domenica 30 dicembre 2018
martedì 25 dicembre 2018
Il triplice fuoco contro l’Italia: così fu fatto cadere Berlusconi
Nelle ultime giornate, un Emmanuel Macron sempre più in crisi, schiacciato tra la vertiginosa caduta di consensi in Francia, l’appannamento della sua stella nel proscenio internazionale e le rivendicazioni dei gilet gialli, ha avviato uno stretto giro di consultazioni con gli esponenti del tradizionale establishment politico nazionale. Con quelli che Lucio Caracciolo ha definito “ottimati”, i rappresentanti di un’élite politico-economica che ha puntato su Macron come suo campione ma, al tempo stesso, come sua ultima risorsa. Se l’incontro con il Commissario europeo Pierre Moscovici ha fatto discutere, ancora più chiacchierato sarà il vertice con l’ex presidente Nicolas Sarkozy.
Ricevendo all’Eliseo il suo predecessore di centrodestra, Macron non punta solo a risultati politici immediati o a una legittimazione nell’elettorato dei Republicains. Certifica anche l’esistenza di un’identità trasversale all’establishment francese, uno spirito di corpo che la crisi apparentemente irrisolvibile di Macron appare destinato a fomentare. C’è aria da ultima ridotta, in Francia. E pensando a Sarkozy la mente non può non tornare a sette anni fa, ai tempi della tempesta finanziaria che sconvolse l’Eurozona nel 2011, portando al crollo del governo di Silvio Berlusconi in Italia sotto i colpi dello spread.
Tra i protagonisti del dramma dell’estate e dell’autunno 2011 Nicolas Sarkozy spicca assieme a pochi altri protagonisti. Tre per la precisione. Assieme alla Cancelliera Angela Merkel, due francesi: l’allora governatore della Bce Jean-Claude Trichet e la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde. Lo spirito di corpo degli “ottimati” allora unì fortemente Lagarde, Sarkozy e Trichet. Che a una lettura chiara dei fatti appaiono come i principali responsabili delle dinamiche politiche ed economiche che sprofondarono nella crisi più nera l’Italia, portando alla caduta del governo.
La Francia protagonista dell’offensiva contro Berlusconi
Nella memoria collettiva riguardante quei mesi di acutissima tensione, il profilo del responsabile principale per l’offensiva finanziaria che mise in ginocchio l’Italia sembra coincidere con quello della Germania di Angela Merkel, i cui istituti giocarono invero un ruolo notevole: basti pensare alla vendita allo scoperto di 7 miliardi di titoli pubblici italiani da parte di Deutsche Bank, attuale mina vagante dell’economia europea, tra la fine del 2010 e il luglio 2011 che contribuì a portare i rendimenti dei Btp alle stelle.
Tuttavia, una lettura incrociata delle principali fonti sui fatti del 2011 rafforza i sospetti su Parigi e sui suoi uomini nelle istituzioni finanziarie internazionali. Mano a mano che si costituiva l’asse franco-tedesco in seno all’Eurozona, Nicolas Sarkozy si andava convincendo che solo attraendo l’Italia come satellite la Francia avrebbe potuto riequilibrare l’egemonia di Berlino. Da qui l’azione su due fronti. Sul versante mediterraneo, l’azione contro la Libia di Gheddafi, aperta sfida geopolitica a Roma a cui il governo Berlusconi fu costretto a partecipare dietro le pressioni del Quirinale. Sul fronte finanziario, la manovra accerchiante per costringere l’Italia ad accettare una manovra di “lacrime e sangue” e, in prospettiva, l’intervento della Troika. Premessa necessaria per una svendita massiccia di asset e un ridimensionamento economico del Paese di cui gli attori francesi avrebbero inevitabilmente tratto giovamento.
La pista francese della crisi del 2011
Quattro libri aiutano, incrociati l’uno con l’altro, a ricostruire lo scenario in maniera precisa. Lo ha fatto per primo Luca Ricolfi su Panorama, in un’eccellente analisi a cui ora si vogliono integrare importanti prescrizioni per il presente. Si tratta delle autobiografie dell’ex premier spagnolo Zapatero (El dilema) e dell’ex Segretario al Tesoro statunitense Timothy Geithner (Stress Test) a cui bisogna aggiungere My Way, la biografia dello stesso Berlusconi curata da Alan Friedman e il recente saggio dell’ex direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano, Il Cigno nero e il Cavaliere bianco.
La speculazione di Deutsche Bank, in questo contesto, resta sullo sfondo. Come ricorda Ricolfi, “fino al 5 agosto 2011, data di invio della famosa lettera Trichet-Draghi che intimava all’Italia di fare una decina di riforme e anticipare di un anno (al 2013) il pareggio di bilancio, l’azione del governo Berlusconi e del suo ministro dell’Economia (all’epoca Giulio Tremonti) aveva ricevuto solo lodi per la gestione dell’economia del Paese”, l’ultima delle quali espressa direttamente dal Consiglio europeo il 21 luglio precedente.
L’offensiva a tutto campo contro l’Italia e Berlusconi
A colpire al cuore le prospettive di ripresa dell’Italia non fu infatti la speculazione del colosso tedesco, quanto il combinato disposto tra la famosa lettera e la decisione della Banca centrale europea di Trichet di procedere a due incauti rialzi del tasso di sconto, che crebbe dall’1% all’1,50%, una manovra insensata nel pieno di una crisi economica che aveva portato a una carenza di liquidità nell’Eurozona e che tuttora rappresenta l’unico caso di innalzamento dello stesso dal 2008 in avanti.
