardia dei perduti (cioè di coloro che non ce la fanno) apparentemente inutile, al fine ultimo e unico di salvare noi stessi dal rifiuto dell'Amore verso le Leggi Eterne che ci legano indissolubilmente al nostro prossimo e la Gioia che deriva dal cessare ogni ostilità contro noi stessi, egocentricamente, ma riportare tutto sempre a una lotta tra Bene e Male dove il Bene deve sconfiggere il Male ma è sempre un modo relativo di considerarlo. In fondo il Bene è la conservazione dell'identità terrena, l'incapacità di guardare noi stessi e le nostre miserie in via impersonale, mentre ciò che ci fa soffrire (il Male) è la dissoluzione di quell'identità e nient'altro.
 
Non è difficile accettare che l'eroe della nostra proiezione immaginifica vinca e ci riscatti dalle infinite ingiustizie di questo mondo popolato dalla disperazione, tanto almeno quanto l'ignavia. Così se stai attaccato alla TV a guardarti il telecovid quotidiano, non è colpa di un gruppo di plutocrati tecnostregoni oscuri (come Crookes che ha inventato il tubo catodico - QUI) o dei mezzi magici da loro escogitati apposta per generare assuefazione, non meno del pendolo di Chevreul, dato che seguono lo stesso principio.
 
Meglio guardarsi dentro e vedere come questa condizione ci ha aiutato a sopportare il dolore di vivere sotto il dominio dei morti subendone a lungo le conseguenze, cioè a condividere quel modo di essere che da un pezzo ha perso la capacità di guardare il futuro con speranza e allegria nonostante il dominio di quel futuro rimanga saldo in mano alle Tenebre. Perché non saranno mai quelle interiori dell'Animo umano senza il nostro consenso, cioè non possono in ogni caso generare la nostra propria disperazione (interiore) senza la nostra approvazione consapevole e partecipante nel condividerla.
 
Ma quella volontà consapevole e partecipante segue il filo distruttivo della dipendenza dalla Paura. Noi non guardiamo la TV e non smanettiamo ostinatamente (per non dire ossessivamente) sul vetro di un cellulare solo per essere assuefatti da una realtà di silicio (non notate come tutto riconduca a questo elemento?) che ci da piaceri effimeri nel suo riflettere gelido, lucido e trasparente la tenebra del nostro animo, ma per tenere fuori la Paura da cui dipendiamo come dei cagnolini ammaestrati.
 
Fuori da dove? Da Noi? Noi chi?
 
Ecco se non si introietta che l'emozione ha sempre la doppia caratteristica di essere indiretta e contro-intuitiva e quindi propria di una logica ferrea però mai immediata, tale da renderla sempre padrona assoluta di ogni nostra volontà rispetto la guida dell'attenzione (=l'emozione comanda sempre) si continuerà a dipendere da quella Paura per ignoranza. Perché le Tenebre non controllano la Paura ma l'assuefazione (=dipendenza e tolleranza) e lo fanno per mezzo dell'ignoranza che noi accogliamo volentieri, dal momento che ci risparmia la sofferenza che comporta rinunciare alla dipendenza dalla Paura (come la sofferenza che comporta la dipendenza dall'eroina).
 
E' sempre stato così e sarà sempre così.
 
Certamente un assuefazione chimica ma anche comportamentale perché non interessa solo la chimica ma l'intera struttura nervosa. Per questo un robot (che con Karel Čapek che inventò il termine era un modello biologico, quindi un bio-robot, una specie di Frankenstein che anticipa la biotecnologia moderna - QUI) sarà creato apposta e avrà apposta l'apparenza umanoide confortante, sarà cioè un qualche genere di tecno-umano libero da questa componente fastidiosa in cui noi potremo  trasformarci volontariamente. Oppure soffrire.
 
Ecco, però niente si ottiene per niente. Questa è un altra evidenza evidente. Ma quale costo avrà perdere la componente fastidiosa emotiva? Quale costo avrà non dipendere più dalla Paura? Beh, a parte l'ovvietà che non sapremo cosa abbiamo perduto, finché non abbiamo capito cos'è e a cosa serve la Paura e le altre emozioni (o se preferite perché ci accompagnano in questo viaggio nel mondo dominato dai morti) c'è il piccolo guaio che a sottendere la struttura emotiva c'è il punto di incontro tra la possibilità di ascendere, cioè comprendere la volontà cosmica quel tanto sufficiente da abbracciarla, oppure diventare semplicemente esecutori incoscienti del suo proprio ordine superiore.
 
