giovedì 30 giugno 2016

Farage "L'Ue è morta".



Presente al Justus Lipsius, sede del Consiglio europeo, dove si tiene il summit tra i leader degli stati membri anche Nigel Farage. "L'Unione è morta, è finita. L'unione europea è finita. Non funziona. Il Regno Unito ha avuto l'onore di essere il primo Paese a sfilarsi da questo progetto. E i prossimi potrebbero essere i danesi, si, potrebbe esserci una Dexit, e poi gli olandesi, e poi la Svezia. Tanti altri Paesi potrebbero chiedere un referendum e alla fine voteranno contro l'Europa" ha dichi…
 http://it.euronews.com/2016/06/28/far...


lunedì 27 giugno 2016

Tagliamo corto...a tutti i Magistrati,Avvocati,ed esperti di diritto


Tagliamo corto.. a tutti i magistrati, avvocati ed esperti di diritto: Chi firma TRATTATI non in linea con la nostra Costituzione o opera senza il rispetto della Costituzione deve andare in GALERA TUTTI i TRATTATI firmati nel non rispetto della Costituzione dei Paesi coinvolti nella firma, devono essere annullati... La Nazione ha autonomia propria e nessun "personaggio" può operare al di fuori delle norme che tengono in piedi una Nazione. LA Costituzione di una Nazione è nota a tutti, quindi nessuno può recriminare, tanto meno la controparte. Ogni decisione presa per la Nazione che non vada a beneficio dei suoi cittadini ma a loro danno può rientrare nella formula del DEBITO DETESTABILE IL POPOLO SOVRANO



domenica 26 giugno 2016

Renzi Show – Il video che inchioda Matteo Renzi: E’ un Idiota !!

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Renzi Show – Il video che inchioda Matteo Renzi: E’ un Idiota !!
http://videoinrete24.com/2016/06/19/renzi-show-video-inchioda-matteo-renzi-un-idiota/

Il Vangelo di Maria Maddalena


Il Vangelo di Maria Maddalena è un testo in lingua copta risalente al secondo secolo dopo Cristo (150 d.c.) derivante da un proto-testo precedente mai ritrovato che però era già molto diffuso ed affermato tra le prime comunità cristiane.

Questo Vangelo andò perduto con l’estinguersi dello Gnosticismo e, per secoli, se ne conoscevano solo alcuni brevi passi citati dai Padri della Chiesa per confutare le tesi gnostiche.
Nel 1896 il Museo di Berlino acquistò un papiro proveniente da Akhmim, poco più a nord di Nag Hammadi, nell’Egitto meridionale, località che poi divenne famosa per i numerosi ritrovamenti del 1945 di Vangeli Apocrifi ed altri scritti.
Questo papiro, codificato col numero 8502, contiene il Vangelo di Maria, l’Apocrifo di Giovanni, la Sophia di Gesù Cristo e gli Atti di Pietro.
Purtroppo il papiro è danneggiato proprio nella sua prima parte che riporta il Vangelo di Maria: mancano le prime sei pagine e le pagine da 11 a 14, in tutto quindi 10 pagine.
In questo Vangelo si evidenzia la figura di Maria Maddalena come discepolo prediletto del Signore. Solo a lei Gesù avrebbe comunicato un insegnamento superiore.
Purtroppo gran parte di questo insegnamento era contenuto nelle pagine da 11 a 14, mancanti nel papiro a nostra disposizione, ma ciò che leggiamo nelle pagine 15, 16 e 17 ci rivela la natura decisamente gnostica di questa rivelazione.
Mentre Pietro ed Andrea sono restii ad accettare questa superiorità di Maria Maddalena sugli altri apostoli, Levi (Matteo) dichiara apertamente che il Signore la amava più degli altri, come, d’altra parte ci riferisce il Vangelo di Filippo.
Riportiamo dunque il testo integrale in italiano di quanto rimane di questo Vangelo:


MANCANO SEI PAGINE
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La materia sarà distrutta, oppure no?
Il Salvatore disse: “Tutte le nature, tutte le formazioni, tutte le creazioni sussistono l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno nuovamente dissolte nelle proprie radici. Poiché la natura della materia si dissolve soltanto nelle radici della sua natura.
Pietro gli disse: Giacché ci hai spiegato ogni cosa, spiegaci anche questo. Che cosa è il peccato del mondo? “.
Il Salvatore rispose: “Non vi è alcun peccato. Siete voi, invece, che fate il peccato allorché compite azioni che sono della stessa natura dell’adulterio, che è detto “il peccato”.
“Per questo motivo il bene venne in mezzo a voi, nell’ essenza di ogni natura per restituirla alla sua radice. E proseguì dicendo: “Per questo vi ammalate e morite, perché voi amate ciò che è ingannevole, ciò che vi ingannerà. Chi può comprendere, comprenda”.
“La materia diede origine a una passione senza uguali, che procedette da qualcosa che è contro natura. Ne venne allora un disordine in tutto il corpo”.
“Per questo motivo vi dissi: Fatevi coraggio! Se siete afflitti, fatevi coraggio, in presenza delle molteplici forme della natura. Chi ha orecchie da intendere, intenda”.
Ciò detto, il Beato li salutò tutti e disse:
“La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all’erta che nessuno vi inganni con le parole: “Vedete qui” o “Vedete là”. Il Figlio dell’uomo è infatti dentro di voi. Seguitelo! Chi lo cerca lo trova.
“Andate, dunque, e predicate il Vangelo del Regno. Non ho emanato alcun precetto all’infuori di quello che vi ho stabilito. Né vi ho dato alcuna legge come un legislatore, affinché non avvenga che siate da essa costretti”.
Ma essi rimasero tristi e piangevano forte dicendo:
“Come possiamo andare dai gentili e predicare loro il Vangelo del Regno del Figlio dell’uomo? Se essi non risparmiarono lui, come saremo risparmiati noi?”
S’alzò allora Maria, li salutò tutti, e disse ai suoi fratelli:
” Non piangete, non siate malinconici, e neppure indecisi. La sua Grazia sarà per intero con voi e vi proteggerà. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, giacché egli ci ha preparati e fatti uomini”.
Così dicendo, Maria volse al bene la loro mente ed essi incominciarono a discutere sulle parole del Salvatore.
Pietro disse a Maria: “Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne. Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci, ma non noi; quelle che noi non abbiamo neppure udito”.
Maria rispose e disse: “Quello che a voi è nascosto, io ve lo comunicherò”.
Ed Ella iniziò a dire loro le seguenti parole:
“Io vidi il Signore in una visione, e gli dissi: “Signore, oggi ti ho visto in una visione”.
Egli mi rispose e disse: “Beata, tu che non hai vacillato alla mia vista. Là, infatti, ove è la mente, quivi è il tesoro”.
Io gli dissi:
“Signore, adesso dimmi: colui che vede la visione, la vede attraverso l’anima oppure attraverso lo spirito?”
Il Salvatore rispose e disse:
“Egli non vede attraverso l’anima, né attraverso lo spirito, ma la mente, che si trova tra i due, è quella che vede la visione e
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MANCANO QUATTRO PAGINE
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E la bramosia disse:
“Non ti ho vista quando sei discesa, ora invece ti vedo mentre sali in alto. Come mai, dunque, tu mi menti dal momento che mi appartieni?”.
L’anima rispose: “Io ti ho veduta, mentre tu non mi hai né vista né conosciuta. Io ti facevo da vestito, ma non mi hai riconosciuta”.
Ciò detto, ella se ne andò via allegra e gioiosa.
Andò poi dalla terza potenza che si chiama ignoranza. Questa domandò all’anima:
“Dove Vai? Sei stata presa nella malignità, ma sei stata presa. Non giudicare!”.
L’anima disse:
“Perché mi giudichi, mentre io non ho giudicato? Io sono stata presa, sebbene io non abbia preso. Non sono stata riconosciuta. Ma io ho riconosciuto che il tutto è stato disciolto, sia le cose e nature terrestri sia le celesti”.
Dopo che l’anima ebbe lasciato dietro di sé la terza potenza, salì in alto e vide la quarta potenza. Essa aveva sette forme. La prima è l’oscurità; la seconda è la bramosia; la terza è l’ignoranza; la quarta è l’emozione della morte; la quinta è il regno della carne; la sesta è la stolta saggezza della carne; la settima è la sapienza stizzosa. Queste sono le sette potenze dell’ira.
Esse domandarono all’anima: “Da dove vieni, assassina degli uomini? Dove sei incamminata, superatrice degli spazi?”.
L’anima rispose e disse:
“Ciò che mi lega è stato ucciso, ciò che mi circonda è stato messo da parte, la mia bramosia è annientata e la mia ignoranza è morta. In un mondo sono stata sciolta da un mondo, in un typos da un typos superiore, dalla catena dell’oblio, che è passeggera. D’ora in poi io raggiungerò, in silenzio, il riposo del tempo, del momento, dell’Eone”
Ma Andrea replicò e disse ai fratelli:
“Dite che cosa pensate di quanto ella ha detto. Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto ciò. Queste dottrine, infatti, sono sicuramente insegnamenti diversi”.
Riguardo a queste stesse cose parlò anche Pietro. Egli li interrogò in merito al Salvatore:”Ha Egli forse parlato realmente in segreto e non apertamente a una donna, senza che noi lo sapessimo? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l’ha anteposta a noi?”.
Maria allora pianse e disse a Pietro:
“Pietro, fratello mio, che cosa credi dunque? Credi tu che io l’abbia inventato in cuor mio, o che io menta riguardo al Salvatore? “.
Levi replicò a Pietro dicendo:
“Tu sei sempre irruente, Pietro! Ora io vedo che ti scagli contro la donna come fanno gli avversari. Se il Salvatore l’ha resa degna, chi sei tu che la respingi? Non v’è dubbio, il Salvatore la conosce bene. Per questo amava lei più di noi.
Dobbiamo piuttosto vergognarci, rivestirci dell’uomo perfetto, formarci come Egli ci ha ordinato, e annunziare il Vangelo senza emanare né un ulteriore comandamento, né un’ulteriore legge, all’infuori di quanto ci disse il Salvatore”.
Quando Levi ebbe detto ciò, essi presero ad andare per annunziare e predicare.
Il Vangelo secondo Maria.

Fonte: giuseppemerlino.wordpress.com

Per approfondire: www.esolibri.it
https://crepanelmuro.blogspot.it/2016/06/il-vangelo-di-maria-maddalena.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+LaCrepaNelMuro+(La+Crepa+nel+muro)

sabato 25 giugno 2016

Caccia Usa e russi si sono affrontati sui cieli della Siria


“Caccia Usa e russi si sono affrontati sui cieli della Siria. I F-18  si sono levati perché Putin stava facendo bombardare i ribelli protetti dal Pentagono!”. Così il Daily Mail. Il 17 giugno siamo arrivati a un pelo dalla guerra mondiale. Secondo la versione occidentale, quando gli F18 statunitensi sono arrivati, hanno intimato ai russi di andarsene, e i Sukoy se ne sono andati. Ma quando gli F-18  sono andati via per  rifornirsi, i russi sono tornati – ed hanno finito il lavoro.
“E’ un atto oltraggioso che deve essere spiegato, ha detto furioso un alto ufficiale americano al Los Angeles  Times: “o i russi non controllano le proprie forze, o è stato  un atto deliberato, provocatorio. Aspettiamo risposte”.  Ed hanno convocato i russi per una teleconferenza di “spiegazione”. Il generale Igor Konashenkov,  portavoce  del ministero russo della Difesa, ha spiegato:  la località colpita (At-Tanf) si trova a oltre 300 chilometri dalle località prima designate degli Usa come controllate dalle forze legittime d’opposizione; secondo, i  comandi russi hanno chiesto da mesi agli americani  di condividere informazioni sulle  varie forze in azione in Siria, senza mai ottenere risposta.