“E un’analisi statistica dimostrerà, qualche anno dopo, che il livello del tasso di riferimento della Bce è fra i fattori cruciali che influenzano la dispersione dei rendimenti: alzarlo significa far esplodere gli spread fra Paesi periferici e Paesi forti”, sottolinea giustamente Ricolfi. Ma questo era solo l’inizio. Sul finire dell’estate quella che Zapatero ha definito “un’offensiva per terra, mare, aria” contro l’Italia e il governo Berlusconi sarebbe stata portata avanti con baldanza. E avrebbe avuto, guarda caso, dei protagonisti francesi.
Sarkozy e Lagarde attaccano Berlusconi al G20
Mentre, come già denunciato da IlGiornale, le divisioni nel governo italiano tra i fautori di una manovra d’emergenza (Romani, Brunetta, Mattioli, Calderoli) e i ministri chiave del governo (Tremonti, ministro dell’Economia e Frattini, Ministro degli Esteri) esacerbavano ulteriormente gli animi, il presidente della Repubblica, negando l’uso del decreto per l’approvazione della manovra economica che doveva tranquillizzare la Ue, mandò Berlusconi disarmato al G20 di Cannes del 3 novembre, ledendo l’autorevolezza del governo.
A Cannes, sotto l’egida di Sarkozy, presidente del summit, Christine Lagarde, direttrice del Fondo Monetario ed ex ministro nei suoi esecutivi, avanzò una serie di proposte draconiane per la risoluzione del “problema Italia”, culminanti nell’offerta di un prestito da 80 miliardi di euro che avrebbe messo, di fatto, il Paese sotto il controllo della Troika. Supportati dalla Merkel e dal superfalco del rigore Schauble, Sarkozy e Lagarde esercitarono indebite pressioni sul premier affinché accettasse le misure che, di fatto, il Quirinale aveva già avallato dopo i colloqui irrituali di Napolitano con i leader di Francia e Germania.
Lo spread travolge il premier italiano
Geithner ha scritto nel suo libro che al G20 di Cannes “alcuni funzionari europei con i quali interagivamo in quei meeting si avvicinarono con un piano per far cadere il primo ministro italiano Berlusconi. Volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti del Fmi fin quando se ne fosse andato”. Tuttavia, Obama e la sua amministrazione ebbero un comportamento molto più lineare e comprensivo delle richieste del governo italiano.
Nel comunicato finale del G20, in ogni caso, sparì l’accenno del prestito all’Italia e, di converso, l’ipotesi di uno scenario “greco” per il nostro Paese. Ma era troppo poco, evidentemente, per frenare il circolo vizioso di speculazione finanziaria abbattutosi sull’Italia. Appena una settimana dopo la fine del G20, infatti, Berlusconi si sarebbe dimesso sotto la marea montante di uno spread salito oltre quota 570. Nasceva in Italia il governo Monti: le pressioni del trio francese avevano contribuito a togliere il terreno sotto i piedi di Palazzo Chigi, ma non avevano portato al commissariamento dell’Italia e all’apertura di opportunità strategiche per la Francia nel Paese. Si confermava, come ha scritto Carlo Pelanda su Limes, “l’inutilità degli sforzi francesi per dominare l’Italia”.
Lezioni per il presente
Ciò che è accaduto nel 2011 può fornire istruttive lezioni per l’odierna situazione dell’Eurozona, in una fase che vede addensarsi all’orizzonte le nubi di una nuova crisi finanziaria. E il compattamento attorno a Macron di Sarkozy e alcuni dei suoi storici compagni di partito aiuta a capire la continuità nella linea di pensiero dei leader francesi.
Continuità che passa, tra le altre cose, per la ricerca di una vera e propria supremazia sull’Italia. Emmanuel Macron, con notevole miopia e un forte velleitarismo, ha più volte tentato di fare la voce grossa con Roma in diversi scenari. Dall’Eurozona alla Libia, passando per le dinamiche dei più importanti attori economici dei due Paesi e la crisi migratoria, la Francia ha messo particolarmente nel mirino l’Italia nell’ultimo anno.
Si ripropongono gli scenari tradizionali: junior partner in quello che ai media è presentato come “asse franco-tedesco” in seno all’Unione europea, ma che di fatto è arena di quasi esclusiva pertinenza di Berlino, Parigi non punta a riequilibrare i rapporti di forza con la Germania facendo leva sull’Italia come alleato in diversi campi, tra cui la fondamentale riforma dei trattati, ma esercita su Roma pressioni indebite per convincerla a entrare nella sua orbita.
Nel 2011 Sarkozy, Trichet e Lagarde scaricarono sull’Italia una potenza di fuoco devastante. Non ottennero il commissariamento di Roma da parte del Fmi, ma contribuirono al crollo dell’ultimo governo Berlusconi accelerando la spirale dello spread. Oggi, Macron considera la Francia come un Paese potenzialmente in grado di condizionare sul lungo periodo il posizionamento dell’Italia. E in assenza di una vera capacità di posizionarci adeguatamente negli scenari politici europei, resteremo sempre a rischio di nuovi tentativi di condizionamento. La lezione del 2011 è un utile ammonimento per il futuro.
fonte http://www.occhidellaguerra.it/sarkozy-berlusconi-spread/
Il Segreto degli antichi Sciamani era anche il segreto di Nikola Tesla
di Angela Francia
Viviamo in un mare di energie sottili, delle quali possiamo diventare consapevoli, imparando anche ad usarle.
Le antiche culture avevano già capito che viviamo in un ampio mare di energia. Avevano capito che stelle e pianeti sono esseri consci che comunicano tra loro. E credevano che gli alberi servissero da antenne, cosicché le energie sottili e le informazioni presenti in natura potessero fluire dalla Terra alle stelle e pianeti e viceversa, da tutti i corpi celesti alla Terra.