Quello che intendo è che non c'è comunque scelta riguardo l'ordine eterno. Non esistono scappatoie e per fortuna aggiungo pure. Ma tentare di evadere dall'immutabilità al posto che arrendersi ad essa riconoscendola, corrisponde a illudersi che sia possibile farne a meno e di illusi (come i maghi bianchi o neri) è da sempre pieno il mondo. Tuttavia l'illusione non è sostenuta da motivi futili, questo è secondo me il grande errore che si commette nel giudicare con troppa leggerezza, tanto che è meglio soprassedere al giudizio, perché siamo troppo deboli. Se siamo dipendenti dalla TV (tutti e senza scampo, anche chi come me non ce l'ha e non la guarda perché ha rinunciato consapevolmente) non è per un motivo futile. Non è di certo per quella schifezza di notiziario che ci ostiniamo a seguire o criticare e non è neppure per quella specie di rituale porno-horror che è lo sport del fine settimana che serve ad alimentare interminabili discussioni tanto pleonastiche quanto appassionate per difendere la squadra del cuore. Si tratta di imparare ad affrontare queste condizioni. Come?
 
Noi dipendiamo dalle nostre emozioni esattamente come un drogato dipende dalla sua dose quotidiana e con le stesse identiche orride ripercussioni sulla nostra vita. Dovremmo farcene carico responsabilmente, iniziando almeno a riconoscerlo: un malato compie il primo passo solo quando riconosce la sua propria condizione miserabile. Che poi fosse la chiesa di un tempo con i suoi rituali a renderci miserabili o la TV e internet di questa modernità diversamente predatoria e oppressiva, non cambia niente. Schifezza era un tempo, schifezza rimane adesso. Ciò che cambia è che almeno prima sapevamo che era una schifezza e nessuno si illudeva che fosse meno che oppressiva e predatoria quella chiesa, solo si sperava che almeno la fede fosse rivolta a qualcosa di superiore, adesso invece siamo felici di accogliere la dipendenza dalla modernità che un mercanteggiare con il futuro a volte solo per l'aspetto predatorio a volte solo per quello oppressivo.
 
Dipende dal tipo di emozione con cui stiamo camminando nel deserto (spirituale) interiore.
 
Che siccome non è l'Amore verso l'Eternità e le sue leggi immutabili osservata con Gioia, noi non accogliamo la modernità intelligente e auspicabile che tanto desideriamo, nemmeno nella sua versione più minuta e vicina. Cioè la conoscenza che ci rende liberi. Accogliamo (per pura ignoranza) la tecnologia che è quella dei tecno-maghi neri (negromanti) e la intendiamo modernità. Per la logica del mondo-specchio delle superfici di vetro, ovviamente se ci raccontano che questo corrisponde a un progresso, questo realizza nel concreto un regresso. Eccovi allora ancora una volta un altra evidenza evidente tra le tantissime che rimangono nascoste dentro le sue tasche capienti.
 
Nella storia dell'Umanità io credo non sia la prima volta che si arriva alla necessità di un reset e nemmeno sarà l'ultima. Il problema non è demografico, quella è una conseguenza non una causa: siccome c'è un problema irrisolto a monte (forse anche più di uno?) allora esiste un problema demografico. Quel problema riguarda l'obbligo di perseguire pedissequamente il Male, là dove si manifesta. Uccidiamo il Male o in alternativa lo neghiamo per non affrontarlo.
 