La versione di Mosca

La versione russo-siriana è questa: da quando è stato instaurato in Siria il cessate-il-fuoco (per iniziativa russa), Obama non ha rispettato  gli impegni, di separare i “ribelli moderati” sostenuti dagli Usa, da Al Qaeda.  In aprile, i ribelli sostenuti dal Pentagono, ed Al Qaeda, si sono riuniti per attaccare il governo siriano a sud di Aleppo. Le forze americane-per-procura hanno violato il cessate il fuoco. Ora, esistono ben due risoluzioni Onu che decretano che Al Qaeda in Siria deve essere combattuto, essendo non una forza d’opposizione legittima ma terrorista. Ma gli americani,  almeno per due volte,  hanno chiesto alla Russia di non bombardare AL Qaeda… sostenendo  che non è loro possibile separare i  loro ribelli ‘moderati’ da Al Qaeda, e un attacco ad Al Qaeda avrebbe colpito i loro amici ‘moderati’. Cosa strana, ‘moderati’ e Al Qaeda  sembrano quasi indistinguibili, tanto sono intrecciati.
Il ministro degli esteri Lavrov  ne ha parlato ripetutamente a Kerry ottenendo la stessa risposta:  non bombardate Al Qaeda, perché lì ci sono i ribelli nostri.  Dopo quattro mesi,  i russi si sono fatti questa strana idea:  che gli americani non vogliono affatto metter fine alla guerra in Siria, né risolvere la questione a un tavolo negoziale.
Essi vogliono vedere le loro esigenze soddisfatte al 100 per cento: Assad must go, la dissoluzione dello stato siriano, e  la sua sostituzione con una amministrazione terrorista (americana-per-procura) in Siria. A  poco  a poco , i ribelli protetti dagli americani, violazione dopo violazione, rodevano la carta delle riconquiste russo-siriano-iraniane.  Nell’ultimo contatto, Kerry ha detto a Lavrov che hanno bisogno di altri tre   mesi per distinguere bene i loro terroristi buoni dai terroristi cattivi – come ha spiegato lo stesso Lavrov al Forum di San Pietroburgo: “E’ una tattica per mantenere un legame con il Fronte al Nusra (Al Qaeda) e usarlo più tardi per rovesciare Assad”.
Ed  hanno colpito.  Il loro bersaglio è stata  una piccola base, in una zona desertica e disabitata,  a prossimità del confine con la  Giordania e l’Irak, dove circa 180 ribelli  si addestravano in un programma del Pentagono,  ufficialmente per lottare contro Daesh…Appena attaccati, i ribelli hanno infatti chiesto il soccorso aereo americano telefonando al centro  di comando Usa basato in Katar, da cui il Pentagono  orchestra gli attacchi aerei quotidiani “contro lo Stato Islamico” (coi noti risultati); decollati in gran fretta, gli F-18 hanno intimato ai SU-34 di andarsene,  tramite un canale diretto di comunicazione. I russi sono scompari e poi, come già detto, quando gli americani si sono allontanati per rifornirsi, sono tornati. Base distrutta. Almeno due vittime fra i ribelli  americanofili. Il portavoce del  Cremlino, Dimitri Peskov, ha dichiarato ai giornalisti  che era difficile, dal cielo, distinguere i diversi gruppo di ribelli (sottinteso: se non ci riescono gli americani…Non manca mai di umorismo putiniano, Peskov).
Attenzione: Al Qaeda non è nella posizione attaccata dai russi, e i russi lo sapevano bene. L’area di At-Tanf è occupata dai ribelli che combattono protetti dalle artiglierie americane posizionate nella vicina Giordania e in Irak, e quasi certamente sotto l’assistenza (il comando?) di forze speciali britanniche e  giordane, come forse tutti gli alti combattenti “siriani” anti-Assad e formalmente anti-IS: dunque i russi hanno mandato un segnale. Finché  gli Usa non separano chiaramente i loro ribelli preferiti da Al Qaeda,  tutte le forze che loro sostengono saranno colpite  senza distinzione, dovunque (senza santuari) e in qualunque momento.
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Il ministro della difesa Sergei Shoigu con Assad. La foto è di sabato.
Da qui, si impongono  due considerazioni.
  • Le forze russe non si sono lasciate per nulla intimidire dai ruggiti bellicisti che vengono da Washington, ultima la lettera di 51 diplomatici e funzionari del Dipartimento di Stato che esigono da Obama di attaccare la Siria ed abbattere Assad immediatamente (prima che i ribelli preferiti vengano erosi dall’iniziativa siriana). Mosca ha dato un segnale chiaro: non lascerà che il cessat-il-fuoco venga sabotato dagli americani e dai loro terroristi teleguidati.
  • Ancora una volta, l’azione militare russa ha colto di sorpresa le forze americane, e  ne ha accortamente paralizzato  la reazione, sfruttando  audacemente una “finestra di opportunità  politica” offerta loro da Washington: Obama non può innescare   la terza guerra mondiale  a pochi mesi dall’uscita di scena, ed esiste una visibile frattura tra il Pentagono e la Cia, che ha i “suoi” ribelli-terroristi preferiti, e  segue gli interessi sauditi e la loro strategia, più che quella del Pentagono.  Mosca ha giocato d’azzardo ed ha vinto, in questa partita di poker  atomico vedendo il bluff statunitense – è il modus operandi tipico di Shoigu  e dei comandi russi:   audacia,  fredda assunzione di rischi, e sorpresa  con acuta  valutazione delle falle ‘politiche’ del nemico.
Le  forze che i russi hanno colpito a Tanf erano la base di quelle che gli USA avevano presso di lasciar espandersi a Nord, verso la città di Deir Ezzor,  teoricamente per disfare lo Stato Islamico,   in realtà per instaurare una “entità sunnita” sotto controllo americano che dovrebbe coprire il Sud-Est della Siria e l’Oves dell’IraK, dividendo la Siria in due. Insomma dovevano far fallire l’operazione di riconquista di Deir Ezzor  da parte di forze siriane ed Hezbollah:  centinaia di siriani hanno tenuto un aeroporto isolato di Eir Ezzor nonostante i violentissimi attacchi dello Stato Islamico, testa di ponte per una  battaglia   di liberazione di Deir Ezzor nei prossimi mesi. Il piano americano, come si vede, era sostituire Daesh con un Daesh 2.0.  Per adesso, hanno fallito.  La terza guerra mondiale è stata a un pelo.
La prossima volta, come andrà? I neocon sanno  di avere poco tempo. Dopo l’uscita di Steinmeyer sulla NATO “warmongering”,  le crepe in Europa sulla politica  bellicista NATO sono lì da vedere. Come per caso, un aereo della Air Berlin è stato costretto ad atterrare per un allarme bomba,    lanciato dallo “Stato Islamico Europa”. Si sa che lo Stato Islamico interviene sempre, a difendere e proteggere la NATO.