Insegnavano che ogni cosa ed ogni essere ha coscienza e canalizza questa energia secondo le sue possibilità, per agevolare questo dialogo cosmico essenziale. Infatti, essi capivano che tutta la materia, incluso il corpo fisico, è un collettore di questa energia universale. Riconoscevano che i nostri pensieri ed emozioni sono una forma di energia e che quando sono in armonia con il campo di energia vivente dell’universo, diventiamo dei canali puliti. Ne consegue che la forza vitale della terra e del cosmo, fluisce attraverso di noi con più abbondanza e fluidità, guidando la nostra evoluzione, permettendoci nuove prospettive e il risveglio in noi di migliori abilità.
Queste abilità includono una superiore creatività, una percezione extrasensoriale e la capacità di far accadere incredibili guarigioni fisiche. Gli sciamani imparano a sentire, percepire ed usare questa energia senza filtrarla o distorcerla. E descrivono spesso a questo processo, come un “diventare un osso vuoto”.
Trasmettiamo e riceviamo Energia
Questo mare universale di energia, chiamato “Qi” in China e “Prana” in India, circola attraversando i nostri corpi, interagisce con lo spettro elettromagnetico ed include altre energie più sottili, che la scienza occidentale non ha ancora compreso. E’ un concetto fondamentale dell’agopuntura, in cui si usano aghi sottili per promuovere il flusso di energia vitale attraverso i meridiani del corpo. È la forza interiore che progrediti artisti delle arti marziali coltivano e dirigono verso l’esterno.
Gli Hopi del Sud-Ovest americano, usano il termine “Kachina” per descrivere il mondo delle energie sottili. Fanno rituali e cerimonie per interagire con Kachina, per poter attrarre la pioggia, far crescere i loro raccolti e ricevere guarigione ed altri benefici.
I Dogon dell’Africa chiamano “Bayuali”, il canale attraverso cui la Terra proietta energie attraverso di noi. Chiamano “Yenu”, il canale attraverso cui riceviamo energie dal cosmo. I Dogon credono che sia nostra responsabilità come umani diventare canali puliti per facilitare il flusso di energie cosmiche, piuttosto che interferire od ostruirle.
Anche la medicina occidentale, sebbene limiti la sua attenzione alle energie elettromagnetiche, riconosce tuttavia che il corpo umano funziona come un’antenna a due direzioni. I medici usano dei mezzi come l’ECG (elettrocardiogramma) e l’EEG (elettroencefalogramma) per determinare se un paziente è ancora vivo, misurando l’energia elettrica che viene trasmessa da dentro il corpo del paziente. Comprendono che i nostri corpi ricevono informazioni da campi elettromagnetici che sono nel nostro ambiente, per regolare ritmi circadiani, come i cicli di sonno-veglia.
Studi scientifici indicano che la colonna vertebrale (che contiene fluido cerebrospinale, che è conduttivo) agisce come una antenna naturale e che il DNA funziona come una antenna frattale, capace di operare a varie frequenze diverse e simultaneamente. È anche interessante notare che l’esercito USA dimostrò che gli alberi funzionano come ottime antenne per le comunicazioni wireless e li usarono per questo scopo durante la Guerra del Vietnam.
La Terra e il cosmo scambiano energia e informazione
Nikola Tesla – il fisico le cui invenzioni sono alla base del nostro uso moderno dell’elettricità e delle tecnologie wireless, come la corrente alternata, la radio, i raggi x, il radar, il telecomando – scoprì che la Terra riceve, immagazzina e trasmette energia.Nel 1899, costrui un laboratorio a Colorado Springs, in cima al Monte Pikes negli Stati Uniti, un sito considerato sacro dagli Indiani Hopi e Ute.
Mentre faceva esperimenti in quella località, intercettò onde di frequenze estremamente basse (ELF) di energia elettromagnetica, che venivano naturalmente trasmesse tra la superficie della Terra e la ionosfera, 80 km sopra la Terra. Scopri che queste onde ELF, quelle che vibravano a 8 cicli al secondo (8 Hz), fluivano più regolarmente tra la terra e la ionosfera, con meno resistenza e maggiore ampiezza (forza o potere).
Tesla credeva che fosse possibile usare questa frequenza innata di circa 8Hz, come onda vettore per trasmettere informazioni e energia senza fili, in ogni parte del mondo, ed era molto interessato a preservare le risorse naturali della Terra per le generazioni future. Parlò con veemenza sul bisogno di smettere con l’uso del carburante come fonte di energia.
Il suo obbiettivo era quello di imbrigliare “proprio l’ingranaggio della natura” attingendo a quell’accumulatore naturale e rinnovabile che esiste tra la Terra e la ionosfera. Non gli fu, purtroppo, possibile ricevere sufficienti sponsorizzazioni per completare quei progetti che implicavano la trasmissione di energia senza fili, tuttavia, le sue idee della trasmissione senza fili portarono alla invenzione sia della radio AM che FM.Tesla, inoltre, affermò che durante il suo tempo a Pikes Peak, registrò anche delle onde radio che venivano emesse dal cosmo alla Terra. Ora i paesi nel mondo usano onde radio per analizzare la composizione di stelle e pianeti.
Nel 1952, un fisico chiamato Schumann, misurò la frequenza di risonanza della cavità della ionosfera terrestre e risultò che fosse di 7.83 Hz (confermando i calcoli di Tesla, di circa 8 Hz). La terra, dunque, riceve e trasmette una frequenza energetica misurabile, che circonda tutta la vita su questo pianeta. Si è scoperto anche che il cervello umano, in uno stato di profonda meditazione, abbassa le oscillazioni delle sue onde cerebrali, per armonizzarsi con la frequenza di risonanza della Terra. Ci sintonizziamo in questo dialogo energetico col cosmo, adattando la frequenza delle nostre onde cerebrali.
Anche nelle tradizioni sciamaniche, i tamburi sono stati usati a lungo per produrre vibrazioni ritmiche, che aiutassero lo sciamano a sintonizzare la sua mente con il campo di energia vivente. In questo stato alterato di coscienza, lo sciamano professionista è in grado di interagire con il mondo non fisico. Gli sciamani canalizzano e trasmettono energie universali e sottili, per aiutare la guarigione di se stessi e degli altri. Ricevono anche informazioni in forma di immagini vivide, pensieri, parole, idee, comunicate loro dalle guide e dagli antenati dal mondo dello spirito.