Il Male non è qualcosa che si può affrontare con il Male. Con tutta la propaganda che abbiamo in testa, oggi questa banalità è divenuta persino rivoluzionaria. Noi abbiamo oggi una sovrabbondanza di eroi nella narrativa moderna che rappresentano la brutalità con cui si può sconfiggere il Male tramite un Male ancora più grande. La Punizione, il perseguire con ogni mezzo ciò che ci deprime l'animo, che ci danneggia, che rifiutiamo, corrisponde a non combattere l'emozione che ci incatena alle nostre responsabilità. Allora la malattia diventa un tabù che in polinesiano significava sia sacro che proibito a sottintendere l'evidenza evidente che niente di ciò che è proibito è meno che sacro e viceversa. Ma vi è un proibito che intende imporre le leggi eterne, totalmente avulse dalle ragioni umane che rimane ingestibile perché inconoscibile ed un proibito umano che sottintende ragioni emotive non affrontate: io non passo con il semaforo verde perché è solo una regola della strada, ma principalmente perché rischio un incidente e in secondo luogo la multa se passo con il rosso, entrambi dettati logici della Paura. Tuttavia la polizia o una autoambulanza possono e lo fanno a sirene spiegate e questo rende entrambe per semplice effetto osmotico sacre, non nel concreto ma nel simbolico e per questioni emotive. Infatti oltre ad essere istituzioni di ordine superiore nell'ambito civile che innalzano chiunque vi appartenga nella classifica del nostro immaginario collettivo, possiedono la sirena che funziona esattamente come le campane del campanile di una chiesa o la voce del muezzin dal minareto: propagano in orizzontale la loro influenza che è principalmente emotiva. Per contrasto un nobile o potente della terra con la torre (simbolo di potere) che oggi è il grattacielo o le antenne teletrasmittenti, intende verticalizzare un potere che immagina già terreno, fatto di ricchezza materiale e territoriale. Quelle torri gli occorrono quindi per amministrare il suo potere terreno.
 
Il Male non è affrontabile nemmeno con il Bene. Perché sia il Male che il Bene sono parziali, dal momento che sono l'uno l'antitesi dell'altro. Non può esistere nessun Male senza il suo proprio Bene. Bisogna poter comprendere entrambi separatamente quindi e poi rimetterli insieme per capire che non si può fare a meno di ciò che ne risulta, ne ha senso distruggerlo. Lo si capisce e basta. Così è un Male che io debba dipendere dalla mia paura per poter accettare la regola della strada, ma è un Bene che ciò sia condiviso a livello sociale perché il rischio di fare incidenti in generale diminuisce, tuttavia questo diminuisce anche l'attenzione alla guida e quindi è anche un Male. Però è un Bene che si possa guidare con relativa tranquillità e sicurezza anche se è un Male che l'eccesso di tale sicurezza possa portare disattenzione nel momento peggiore ...
 
Com'è facile osservare la catena di Bene e di Male è fittamente intrecciata e interdipendente e solo il limite della nostra conoscenza ci impedisce di osservare ogni dettaglio. La trama rimane fitta e sottile a livelli incredibili. Ma il punto è un altro: il Bene, dal momento che rimane totalmente complementare al Male non serve a combatterlo, serve solo ad affermarlo. Così come il corpo illuminato da un lato proietta sul muro l'Ombra, allo stesso modo illuminare solo parzialmente qualcosa proietta il Male o il Bene come Ombra nella nostra immaginazione. Basterebbe proiettare la luce in tutte e due le direzioni e sarebbe facile concludere che stiamo guardando (indirettamente) la stessa cosa da due lati differenti. O no?
https://comedonchisciotte.org/forum/spazio-aperto/le-tenebre-non-vanno-illuminate-non-distrutte/

mercoledì 7 ottobre 2020

Guerra (mondiale) contro di noi. L’ultimo ostacolo è Trump

 Il discorso tenuto da Trump dall’ospedale militare Walter Reed verrà ricordato probabilmente come il più alto e profondo del suo mandato. Il presidente è riuscito a ricompattare le divisioni di un paese profondamente lacerato da mesi di disordini provocati dai gruppi terroristici degli Antifa e di Black Lives Matter, finanziati entrambi da George Soros, che hanno seminato un’ondata di violenza tale da portare l’America sull’orlo della guerra civile. La strategia del Deep State era ed è quella di destabilizzare l’America e l’amministrazione di Trump, ma il presidente annunciando di essersi preso il coronavirus è riuscito a stringere la nazione intorno a sé. Alcuni ambienti della sinistra radicale americana hanno avanzato il sospetto che Trump in qualche modo abbia inscenato un falso contagio per smontare la pericolosità del Covid, e dimostrare a tutti che questo agente patogeno non è il mostro che in realtà i media hanno descritto. A leggere le parole che il presidente ha consegnato a Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York e suo consigliere già durante la sua prima campagna elettorale nel 2016, viene quasi da pensare che effettivamente possa essere così. Trump scrive a Giuliani: «Ho dovuto affrontare il virus, così che il popolo americano smettesse di averne paura e per poterlo trattare responsabilmente». Dunque se si è trattato di un contagio fittizio è stato a fin di bene, negli interessi dell’America e del mondo stesso. Se il sistema si è servito di starlette e politici al libro paga delle élite per gonfiare al massimo la pericolosità del Covid, Trump a sua volta 