ECCO PERCHE’ IL REGNO UNITO HA DETTO CIAO CIAO ALL’UE

brexit
DI PEPE ESCOBAR
Quello che era cominciato come una scommessa di David Cameron come sbocco per il malcontento popolare, da usare come leva per contrattare con Bruxelles per maggiori favori, si è incancrenito fino ad un terremoto politico riguardo la dis-integrazione dell’UE.
Il mediocrissimo Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo, ponendosi come uno “storico”, aveva avvertito che il Brexit, “potrebbe essere l’inizio della distruzione non solo dell’UE, ma dell’interezza della civilizzazione politica occidentale”.


È follia. Il Brexit ha provato che si tratta di immigrazione, babbeo. E ancora una volta, che si tratta di economia, babbeo (nonostante l’establishment neoliberale non ci avesse mai dedicato attenzione). Si potrebbe scommettere pesante sul fatto che il sistema UE a Bruxelles non imparerà nulla da questa terapia dello shock – e non si riformerà. Ci saranno elucubrazioni sul fatto che dopotutto il Regno Unito è sempre stato lamentoso, importuno e sempre pronto a chiedere trattamenti privilegiati nei rapporti con l’UE. Per quanto riguarda la “civilizzazione politica occidentale”, ciò che finirà – ed è tanta roba – è la speciale relazione transatlantica tra USA ed UE con il Regno Unito a fare la parte del cavallo di Troia statunitense.
Tutto ciò va ben oltre un match tra il pessimo calcolatore Cameron, ora morto trafitto dalla propria spada, e l’ambizioso buffone di corte Boris Johnson – un Donald Trump con un vocabolario e schemi retorici migliori.
La Scozia, prevedibilmente, ha votato per restare e indirà probabilmente un nuovo referendum – e lascerà il Regno Unito – piuttosto di essere trascinata fuori dai voti della classe operaia bianca inglese. Il Sinn Fein sta già chiedendo un voto per l’unificazione dell’Irlanda. Danimarca, Olanda e persino Polonia ed Ungheria chiedono di avere uno status speciale all’interno dell’UE, oppure usciranno. Per tutta l’Europa c’è un fuggi fuggi verso l’estrema destra. Marine Le Pen vuole un referendum in Francia. Geer Wilders lo vuole in Olanda. Per quanto riguarda gli Inglesi under 25 che hanno votato di restare, valuteranno di comprare dei biglietti di sola andata non verso il continente, ma sul tragitto opposto.
Mostratemi il popolo
Lo storico anglo-francese Robert Tombs ha sottolineato che quando gli Europei parlano di storia si riferiscono all’Impero Romano, al Rinascimento e all’illuminismo. La Gran Bretagna viene sorvolata. Di contro, pochi Britannici considerano ancora l’Europa come un’entità da tenere a distanza di sicurezza.
Per circoscrivere il problema, questa non è “un’Europa dei popoli”. Bruxelles odia l’opinione pubblica e il sistema è restio alle riforme. Il progetto dell’UE che ultimamente pare dirigersi verso il federalismo, sul modello USA, non fa breccia in Gran Bretagna. Questa è una delle maggiori ragioni dietro al Brexit – che da parte sua ha già tenuto separato il regno e potrebbe degradarlo a un avamposto commerciale ai confini dell’Europa.
Mancando “un’Europa dei popoli”, il sistema di Bruxelles non può essere definito che un mucchio Kafkiano di burocrazia non eletta. Per di più i rappresentanti di questa Europa spogliata del proprio popolo difendono quello che considerano essere il loro interesse nazionale, non quello “europeo”.
Il brexit non significa che la Gran Bretagna sarà libera dai dettami della Commissione Europea. La CE propone le strategie politiche, ma nulla può essere fatto senza la decisione del Parlamento Europeo e il Consiglio dei Ministri, composto da rappresentanti di tutti i governi eletti degli stati membri.
Probabilmente restare, nel miglior caso possibile, avrebbe portato ad un esame di coscienza a Bruxelles, ad un risveglio, da concretizzare in una politica monetaria più flessibile, una spinta a contenere l’immigrazione entro i confini africani e una maggiore apertura verso la Russia. Il Regno Unito resterebbe in Europa dando maggior peso alle nazioni fuori dall’Eurozona, mentre la Germania si concentrerebbe sui 19 stati membri.
Restare avrebbe aumentato il peso politico-economico del Regno Unito a Bruxelles, mentre la Germania sarebbe stata più aperta verso una crescita moderata (opposta all’austerità). Probabilmente il Regno Unito trasalirà alla notizia di un futuro Ministro del Tesoro dell’Eurozona, un FBI europeo e un Ministro degli Interni europeo, tutto ciò che serve per una vera unione economica e monetaria.
Ora è latte versato. Non sottovalutiamo il dramma del singolo mercato.