Questa tradizione sciamanica è stata studiata usando i test di EEG. I risultati hanno mostrato che lo schema dell’onda cerebrale dei soggetti si abbassa a livello “Theta”. Si entra in questo stato, quando la maggioranza delle onde cerebrali trasmesse dal soggetto, comincia ad oscillare ad una frequenza di 4-8 cicli al secondo (4-8 Hz).
Altri studi in cui i test di EEG sono stati eseguiti su meditanti regolari, hanno rivelato che anch’essi entrano in questo stato durante periodi di profonda meditazione… Coloro che praticano una costante meditazione, spesso riportano esperienze di cambiamento di coscienza delle energie intorno, ma anche improvvise comprensioni, visioni a colori, nuove abilità e guarigione fisica. Dicono anche che tanto più meditano, tanto più semplice per loro accedere a questo stato alterato.
Tesla era consapevole di questo campo di Energia Vivente
In un suo articolo, “Man’s Greatest Achievement”, Tesla usò dei termini vedici, come “Prana” e “Akasha” per descrivere questo campo da cui viene generata tutta la materia percepibile. Disse anche, che aveva accumulato molte delle sue idee, mentre era da solo in stato di profonda meditazione. Si autodefiniva un “ricevente sensitivo” e narrò di avere delle visioni e di ricevere premonizioni, inclusa una che lo aiutò ad impedire ad alcuni amici di salire su un treno, che poi fece uno scontro.
Rese anche pubblico di essere dotato di una memoria fotografica e descrisse di visualizzare le sue invenzioni in tale dettaglio, da poter manovrare il dispositivo nella sua mente, quindi apportargli delle migliorie e fornire precise e corrette misure, senza aver mai disegnato nemmeno una bozza.
Tutti noi riceviamo e trasmettiamo continuamente Energia
Uno sciamano professionista mi spiegò che tutti noi riceviamo e trasmettiamo continuamente energia ed informazioni, attraverso questo campo universale e sottile. Tuttavia, passiamo molto del nostro tempo in uno stato di onde cerebrali di maggiore frequenza, dette “beta” (15-30 Hz) associate ad uno stato di allerta, di logica, di ragione critica e stress. Questo ci distrae dalle energie più sottili ed inibisce il loro flusso attraverso il nostro corpo.
Potremmo paragonare ciò, al fatto di avere la radio della nostra macchina sintonizzata sempre sulla stessa stazione, senza sapere di poter mettere mano al quadrante. Adattare le nostre onde cerebrali alla frequenza naturale della Terra, di circa 8 Hz, facendo della meditazione regolarmente, è quindi come girare il quadrante della nostra radio su una nuova stazione. Mentre vi siamo sintonizzati, riceviamo più forza vitale ed informazioni dall’universo.
A questa frequenza, trasmettiamo anche energia con il “beneficio di interferenza costruttiva”. Questo termine, usato in fisica, descrive la maggiore ampiezza che si verifica quando due onde della stessa frequenza si uniscono. Quando armonizziamo le nostre onde cerebrali con la frequenza naturale del pianeta, le nostre intenzioni vengono trasmesse con alla base la forza della Terra, e questo da loro molto più potere e direzione.
Malattia e ferite emotive sono spesso un’opportunità per evolvere
Quando sperimentiamo la malattia o degli sconvolgimenti emotivi, spesso in noi si risvegliano nuove capacità. Nell’insegnamento sciamanico, la malattia che non risponde al trattamento convenzionale, indica un processo di “iniziazione spirituale”, che conduce ad una interruzione della vita normale e al ritiro dal mondo mondano. Il soggetto passa attraverso un periodo di prove fisiche, psicologiche e spirituali, dove deve sentire, comprendere ed integrare le esperienze più difficili della sua vita.
Nel cercare risposte ai misteri della vita e rivolgendosi internamente attraverso la meditazione, si raggiungono nuovi livelli di consapevolezza. L’individuo si libera dalle restrizioni e dall’ambiente oppressivo che si era autoimposto (entrambe queste realtà si manifestano come tensione nella rete fasciale, che pone resistenza al flusso di energia). Queste persone si rendono conto che ogni sfida fisica, ogni emozione, ogni persona che ha attraversato la loro vita, è stato uno stimolante per la propria evoluzione e ora sono in grado di navigare la vita con più pace interiore e fiducia nel processo.
Con meno interferenza, iniziano a canalizzare più liberamente la forza della vita universale e a scoprire capacità interiori sorprendenti. Questa trasformazione può condurli ad uno scopo maggiore o ad un destino prima inimmaginabile. A loro, è data l’opportunità di autoguarirsi e poi condividere cosa hanno appreso, lasciando così al mondo un contributo duraturo.
Noi tutti esistiamo in un campo di energia universale, che è viva. Ognuno di noi può diventare consapevole di questo campo ed imparare a collaborare con esso, per superare le sfide della vita ed adempiere ad elevati destini.
Articolo di Angela Francia
Video:
https://www.fisicaquantistica.it/scienza-di-confine/il-segreto-degli-antichi-sciamani-era-anche-il-segreto-di-nikola-tesla?utm_source=fb&utm_medium=fq&fbclid=IwAR2Eh8OjUyZQ7Y4g7EmiU769dwQDzuNTmA_UJdiDyfDRVEwIKiNDoplwG6E
domenica 23 dicembre 2018
Camminare rigenera il cervello, allevia la tristezza e lo stress
Se ti senti triste, preoccupato o ansioso, uno dei migliori rimedi naturali è camminare. Allontanati, letteralmente, dalla fonte del problema e immergiti nella natura. Non c’è niente di meglio di una bella passeggiata per alleviare il dolore, sbarazzarsi dello stress accumulato e ricaricare le batterie.