Trump dall'ospedale militarenon sta facendo altro che usare la stessa strategia del sistema contro di esso. Sun Tzu nella sua opera “L’arte della guerra” raccomandava di eludere il nemico quando questo dispone di armi troppo superiori all’avversario. Trump probabilmente deve aver letto quell’opera e ne sta applicando i suoi principi, dal momento che su Twitter nel 2012 ne citava esattamente i passi. L’operazione coronavirus ha praticamente interrotto il trascorrere del tempo. Il mondo si trova sospeso in un limbo dallo scorso marzo, quando i media incessantemente da allora non fanno altro che riportare bollettini di contagiati che sono al 94% persone sane senza sintomi. Occorreva dunque qualcosa in grado di scuotere il torpore e l’apatia nella quale è precipitata la popolazione mondiale che ormai è prigioniera della narrativa terroristica del regime. Trump nel suo discorso da convalescente lo ha fatto capire. Ciò che sta facendo lo sta facendo per l’America e per il mondo per dimostrare che esiste vita oltre il Covid. Il capolavoro del presidente dunque è stato quello di essersi preso la “croce” sulle spalle e di seguire la terapia basata sui farmaci prodotti dal cartello farmaceutico vicino a Bill Gates, che di certo non lo ama. In questo modo, nessuno potrà dire che Trump è guarito con i farmaci che lui stesso raccomandava e screditati da “scienziati” corrotti e senza scrupoli, ma proverà universalmente che un vaccino non è nemmeno così indispensabile, dal momento che è sufficiente ricorrere ai farmaci già in commercio per trattare questo virus. Se l’operazione di Trump riuscirà, il mondo probabilmente riuscirà a vedere che questo virus non è affatto letale e che si può tornare a vivere una esistenza normale senza girare con il volto coperto da una inutile e sporca garza che pregiudica una sana respirazione. Trump ha capito che era il momento di agire e di mettere a segno una mossa che potesse cogliere di sorpresa il mondialismo che ha già dato vita alla seconda parte di questa operazione terroristica, Bill Gatesovvero quella chiamata “seconda ondata”. Nei mesi scorsi gli esponenti della cabala mondialista l’avevano già annunciata a dimostrazione, ancora una volta, che quello di cui si sta parlando non è un fenomeno scientifico ma politico. Ad agosto, Bill Gates, sull’”Economist”, settimanale delle grandi famiglie globaliste degli Elkann e dei Rothschild, aveva persino detto che la “pandemia” non sarebbe finita prima della fine del 2021. Nessuno può sapere con certezza quando e come si manifesterà un virus né tantomeno quando esso sparirà, ma in questa storia è evidente che il virus si manifesta perchè è il sistema che ne ha bisogno per arrivare al suo obbiettivo finale. L’obbiettivo è l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale voluto ad ogni costo dalla massoneria e dai massimi vertici delle élite mondialiste. Sarà un sistema nel quale l’uomo sarà ridotto alla condizione di una ameba, del tutto privo di pensiero critico e della facoltà di ragionare. Sarà un mondo nel quale paradossalmente ogni singolo pensiero dell’individuo sarà quello determinato dalla matrix alla quale saranno collegati tutti gli abitanti del pianeta. Elon Musk, imprenditore e fondatore di SpaceX, ha già brevettato un microchip cerebrale in grado di manipolare la volontà degli animali, e il prossimo obbiettivo sarà quello di creare un altro dispositivo di questo tipo per manipolare quella degli uomini. Sembrava impossibile fino a qualche decennio fa, ma la società tecnotronica profetizzata nel 1970 da Brzezinski, uomo vicinissimo ai Rockefeller, prevedeva appunto che le autorità tramite la tecnologia fossero in grado di instaurare il controllo della popolazione mondiale. Il controllo della popolazione mondiale è il mezzo attraverso il quale arrivare a instaurare il Nuovo Ordine Mondiale, un sistema politico dove le nazioni dovranno lasciare il posto ad un unico governo mondiale