Il Regno Unito non solo perderà l’accesso duty-free al mercato dell’UE che conta 500 milioni di persone, dovrà rinegoziare ogni trattato con il resto del mondo, dato che tutti erano stati gestiti dall’UE. Il Ministro dell’Economia francese e aspirante alla presidenza Emmanuel Macron ha già avvertito che “se il Regno Unito vuole un trattato di accesso commerciale al mercato europeo, dovrà contribuire al budget europeo come fanno Norvegesi e Svizzeri. Se Londra non vuole, sarà un’uscita totale”. La Gran Bretagna sarà tagliata fuori dal mercato unito – verso cui è diretto più del 50% delle esportazioni – a meno che non paghi almeno quanto paga ora. Per di più, Londra dovrà accettare la libertà di movimento, come per l’immigrazione all’interno dell’Europa.
La City rimedia un occhio nero
Il brexit ha sconfitto un’enorme sfilza di quelle che Zygmunt Bauman ha definito le elite della modernità liquida: la City di Londra, Wall Street, l’FMI, la FED la BCE, i maggiori fondi d’investimento, tutto il sistema bancario mondiale.
La City ha votato per restare per più del 75%. Più di 2.7 trilioni di dollari sono mossi quotidianamente nel “miglio quadrato”, dando lavoro ad oltre 40.000 persone. Non si parla solo del miglio quadrato, dato che la City ora include Canary Wharf (quartier generale delle maggiori banche) e Mayfair (zona di ritrovo dei maggiori hedge fund).
La City – indiscussa capitale finanziaria europea – gestisce inoltre 1.65 trilioni di dollari di asset dei clienti di tutto il pianeta. Su TreasureIslands, Nicholas Shaxson afferma “le società di servizi finanziari si sono spostate a Londra perché lì potevano fare ciò che non potevano a casa loro”.
Deregulation a briglie sciolte assieme ad un’influenza incomparabile sui mercati finanziari globali si sommano in un mix tossico. Per cui il brexit può anche essere interpretato come un voto contro la corruzione di cui è impregnata l’industria più lucrosa dell’Inghilterra.
Le cose cambieranno. Drasticamente. Non ci saranno più “passporting”, per cui le banche possono vendere prodotti a tutti i 28 membri dell’UE, con libero accesso ad un’economia integrata da 19 trilioni di dollari. Tutto ciò che serve è un quartier generale a Londra e alcuni mini-uffici satellite. Il passporting sarà argomento di dure negoziazioni, così come le contrattazioni in Euro che Londra può sostenere.
Ho seguito il brexit da Hong Kong – che 19 anni fa ha avuto il proprio brexit, ovvero abbandonare l’Impero Britannico per unirsi alla Cina. Pechino teme che il brexit si possa tradurre in fughe di capitali “pressione da deprezzamento” sullo yuan e disturbo alle politiche monetarie della Bank of China.
Il brexit potrebbe intaccare anche le relazioni tra Cina e UE, poiché Pechino potrebbe perdere influenza su Bruxelles senza il supporto britannico. È fondamentale ricordare che la Gran Bretagna ha sostenuto un patto di investimento tra Cina ed UE e uno studio congiunto su un accordo di libero commercio tra Cina e UE.
He Weiwen, co-direttore del Centro per gli Studi Cina-USA-UE dell’Associazione Cinese per il Commercio Internazionale, parte del Ministero del Commercio è netto: “L’UE dovrà adottare un approccio più protezionistico rapportandosi con la Cina. Per quanto riguarda le società cinesi che hanno sedi nel Regno Unito, potrebbero non avere la possibilità di godere dell’accesso gratuito al mercato unito europeo, dopo che la Gran Bretagna ha lasciato l’UE”.
Ciò succederà, ad esempio, alle compagnie di hi-tec come Huawei e Tencent. Tra il 2000 e il 2015, la Gran Bretagna era la destinazione europea più appetibile per gli investimenti diretti cinesi ed era il secondo partner commerciale della Cina nell’UE.
Potrebbe scaturirne un win-win per la Cina. Germania, Francia e Lussemburgo – tutti competitor di Londra per la gestione del succulento business degli yuan offshore – aumenteranno il loro peso. Chen Long, economista della Banca del Dongguan, crede che “il continente europeo, specialmente le nazioni centrali ed orientali, sarà maggiormente coinvolto nel progetto ‘Una cintura, una via’ “.
La Gran Bretagna diventerà la nuova Norvegia? È possibile. La Norvegia se l’è cavata bene dopo aver rifiutato di entrare nell’UE col referendum del 1995. Sarà una strada lunga e tortuosa prima che venga invocato l’articolo 50 e comincino due anni di negoziazioni tra UE e UK. L’ex cancelliere britannico di Exchequer Alistair Darling ha riassunto il tutto così: “Nessuno ha la benché minima idea di che aspetto abbia ‘fuori’ “.