Infatti, è noto che l’esercizio fisico, e camminare in particolare, è un’ottima terapia per il trattamento della depressione e dell’ansia. È stato dimostrato che camminare a ritmo sostenuto favorisce il rilascio di endorfine, degli ormoni che ci fanno sentire felici e rilassati, mentre riduce la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress.
Inoltre, i neuroscienziati della Princeton University ritengono che gli effetti di una sana camminata vadano ben oltre la produzione momentanea di alcuni neurotrasmettitori, ritengono infatti che camminare regolarmente può addirittura contribuire a rigenerare il cervello aiutandoci ad affronatare meglio, e con meno stress, i problemi della quotidianità.
I “neuroni calmanti” nel cervello
Questi ricercatori hanno lavorato con due gruppi di cavie, un gruppo è rimasto attivo e l’altro è stato destinato ad una vita sedentaria. Dopo aver camminato, gli scienziati analizzarono i loro cervelli e scoprirono che negli animali che avevano fatto attività fisica si attivarono alcuni neuroni che inibiscono l’attività delle cellule nervose troppo eccitate.
In seguito aggiunsero un po’ di stress ambientale e riscontrarono l’attivazione dei neuroni eccitabili nell’ippocampo, una regione del cervello coinvolta nelle risposte emotive. Tuttavia, gli animali che camminarono furono in grado di affrontare meglio anche questa attivazione cerebrale dato che si attivarono anche i “neuroni calmanti” per evitare che l’impatto della situazione fosse eccessivo e per mantenere sotto controllo lo stress.
Questi risultati, che i neuroscienziati considerano validi anche per gli esseri umani, potrebbero spiegare il motivo per cui camminare ci aiuta a rilassarci e dimenticare preoccupazioni e dolori. Tutto indica che quando camminiamo si attivano nel cervello i “neuroni calmanti” che vanno ad inibire l’eccitazione dei neuroni che sono alla base delle preoccupazioni, le elucubrazioni e lo stress.
Ciò indica che l’attività fisica aiuta a riorganizzare il cervello, quindi è meno probabile che le persone che camminano e fanno regolarmente attività fisica soffrano di alti livelli d’ansia e lo stress interferirà meno durante la loro vita quotidiana. Fondamentalmente, camminare rafforza il meccanismo d’inibizione che impedisce alle cellule nervose più eccitabili di divenire iperattive.
Per beneficiarsi al massimo della camminata è meglio scegliere un percorso immerso nella natura
Non è la stessa cosa camminare su un tapis roulant, tra le quattro mura di una palestra, che farlo in città o immersi nella natura. I neuroscienziati della Heriot-Watt University lo dimostrarono monitorando l’attività cerebrale di 12 persone mentre queste camminavano per 25 minuti in un centro commerciale, uno spazio verde e una strada affollata. L’elettroencefalogramma mobile monitorò le loro emozioni e stati come la frustrazione, la meditazione, l’entusiasmo e l’attenzione.
Così scoprirono che il rilassamento e la meditazione erano più intensi quando i soggetti camminavano attraverso spazi verdi. Queste persone provavano anche un minor senso di frustrazione. Questo avviene perchè negli spazi verdi il nostro cervello riesce a staccare completamente e attiva quella che che viene definita “attenzione involontaria”, avendo la possibilità di muoversi più liberamente in uno stato abbastanza simile a quello della meditazione mindfulness. Al contrario, nelle strade e nei centri commerciali dobbiamo rimanere più attenti, quindi non abbiamo la possibilità di scollegarci completamente dalle nostre preoccupazioni e non permettiamo al nostro cervello di riposare.
Fonti:
Roe, J. et. Al. (2015) The urban brain: analysing outdoor physical activity with mobile EEG. British Journal of Sports Medicine; 49(4): 272-276.Gould, E. et. Al. (2013) Physical exercise prevents stress-induced activation of granule neurons and enhances local inhibitory mechanisms in the dentate gyrus.Journal of Neuroscience;33(18): 7770-7777.
https://angolopsicologia.com/camminare-rigenera-il-cervello-allevia/
giovedì 20 dicembre 2018
Maurizio Blondet:UNA MIA INTERVISTA SULLA RAI – e perché è impossibile migliorarla.
(Riporto qui l’intervista che mi ha fatto Polisemantica diverse settimane fa)
Oggi risponde alle nostre 5 domande Maurizio Blondet, giornalista e conferenziere che ha collaborato a Gente, il Giornale, l’Avvenire e La Padania, sia come autore ma anche come inviato. E’ stato inviato speciale de Il Giornale (di Montanelli) , in seguito di Avvenire – occupandosi delle guerre balcaniche e altri teatri di conflitto. Ha contribuito al volume “Gli antenati insospettati della rivoluzione”, sulla “fabbricazione” artificiale del movimento della rivoluzione culturale (che ha mirato non tanto alla presa del potere, quanto alla sovversione dei costumi e della morale), “11 Settembre, colpo di stato in Usa”, “Chi comanda in America” e “Cronache dell’Anticristo”. Cura il blog Blondet & Friends.
Cosa promette la Rai che sta nascendo? Si tratta davvero di un cambiamento o stiamo assistendo a una riproposizione, come da gattopardesca memoria, del “che tutto cambi affinché tutto rimanga così com’è” ?
Blondet: La Rai non è un’azienda. E’ una concrezione fossile ripugnante, una stratificazione geologica formicolante di stipendiati di diverse stagioni politiche, strato sopra strato: ci sono comunisti, cattocomunisti, persino democristiani, pidiessini, radicali, berlusconiani di sinistra, sessuomani vari, vecchie amanti di capi delle brigate rosse, migli di lanfranchi pace, proletarie armate per il comunismo, di Lotta Continua… tutta gente che ha costituito conventicole di potere e alleanze interne, potentissime, dure come granito, inamovibili.