nelle mani di pochi eletti. E’ una forma di totalitarismo molto più insidiosa e pericolosa dei suoi predecessori del secolo scorso, perché questo non è ristretto ad una sola nazione ma piuttosto al pianeta intero. David Rockefeller in un discorso tenuto nel 1991 in occasione di una riunione del famigerato gruppo Bilderberg, uno dei consessi più importanti per le élite mondialiste del quale sono membri, tra gli altri, anche gli italiani Lilli Gruber e John Elkann, lo spiegò chiaramente. Il magnate americano disse allora che «il mondo era molto più sofisticato e preparato per marciare verso un governo mondiale», e aggiunse che «la David Rockefellersovranità sovranazionale di una élite intellettuale e dei banchieri mondiali è certamente preferibile all’autodeterminazione delle nazioni praticata nei secoli scorsi». Tre anni dopo, alle Nazioni Unite, lo stesso Rockefeller disse che l’unico modo per giungere a questo obbiettivo finale era quello di provocare una crisi così grande da poter finalmente compiere il tanto agognato Nuovo Ordine Mondiale. La madre di tutte le crisi sembra essere dunque arrivata. Il coronavirus ha aperto quella finestra di opportunità tanto desiderata dagli ambienti del globalismo. La seconda fase di questo enorme esperimento di ingegneria sociale è già iniziata. Il sistema che fino a pochi mesi fa certificava attraverso i suoi “esperti” l’inutilità dell’utilizzo delle mascherine per prevenire qualsivoglia forma di contagio, ora le impone all’aperto persino da soli. Allo stesso tempo, coloro che vogliono imporre queste direttive illegali e incostituzionali agli altri sono gli stessi che per primi non le seguono. Si assistono a scene paradossali di programmi televisivi dove gli appartenenti al mondo dello spettacolo, al soldo del regime, sono esonerati dall’indossare la mascherina al chiuso, mentre al comune mortale invece viene chiesto di indossarla all’aperto. E’ un anticipo della società a due velocità che porterà il mondialismo, dove una ristretta cerchia di “illuminati” sarà esonerata dai diktat generali mentre la massa sempre più povera e trattata alla stregua di bestiame sarà vittima, spesso consenziente, di ogni vessazione delle autorità. In Spagna, nella regione dell’Andalusia, si sta pensando persino di imporre la mascherina nelle case. In questo momento, le élite stanno testando le reazioni delle persone e il loro grado di sottomissione alle loro prevaricazioni. Stanno, in altre parole, preparando la popolazione mondiale al livello di obbedienza assoluta che sarà richiesto per entrare a far parte del Nuovo Ordine Mondiale. Non ci sarà infatti spazio per il dissenso. I dissidenti saranno messi al bando e trattati alla stregua di elementi indesiderati da eliminare. In questo senso, l’imposizione delle mascherine oltre a verificare il grado di sottomissione del popolo aiuta il regime a comprendere facilmente chi non si allinea alla dittatura. E’ un modo per poterli individuare rapidamente e vessarli con abusi e sanzioni illegali e incostituzionali. In questo modo, la dittatura cerca di spezzare anche la volontà di chi non vuole allinearsi avvertendolo del futuro che lo attende se non si adegua. Questa seconda fase, per quanto potrà sembrare difficile da credere, si annuncia persino più autoritaria di quella di marzo. I controlli che stanno per arrivare Militarisaranno non molto dissimili da quelli previsti per la legge marziale. Si inizia già a parlare dell’esercito per le strade per far rispettare le imposizioni della dittatura. Occorre che la popolazione venga “educata” e sottomessa completamente per poter procedere spediti verso il governo unico mondiale sognato dai Rockefeller. I governi nel mondo si stanno attenendo fedelmente all’agenda di questo piano. Nuove chiusure sono già state decise. A New York hanno già chiuso nove quartieri. Parigi sembra destinata a seguire la stessa strada. Il governo eversivo Pd-M5S sembra orientato