Pepe Escobar è autore di Globalistan: How the Globalized World is Dissolving into Liquid War (Nimble Books, 2007), Red Zone Blues: a snapshot of Baghdad during the surge (Nimble Books, 2007), e Obama does Globalistan (Nimble Books, 2009). Può essere contattato a pepeasia@yahoo.com.
24.06.2016
 fonte comedonchisciotte.org autore della traduzione FA RANCO

Gli avaaziani di Soros hanno cercato di influenzare il voto britannico.




Brexit :Questa volta le truppe di Soros se lo beccano in quel posto.
Che sia stata una campagna elettorale politica globale lo abbiamo visto nei vari giornali e tg.Il referendum britannico era un pretesto per fare un infinito lavaggio del cervello  per noi cittadini europei e del mondo.
Non fatevi venire strane idee anche voi,ed ecco stupidaggini infinite su quello che rischia il lavoratore non inglese che lavora a Londra,su questa santa idea di Europa che ha portato pace e progresso in Europa e nel mondo.
Il criminale umanitario George Soros non dorme mai e le sue truppe sono sempre in azione.
Da uno dei suoi fedeli scudieri dell’organizzazione criminale Avaaz abbiamo saputo quello che hanno fatto in Gran Bretagna e in Europa e quello che faranno per il futuro
Le forze oscure per questi criminali sono il nazionalismo e il razzismo,questi criminali usano questi slogan per legittimare le loro azioni dettate invece dall’amore,dalla fratellanza. Stanno cancellando la vita ovunque e non dimentichiamo che la vita si basa sulla biodiversità,stanno distruggendo saperi e culture millenarie,stanno schedando ogni forma di vita per cancellarla o per metterla al loro servizio.
Hanno fatto sparire l’agricoltura dall’Africa per dividersi tra MULTINAZIONALI il territorio ed organizzare un esodo di massa per togliersi dalle palle tutto ciò che non è funzionale a loro.
L’Europa costruita da loro è un atto criminale,pur di costruire questo atto criminale si sono aggrappati a tutto,e hanno messo come loro rappresentanti la peggiore feccia che uno possa immaginare.
Ora per loro stessa ammissione,in questa lettera rivolta agli avaaziani  vengono fuori le azioni fatte.
Hanno pagato giornali in Gran Bretagna e in Europa
<< Nelle scorse Settimane, La nostra comunità ha avuto un ruolo bellissimo e potente - in centinaia di migliaia ABBIAMO DECISO di affrontare la paura e le divisioni con Azioni e Messaggi di solidarietà e integrazione - Grazie a migliaia di Donazioni ABBIAMO Comprato intere pagine di Giornali e con bellissime Azioni ABBIAMO riempito le prime pagine, Scendendo in strada in Tutta Europa, e chiedendo Che Fosse Rimosso Il Direttore del Giornale Che Piu di Tutti diffondeva Paura in modo ingiustificato, e Infine Facendo migliaia di chiamate di Cittadini Britannici affinchè votassero per rimanere. >>
E indicano anche il lavoro futuro da fare
<< Ci Sono Nuove e Difficili Battaglie all'orizzonte - Trump NEGLI STATI UNITI, Marine Le Pen in Francia e forse addirittura Farage nel REGNO UNITO. >>
Trump perché loro appoggiano la criminale Hillary Clinton .La Le Pen perché è quella più determinata in Europa per far tornare gli stati sovrani e Farage perché rappresenta un pericolo per tutti ,in quanto sostenitore delle sovranità e potrebbe diventare un modello da imitare per molti partiti in Europa.
Da questa Europa  e dall’euro bisogna uscirsene di corsa,è un discorso di sopravvivenza quando tutti i paesi saranno sovrani e liberi dalle elite che governano il mondo e rappresentati da una classe politica che intende la politica come servizio alla comunità e ai cittadini si potrà parlare ds’Europa ,accordi commerciali,culturali ,convenienze comuni,ma non altro la Grecia è stata una lezione per tutti.
Alfredo d’Ecclesia




Cari avaaziani,

Oggi è un giorno davvero triste per la Gran Bretagna, per l'Europa e in MOLTI Sensi per tutto il pianeta.

Ma in qualche modo potrebbe essere esattamente quello di cui avevamo bisogno.

Perché tutto Il progresso A livello mondiale degli ultimi decenni, nell'integrazione, nella tolleranza e nell'interconnessione tra i popoli non è qualcosa che si può dare per scontato, MA DEVE Essere sostenuto continuamente e attentamente da OGNI generazione. Le istituzioni che creiamo per governare le nostre comunità, le dobbiamo sentire, con il cuore, con la mente, altrimenti muoiono se diventano semplicemente degli ammassi di burocrazia. Ora Più che mai ABBIAMO bisogno di radicare un'etica, uno Spirito, Una cultura sul Valore della interconnessione Umana SE VOGLIAMO affrontare le Forze Oscure più  pericolose che  vengono dal nostro passato  il nazionalismo e il razzismo.

Quasi tutti quelli che hanno fatto campagna per convincere i britannici a rimanere nell'UE, lo Hanno Fatto paradossalmente anche loro alimentando paure e interessi personali - come se l'unico argomento fosse quanti soldi si sarebbero persi o guadagnati con questa scelta. Questa comunità invece, Avaaz, ha cercato di portare i valori della Fratellanza, della tolleranza, dell'amore tra i popoli, nei vari discorsi pubblici. Purtroppo questa volta, non è stato SUFFICIENTE per vincere. Una impressionante macchina mediatica creata per alimentare odio  divisioni e diversificazioni politiche senza scrupoli hanno contribuito a convincere il 51,9% dei britannici che la colpa di quello che non funzionava era dell'Unione Europea.

Ma non POSSIAMO lasciarci prendere Dallo sconforto: C'è un Processo Molto Più Grande Che Vede Movimenti razzisti e xenofobi in Crescita - in Europa, ma anche  NEGLI STATI UNITI  colomba Donald Trump Minaccia davvero di distruggere decenni di Progressi Su Tutti i Fronti,  Partendo dalla lotta contro il razzismo e l'emarginazione. Il voto di ieri in Gran Bretagna DEVE essere una scossa per far nascere un grande movimento, una scintilla che riaccenda la passione di ogni cittadino per difendere e lottare per un mondo di tolleranza, di pace e Fratellanza. Quello Stesso mondo per cui I nostri genitori e nonni Hanno lottato e Lavorato duramente DOPO Gli orrori di due guerre Mondiali.

La fascia dei più giovani ha votato nella stragrande maggioranza per restare in Europa, e anche  NEGLI STATI UNITI Sono proprio i giovani quelli che si stanno opponendo con più forza . Questo significa che il futuro Può essere dalla nostra parte, ma ora dobbiamo lottare per poter lasciare un mondo tollerante e giusto alle prossime generazioni. Ci sarà bisogno di tutto Il Nostro coraggio e Tutta La nostra forza. Clicca qui e condividi ora, con migliaia di altri cittadini un Messaggio di ISPIRAZIONE, solidarietà e speranza per questa impresa Che ABBIAMO Davanti:

https://secure.avaaz.org/it/love_will_win/?bTmsUcb&v=78411&cl=10285715165&_checksum=28fd4f32b06e9726aeee3654920684d3baa926f9ab1e7be2b8cf1a8ee703905a

Nelle scorse Settimane, La nostra comunità ha avuto un ruolo bellissimo e potente - in centinaia di migliaia ABBIAMO DECISO di affrontare la paura e le divisioni con Azioni e Messaggi di solidarietà e integrazione - Grazie a migliaia di Donazioni ABBIAMO Comprato intere pagine di Giornali e con bellissime Azioni ABBIAMO riempito le prime pagine, Scendendo in strada in Tutta Europa, e chiedendo Che Fosse Rimosso Il Direttore del Giornale Che Piu di Tutti diffondeva Paura in modo ingiustificato, e Infine Facendo migliaia di chiamate di Cittadini Britannici affinchè votassero per rimanere.