Non comandano i direttori, specie se di fresca nomina; comandano questi strati geologici di militanti fossili. Anche perché oltre ad occupare posizioni direttoriali e avere il codazzo di favoriti che dipendono da loro per “lavorare” come “clientes”, percepiscono stipendi così spropositati – sopra i 100 mila quasi tutti, un centinaio anche sopra i 200 mila, come la Botteri e la Berlinguer – che persino mandarli via (posto che ci si riuscisse) costerebbe miliardi allo Stato, di sole liquidazioni. Tenga conto che sono lì da 30-40 anni, con questi mega-stipendi: per la liquidazione calcoli una mensilità loro, 20 mila per 30 o 40; moltiplichi ancora per 100, e vedrà che cifre vengono fuori. Da far fallire la Rai e lo Stato.
Ci vorrebbe non Foa, ma una dittatura spietata che li fucilasse senza indennizzo, e li seppellisse in terra sconsacrata. Siccome questo non è ritenuto possibile, la Rai resterà quella che è. Un truogolo stratificato di ex tesserati di partiti scomparsi.
L’intrattenimento e le fiction rischiano di alterare la percezione della realtà nel Pubblico o è sufficiente agire sulla veridicità e il pluralismo dell’Informazione, gestendo in modo obiettivo i telegiornali?
Il pubblico italiano, specie quello che si guarda la tv (spesso lasciandola accesa per 10 ore al giorno) è molto ignorante e anziano – in generale non sa distinguere bene nemmeno fra informazione e fiction; della informazione gli importa poco e capisce poco, appena si tratti di cose un po’ complesse, politica estera, Unione Europea.
Naturalmente gli strati geologici di parassiti grande-stipendiati di cui sopra , che sono poco meno ignoranti del pubblico, sono ben felici di mantenere questa vecchia plebe nel solco del conformismo e del politicamente corretto vigente: che in questi ultimi tempi è ovviamente pro-gay, gender, pro-lgbt, pro-immigrati negri e strappacuore, pro “Francesco” papa…..
In tv non si pratica “giornalismo”, il massimo sforzo sta nel sopprimere informazioni (che sono in gran numero) per darne solo 2 o 3 comode nella lunghissima mezz’ora dei tg. “Notizie” ovviamente che questi parassiti non sono andati a cercare, ma hanno letto dalle agenzie di stampa.
Grande spazio è dato all’ultima produzione del cantante X e dell’ultimo film: si tratta di pubblicità forse occultamente pagata dai medesimi a qualcuno della cosca, che intasca.
L’aspetto culturale, intendendo con questo termine la divulgazione di sapere relativo all’Arte, alla Storia, alla Letteratura, potrebbe incidere sulla percezione della realtà da parte del Pubblico?
Un tempo effettivamente – un tempo risalente alla direzione generale di Bernabei o alla stagione di Sergio Zavoli per le grandi inchieste – la tv di Stato si pose il compito di istruire il popolo ignorante, di elevarlo all’altezza che occorre per vivere nella complessità moderna.
Voi giovani non potete nemmeno immaginarlo. Scuole elementari per adulti (il maestro Manzi) corsi di inglese, francese e tedesco con graziose professoresse (io stesso imparai il francese lì), grandi servizi scientifici e storici.
Sceneggiati come “Delitto e Castigo” di Dostojewski, o “l‘Orlando Furioso”; o “la Gerusalemme Liberata”; racconti di Cekhov letti da un grande attore (Albertazzi), pot-pourri di recitazione che andavano da Omero ad Euripide, da Shakespeare a Beckett (Gasmann ne Il Mattatore) erano appuntamenti serali settimanali – a cui il popolo ignorante si appassionava, come oggi non si appassiona alle cialtronerie sporchellone e le troie che la cosca televisiva gli ammannisce, con la scusa – tipica della sinistra, che odia e disprezza il popolo – che il popolo o non solo è ignorante ma anche volgare, e quindi è questo che vuole.
Ciò perché i volgari sono loro, e con la loro potenza hanno espulso ed espunto tutto ciò – persone e programmi – che li superava e, con la sua eccellenza, e metteva in luce la loro bassezza.
Ciò li rende imperdonabili, perché responsabili dell’abbassamento del popolo italiano. Perché il popolo, come una spugna, accetta il meglio se lo vede. Io stesso posso testimoniare di un “Orlando Furioso” a puntate, in versi di Ariosto, con la regia sofisticatissima di Luca Ronconi, che appassionò mie vecchie zie di Toscana, di nascita contadine.
Basterà rinnovare i contenuti o occorrerà ripensare il “modus agendi” dei conduttori e presentatori? In altri termini, è possibile influenzare i telespettatori, oltre che con fake news anche con tono di voce, mimica facciale, uso di sinonimi con differente connotazione semantica e altri trucchi del genere?
Ovviamente i conduttori (“giornalisti” pagati 5 volte più dei normali giornalisti: è la prova che non appartengono al mondo dell’informazione; è la gente dello spettacolo ad essere pagata tanto) esercitano il tipo di abilità che dice lei, per questo sono “bravi” e pagati: interrompere l’avversario se dice una cosa intelligente, deriderlo con la mimica facciale, parlargli sulla voce, “mandiamo il servizio”, eccetera.
Che impronta darebbe alla Rai se fosse lei a poter decidere in modo autonomo?
Quello che manca a questo governo per migliorare la tv (e non solo) sono: squadre armate ai suoi [paradosso, ndr.], o (in mancanza) magistrati aderenti al progetto di miglioramento e rinnovamento dell’Italia – che facciano letteralmente paura a queste cosche (aggrappate e succhianti non solo in tv, ma in tutti gli apparati pubblici), le convincano a dimettersi (magari con l’ausilio di una bevuta dei regolamentari due litro di olio di ricino), li tolga dal video, l’inquisisca – insomma li tolga dal potere (non solo televisivo) a cui si aggrappano con i denti e gli artigli di sciacalli che sono.