a seguire la stessa strategia, stavolta servendosi delle Regioni per avviare delle chiusure locali che produrranno quasi lo stesso effetto di una chiusura generalizzata a livello nazionale. A quel punto, l’economia italiana e mondiale rischierà davvero di implodere. Solo per quello che riguarda l’Italia, quest’anno si attende un calo del Pil del 13%. A Roma hanno già chiuso 5.000 negozi e a Venezia è già partito lo shopping delle attività fallite da parte degli albanesi e dei capitali stranieri. Il porto di Taranto è finito in mani cinesi mentre quello di Trieste è stato comprato da una società tedesca. Il paese è stato messo all’asta e i danni delle precedenti chiusure sono stati già pesantissimi. Se si chiude nuovamente, si rischia di raggiungere crolli del Pil pari a quelli del 1944 dove questo indicatore scese del 18,7%. Il pane mancherà sulla tavola e le rivolte a questo punto si faranno sempre più inevitabili. Non ci sarà da sorprendersi se una volta giunti a questo scenario di disordini generali, la dittatura ricorrerà alle forze armate contro civili inermi. L’operazione Covid dunque sta per toccare un punto ancora più alto di destabilizzazione che servirà a generare il caos desiderato dal sistema per arrivare verso l’ordine mondiale autoritario voluto dalle élite. A questo punto, l’unico intralcio sui piani del mondialismo è rappresentato solamente dall’America. Solo la superpotenza di questa nazione può mettere un freno all’avanzare del nuovo autoritarismo globale. Senza gli Stati Uniti, è praticamente impossibile arrivare al compimento di un governo unico mondiale. In questo senso, Trump è stato l’elemento imprevisto e non calcolato dal sistema, che il Deep State vuole disperatamente togliere dalla scena. Il giornale di riferimento della sinistra progressista internazionale, il “Washington Post”, pochi giorni fa pubblicava un tweet nel quale scriveva di immaginare come sarebbe il mondo se non si dovesse più pensare a Trump. E’ questo ciò che vuole il sistema. Vuole togliere di mezzo l’ultimo grande ostacolo che separa il mondo dal Nuovo Ordine BidenMondiale, ovvero Donald Trump. Dopo resterebbe la sola Russia di Putin, che verrebbe attaccata come ha già fatto capire il candidato democratico Joe Biden. In America, il Deep State militare sta suggerendo apertamente di rovesciare il presidente con un colpo di Stato qualora non volesse lasciare spontaneamente la Casa Bianca anche in caso di una sua rielezione. Dipende tutto da questo, dunque. In queste ore si decide se si avrà ancora la possibilità di vivere in un mondo libero o sotto il giogo dell’autoritarismo globale. Quali saranno le sorti dell’umanità, dunque? Molti anni fa, nel 1983, Thomas Zimmer, un prete cattolico mistico predisse l’avvento di Donald Trump alla Casa Bianca, quando ancora questa ipotesi era praticamente impensabile. Padre Zimmer disse che il compito di Trump, una volta eletto presidente, sarebbe stato quello di riportare l’America a Dio. La prima parte di quella previsione si è avverata. Ora resta da capire se sarà così anche per la seconda parte. Più recentemente, monsignor Viganò si è espresso allo stesso modo osservando che a Trump è stato dato il compito di fermare il Nuovo Ordine Mondiale. E’ uno scontro che travalica i confini della politica per approdare in quelli della spiritualità, perché in gioco in questa guerra ci sono delle forze molto più grandi. Ora resta da capire se Trump davvero gode di quella protezione divina di cui hanno parlato sia padre Zimmer sia monsignor Viganò. L’autunno che cambierà la storia del mondo è appena iniziato e ora tutti attendono di conoscere il proprio destino.

(Cesare Sacchetti, “Trump positivo al Covid: la mossa per mettere fine all’operazione terroristica Covid e fermare il Nuovo Ordine Mondiale?”, dal blog “La Cruna dell’Ago” del 5 ottobre 2020).

https://www.libreidee.org/2020/10/guerra-mondiale-contro-di-noi-lultimo-ostacolo-e-trump/