Molti elettori britannici - specialmente quelli più anziani, e quelli nelle aree rurali dell'Inghilterra -sono convinti  che l'Europa e l'Immigrazione stanno minacciando le loro comunità, le loro libertà e il loro benessere. Alcuni  semplicemente volevano un qualsiasi cambiamento allo status quo. Molto di tutto questo aveva a che fare con una parte dei mezzi britannici pronti a tutto per propagandare  l'Uscita dall'Unione Europea. Ma dobbiamo riuscire a fare meglio sull'Immigrazione in modo che le scelte politiche siano capite a fondo nei cuori e nelle teste. Finchè non sarà Così, i movimenti che alimentano paure e divisioni continueranno a sfruttare questa nostra debolezza.

Ci Sono Nuove e Difficili Battaglie all'orizzonte - Trump NEGLI STATI UNITI, Marine Le Pen in Francia e forse addirittura Farage nel REGNO UNITO.

Ma  questo movimento sta crescendo e diventa  ogni giorno più forte. Affronteremo ciascuna di queste crociate che cercano di dividerci con amore e Determinazione. Dovremo crescere ancora e diventare Più saggi per affrontare questo  cocktail virale di paura, nazionalismo e razzismo.

E proprio in questi momenti bui che nascono nuove possibilita. La Parlamentare Jo Cox, assassinata la scorsa settimana, aveva detto "siamo molto più uniti e ABBIAMO molte più cose in comune di quelle che ci dividono." Ora dobbiamo essere capaci di ascoltare e non permettere che l'odio che l'ha uccisa ci schiacci. Onoriamola impegnandoci ora a Lavorare assieme per aortare avanti le sue battaglie d'amore.

Clicca per condividere Il suo messaggio di Unità e Determinazione con Tutti Noi. Ricarichiamoci con la solidarietà e l'amore in vista dellebBattaglie che ABBIAMO di fronte a noi: La Speranza non PUÒ essere fermata.

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Con speranza e gratitudine,

Ricken, Alice, Emma, ​​Christoph, Luis, Iain, Mia, Melanie, Fatima, Ben, Allison, Rewan, Adam, Dan e tutto il team di Avaaz di.




lunedì 20 giugno 2016

Italy’s Puglia: why homebuyers are now hot on the heel

Long seen as the poor relation to Tuscany’s ‘Chianti-shire’, the region is attracting more international buyers
The town of Vieste in the Gargano region of Puglia©Danita Delimont/Getty Images
The town of Vieste in the Gargano region of Puglia
Puglia, the sun-brushed heel of Italy’s “boot”, has traditionally played the role of the nation’s country cousin: warm, sleepy and unsophisticated. Despite its baroque hill towns, chalky beaches and plentiful olive groves, it only began to be noted on the international market about 10 years ago.
In that short time, however, Puglia seems to have arrived as a status destination. This year foreign interest in the region overtook Tuscany for the first time, attracting 40 per cent of all inquiries in Italy, according to Annabel Smith of Jackson-Stops and Staff.
Puglia has now established itself “as a trophy destination, like Capri or Portofino,” says interior architect Nigel Wilson, a Londoner who moved to the region to start a restoration business 11 years ago. While well-heeled international buyers haven’t deserted Tuscany — it continues to draw 30 per cent of inquiries at Jackson-Stops and Staff — some feel that the area dubbed “Chianti-shire” for its red wines and British visitors has reached saturation point.
“Tuscany is too polished now,” says Wilson, “whereas Puglia still has that authentic feel. When I moved here you couldn’t even get a Diet Coke.”
The interest in Puglia comes at a time of uncertainty in the Italian property market. Prices have fallen 20 to 30 per cent since the 2008 financial crash. Yet there are signs that the stagnant property market is starting to stir again.
Both inquiries and transactions in 2016 have increased 50 per cent on last year, which was 50 per cent higher than the year before, driven mainly by UK buyers, according to property agency Casa Puglia.
While Puglia was also hit by the crisis, prices before the crash were very inflated on some properties, driven by the onset of foreign interest, says Casa Puglia’s Johan Zetterberg. He says he expects a 35 to 40 per cent increase between 2010 and 2020.
Puglia map
“Puglia still has a lifestyle like we had in the 1950s,” he says. “And a couple of million goes a long way here. Fifty euros in Puglia is [worth] 100 in Tuscany.”
Per sq metre you can expect to pay about €2,000, rising to €4,000 in a fashionable town (add about 30 per cent for a sea view). In Tuscany, be prepared to pay up to €6,800 per sq metre.
Wilson, a director in Puglia Estates, which sources and restores historic properties, claims the downturn has failed to dent his business, with clients seeking “a villa with a private beach, or a baroque palazzo in a beautiful piazza”.
Centuries of invasions by the Greeks, Romans, Byzantines, Normans and Spaniards, have left the region with a wealth of charming architectural oddities, including trulli, which are curious conical-roofed cottages, and Moorish-style masserias, the fortified farmhouses from which the hapless locals fought off the umpteenth sacking.
Alberobello, famous for its ‘trullo’ buildings©Francesco Iacobelli/Getty Images
Alberobello, famous for its ‘trullo’ buildings
There are more modern homes too. Wilson has 16 or 17 builds in development, including the restoration of a 1970s modernist villa with sea access and its own natural rock pool. “Another project is a big palazzo in Galatina, where we took the plaster off the vaulted ceiling and discovered the whole place is covered in frescoes.”
The bay of Polignano a Mare©Getty
The bay of Polignano a Mare
Houses to restore in Puglia are getting harder to come by as demand increases, he claims. “Before it would take me three or four weeks to locate a baroque palazzo for sale; now it’s three to four months. There’s a finite number. They can’t build any more.”
Many British buyers have targeted what agents dub the “Golden Triangle”, between Brindisi (where there is an international airport), Martina Franca (a baroque hilltop settlement), and the pertinently named Monopoli. This area also includes the hill towns of Ostuni and Alberobello, famous for its trulli, which are popular among international buyers.
“We have waiting lists of clients, and no stock to show them,” says Alanna McLeod of the Elite Puglia agency, which is based in Ostuni, and covers only this area. “As soon as we list a property, it just slides out the door.”
The agency is selling Casa Carestia, which comprises a four-cone trullo and detached additional buildings, two miles outside Ostuni for €1.25m. The property comes with a pool, a private wood and two hectares of land.
The sea cliffs at Polignano a Mare near Monopoli©Mandy Koplin/Getty Images
The sea cliffs at Polignano a Mare near Monopoli
Yet Puglia’s success is limited to certain pockets, according to Zetterberg. “Alberobello is a Unesco heritage site where every tourist spends at least a day. There’s a strong market around there. But in many areas of Puglia supply is still bigger than demand.”
Interest in the top end of the market is also still limited, Smith warns. Many of the highest-end properties, usually art nouveau villas costing more than €1.5m, are to be found at the end of Puglia, where the Adriatic and Ionian seas merge. The area around Santa Maria di Leuca, at the tip of the Salento peninsula is popular with the sailing crowd. But, she explains, the south of Salento is a long drive from the nearest airport (1.5 hours from Brindisi), and many shops and restaurants shut down for winter. “It’s not really an all-year-round destination.”
Casa Carestia near Ostuni, €1.25m
Casa Carestia near Ostuni, €1.25m
Increasingly, buyers are targeting historic towns, which do not just cater to the summer influx of tourists but offer a year-round social life. Aside from Lecce, the Salentine capital, there is Manduria, Oria and, on the Ionian coast, the market town of Nardò and the old town of Gallipoli, an island linked to the mainland by an arched bridge.
Casa Puglia is marketing a seven-bedroom 13th-century palazzo in the historic centre of Oria, which was part of the castle buildings of King Frederick II of Sicily, sometime Holy Roman Emperor. The property, priced at €1.2m, has a colonnade and its own citrus orchard. Casa Puglia is also selling a masseria with 16 bedrooms in Lecce, for €1.9m.
A 16-bedroom ‘masseria’ in Lecce, €1.9m
A 16-bedroom ‘masseria’ in Lecce, €1.9m
Jackson-Stops and Staff is selling a restored masseria in Gargano national park, northern Puglia, for €4.8m. The 14-bedroom property is in an elevated position amid 42 hectares of ancient olive trees.
Christie’s International Real Estate is selling a partly restored waterfront villa with sea access near Santa Maria di Leuca for €1.7m, or €2.4m fully restored. It has panoramic sea views, a 6,000 sq metre private garden, a guesthouse, two trulli and a pool.
A ‘masseria’ in Gargano national park, €4.8m
A ‘masseria’ in Gargano national park, €4.8m
Richard Howell, from London, bought a two-bedroom house in Nardò, in preference to properties in Tuscany, because of the region’s relaxed daily rhythm. Howell, the director of Secret Squirrels, a company that provides feedback from undercover customers to restaurants and hotels, came on holiday to Puglia and fell in love with “the light, the climate and the people”.
“It feels undiscovered,” he says.