Penso a questo tutte le volte che sento e vedo uno di questi parassiti arroganti in tv dire che questo governo è “fascista”. Fosse fascista, loro sarebbero sul cesso smaltire l’olio di ricino, o tremanti di paura chiusi in casa – o all’estero a rifarsi una vita come imbianchini.
Purtroppo questo governo, ogni giorno più deludente, con Salvini che canta in programmi tv, stappa bottiglie o addenta panini dicendo banalità, non fa paura. Fa solo pena e sempre più rabbia. Mentre gli avversari hanno perfettamente capito come usarlo.
Un governo che sfida l’Europa e non sa prendere il potere dei mezzi di comunicazione, della magistratura e della banca centrale, finirà assai male”.
Scrivo dalla Caporetto del “governo del cambiamento”.
A conferma delle mie previsioni su qusto governo, ieri l’Italia ha approvato il Global Compact for Refugies – non è ancora il Global Compact for Migration, quello che sancisce la migrazione come un diritto “umano” ma è evidentemente lo scivolo per approvare quello.
Ricordo quel che detta il Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration:
Dobbiamo consentire ai migranti di diventare membri a pieno titolo delle nostre società evidenziando il loro contributo positivo”
In realtà, a votare per l’Italia è tale Maria Angela Zappia Caillaux, ex consigliere diplomatico di Renzi e spalla di Gentiloni. E’ stata messa a fare la rappresentante dell’ Italia all’ ONU il 31 luglio 2018 – quando il governo Gentiloni era scaduto ma in carica per gli affari correnti – e confermata (ovviamente) da Moavero e Mattarella.
Ad accorsene è stato Claudio Borghi, che ha protestato presso il governo (apparentemente, il suo) ma non sappiamo con quale esito. Ecco cosa significa “governare” avendo tutto l’apparato dello Stato, “dai fattorini al Quirinale”, composto di strati fossili di partiti che nemmeno esistono più, ma hanno come referente il Quirinale e il PD.
In queste ore il governo “del cambiamento” subisce l’umiliazione estrema di accettare da Moscovici tagli dell’ulteriore 0,4%: una cifra ridicola, che in un bilancio statale entra nell’errore statistico, e che ha il solo scopo di umiliarci e renderci alla loro mercé. In realtà, siamo il paese fondatore e la terza economia dell’euro che accetta di farsi trattare come la Grecia, anzi peggio della Grecia, perché ci facciamo dettare il bilancio fino ai centesimi di decimale : la forma più totale di schiavitù.
Un governo-servo che ha accettato anche la trasformazione dello ESM in Fondo Monetario Europeo, il che significa che ci obblighiamo a contribuire coi soldi nostri al salvataggio di Deutsche Bank-Commezbank che Berlino sta per attuare con un gigantesco bailout, ossia aiuto di Stato: cosa che a noi fu vietata per Montepaschi ed altre banche dalle”normative europee”, per le quali furono chiamati a contribuire i piccoli obbligazionisti e risparmiatori. Allora, aveva accettato questa servitù il governo Renzi. Oggi la accetta il governo “del cambiamento”. Abbiamo due Tsipras, i, quali – invece di dirci la verità e chiamarci all’insurrezione – ci stanno raccontando che avrete il reddito di cittadinanza, e avete le pensioni da cancellazione della legge Fornero. Non avrete né l’una né l’altra, ovviamente: non ci sono i soldi nel bilancio che Moscovici ha approvato per voi.
Quello che avrete saranno: il programma ecologista dello Stalin della Rumenta per penalizzare le auto vecchie e farvi acquistare un’auto elettrica – il motivo per cui in Francia si sono ribellati i Gilet Gialli – ma voi non vi ribellate.
Poi avrete i negri. Sembra incredibile, ma Claudio Borghi ha scovato questa tabella. Sono i dati di una “Studio di Fattibilità” elaborato dalla UE per, in cui la Commissione ha valutato la capacità di accoglienza dei vari paesi, nel senso di “densità di popolazione” aggiuntiva che essi possono contenere. All’Italia, oggi 59 milioni di abitanti, viene assegnata una densità di 242 milioni, 131.713 (come Moscovici ai centesimali, così la Kommissione è precisa fino all’unità dei negri che ci vuole affibbiare).
- Per onestà andrebbe detto che quel treno era già prenotato da 3 mesi quando Conte disse "Sosteniamo il #GlobalCompact su migrazioni e rifugiati."
O anche lì "non c'è stato nessun dibattito nemmeno su questo quindi deduco che abbia fatto di testa sua"?https://youtu.be/PtfwI1LmPgc?t=262 …YouTube @YouTube - Oggi l'Assemblea Generale ONU ha approvato il #GlobalCompactForMigration
152 stati membri hanno aderito
Solamente hanno votato contro
L' ha deciso di astenersi. - Gli stati membri dell'Assemblea Generale ONU oggi hanno approvato il #GlobalCompactOnRefugees elaborato da UNHCR dopo consultazioni coi paesi aderenti alla Dichiarazione di New York del 2016.
L' ha votato a favore.
Chi ci rappresentava? Chi ha dato l'ok a votare a favore? - Gli stati membri dell'Assemblea Generale ONU hanno appena approvato il #GlobalCompactOnRefugees elaborato dall'UNHCR e presentato a luglio 2018 in seguito alle consultazioni con i singoli stati membri aderenti alla Dichiarazione di New York del 19/9/2016.https://www.unhcr.org/gcr/GCR_English.pdf …
- I prodotti italiani si riconoscono dalle prime 3 cifre del codice a barre: da 800 a 839
Un'azienda italiana, anche rilevata da una estera o che lavora prodotti importati, finchè opera in Italia ha codice italiano e si salvaguardano posti di lavoro italiani!#ComprateItaliano - A 70 anni dalla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo viene firmato il #GlobalCompact che privilegerà quelli d'immigrati rispetto ai nostri.