Buying guide

● Taxes when buying a non-primary home are 9 per cent. Agency fees are 3 per cent
● Some stock is not listed so ask around but always use an accredited agent
● Planning regulations are more relaxed than in some regions. The rule of thumb is the more land you own the more building is likely to be permitted
● Many buyers want to a own a ‘trullo’. It is possible to buy one on its own with planning permission to add a villa within three years. ‘Trulli’ need to be restored by experts, so costs can add up

What can you get for . . . 

€800,000 A villa with several ‘trulli’ and a pool near Alberobello
€1.5m A restored ‘masseria’ with olive grove near the coast around Lecce
€2m A villa with private water access and a pool in Santa Maria di Leuca
More listings at ftpropertylistings.com
Photographs: Danita Delimont/Getty Images; Francesco Iacobelli/Getty Images; Getty Images; Mandy Koplin/Getty Images
fonte http://www.ft.com/cms/s/0/335f7aa2-fbfe-11e5-b5f5-070dca6d0a0d.html#axzz4C8l8UnJz

domenica 19 giugno 2016

“I GOVERNI NON DEVONO ASCOLTARE GLI ELETTORI”: IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA DI JUNCKER (MA VA LA!)


capi di governo degli Stati dell’Unione Europeanon dovrebbero “ascoltare così tanto gli elettori“. Parola di Jean-Claude Juncker. Le improvvide dichiarazioni del presidente dellaCommissione Europea sono arrivate ieri da Roma, dove il numero uno dell’esecutivo dell’Unione si è recato per presenziare al conferimento del Premio Carlomagno a Papa Francesco. Nella splendida cornice dei Musei Capitolini Juncker ha voluto strigliare quei politici definiti “europei a tempo determinato”, pronti a rivolgersi a Bruxelles solo nel momento di incassare, e mai quando è l’ora di dare.
Troppo spesso i governanti del Vecchio Continente, ha spiegato l’ex primo ministro del Lussemburgo, guardano solamente ai sondaggi e promuovono misure destinate perlopiù a soddisfare le richieste immediate dell’opinione pubblica interna. “Chi ascolta l’opinione pubblica interna – ha spiegato Juncker – non può promuovere la costruzione di un sentimento comune europeo, può non sentire la necessità di mettere in comune gli sforzi. Abbiamo troppi europei part-time.”
Il Presidente della Commissione ha poi ricordato gli anni felici in cui veniva approvato iltrattato di Maastricht: “Era un periodo stimolante, stavamo lavorando passo passo per convergere verso una moneta unica: c’era un sentimento condiviso da ministri degli Esteri e primi ministri, ci sentivamo addosso la responsabilità di fare la storia. Ecco, ora tutto questo è finito.” Se c’è però anche una minima possibilità di riportare in auge quel sentimento, non è di certo trascurando di monitorare con costanza il polso dell’opinione pubblica. Gli elettori cercano a gran voce di farsi sentire: spiace che Juncker sembra volerli ascoltare solo nei momenti di consenso.
http://www.stopeuro.org/i-governi-non-devono-ascoltare-gli-elettori-il-delirio-di-onnipotenza-di-juncker-ma-va-la/