Visti i conflitti sociali che l'immigrazione causa spero non sfugga l'ironia della sua firma il giorno d'assegnazione del Nobel per la Pace - If there's one thing to infer from reading this piece of trash you call Compact is that every country's sovereignty will be at the mercy of agreements like this that will eventually trump local legislation and slowly eradicate nations' sovereignty as they are swamped by parasites
- Il #GlobalCompactforMigration è stato ufficialmente approvato stamane a Marrakech e adottato da 164 paesi.
Questa è l'apertura della conferenza:https://www.youtube.com/watch?v=oX-zKR7VXCs&feature=youtu.be&t=1161 … - Il Vaticano adotterà il #GlobalCompact poichè la sua Sezione Migranti e Rifugiati è stato un partner essenziale nella sua stesura.
Oltre 300 organizzazioni civili parteciperanno al Global Forum on Migration and Development il 5-7 Dicembre a Marrakesh.https://www.vaticannews.va/en/vatican-city/news/2018-11/global-compact-migration-protection.html … - Secondo i dati delineati nello Studio UE per il Ricollocamento dei Beneficiari di Protezione Internazionale, all'Italia viene assegnata una densità a capacità massima di ben 242.131.713 abitanti. (Table 12- p. 112/144).
E' quello il vero numero di immigrati che vogliono imporci? - Precedentemente ai #GlobalCompact l'UE ha pubblicato lo Studio sulla Fattibilità di Stabilire un Meccanismo per il Ricollocamento dei Beneficiari di Protezione Internazionale in cui ha analizzato la capacità di accoglienza dei rispettivi paesi europei: https://ec.europa.eu/home-affairs/sites/homeaffairs/files/e-library/docs/pdf/final_report_relocation_of_refugees_en.pdf …
- Il #GlobalCompactOnRefugees prevede un Forum quadriennale a partire dal 2019 per ricevere contributi e finalizzare impegni. Nei Forum seguenti gli Stati faranno il punto sui progressi raggiunti mentre incontri biennali di alti ufficiali forniranno analisi a medio termine (P17/19)
- La Dichiarazione di New York ha aperto la strada all'adozione di DUE accordi detti "global compacts" che verranno siglati a Dicembre 2018 a Marrakesh e a New York:
1. #GlobalCompact for safe, orderly and regular Migration
2. #GlobalCompactOnRefugees : https://www.unhcr.org/5b3295167 - Il 19 Settembre 2016 l'Assemblea Generale #ONU ha adottato all'unanimità la "Dichiarazione di New York per Rifugiati e Migranti" che contiene una serie di impegni da parte degli stati membri per tutelare i flussi di persone in movimento:https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N16/291/97/PDF/N1629197.pdf?OpenElement …
- "Diventerà impossibile dire che l'integrazione di immigrati da paesi islamici nelle culture occidentali è impossibile, che l'immigrazione di massa distrugge i sistemi di welfare occidentali e che porta a un aumento esplosivo di casi di stupro e omicidi. "https://youtu.be/lPaocISaHOk?t=137 …
- "Il #GlobalCompact costituirà la base legale su cui i paesi aderenti si impegnano a legiferare. Un suo elemento base è l'estensione del concetto di "hate speech": criticare l'immigrazione diventerà un reato penale e i media che vi daranno spazio potranno essere banditi." O17-33bc
- Le tappe dell'immigrazione in Europa:
- 1973 Dialogo Euro-Arabo: immigrazione in cambio di forniture di petrolio
- 1995 Dichiarazione di Barcellona: immigrazione in cambio di contratti a grandi aziende
- 2018 #GlobalCompact : Sancisce il diritto a migrare come diritto umano - Il #GlobalCompact si prefissa di:
- promuovere giornalismo obiettivo "educando" i media sulla terminologia da usare in materia di immigrazione
- bloccare fondi pubblici e finanziamenti ai media che esprimono intolleranza e altre forme di discriminazione verso i migranti
O17-33c - Questo governo sarà comunque finito se firma il #GlobalCompact perchè quella sarà innanzitutto la nostra fine.
- Il #DecretoSicurezza dopo la firma sul #GlobalCompact non servirà a una sega.
Conte ha già parlato a nome dei 5Fave all'ONU. Stride il contrasto tra una dichiarazione al mondo e Salvini sotto coperta. So che sono 36pp in inglese ma lo avete almeno letto?https://twitter.com/Borghi_Tv/status/1066440627880108032 …
Guardate anche gli altri paesi. Alla Francia vengono assegnati 486 milioni di abitanti, alla Polonia 274 milioni di “densità” potenziale. Io spero che sia un falso, ma temo di no. E’ la Grande Sostituzione dettata e decisa in una tabella.
La sola speranza, è terribile dirlo, è la rivolta civile. Del resto, è il caso di ricordare una frase ben trovata di Alberto Bagnai: “La differenza fra un cambio fisso e una guerra civile non salta all’occhio. Perché non c’è. Un giorno capirete”. Il regime di Macron ha cominciato a capirlo, il tenero culatoncino ha fatto piazzare un elicottero in cortile per fuggire dall’Eliseo. Voi italiani invece no. Vi si attaglia la frase di Churchill, più celebre: “Potevate scegliere fra il disonore e la guerra. Avete scelto il disonore, e avrete la guerra”. Civile.
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fonte https://www.maurizioblondet.it/una-mia-intervista-sulla-rai-e-perche-e-impossibile-migliorarla/?fbclid=IwAR39WlMlwGyVCZz8UOpRO-eJ_NglPVz2mgtBzaTdZIJWtuMaisqbL7RzGsM