sabato 9 marzo 2013

Vogliono eliminare il giudice Paolo Ferraro

Mi è pervenuto questo modello di comunicato che invitoad adottare perchè mi sembra chiaro semplice e argomentato mediante rinvio a pagine e blog.
" VI SEGNALO LA GRAVITA' DI VICENDE CHE CONCERNONO TUTTI NOI E LA LIBERTA' , MA NEL CASO DI SPECIE IL DOTT. PAOLO FERRARO, MAGISTRATO GIA' NOTO PER LE SUE DENUNCE E PER AVER FORNITO PROVE E DOCUMENTI DI FATTI ALLARMANTI CHE VANNO DALLE ATTIVITà ESOTERICO GNOSTICHE MILITARI ALLA PEDOFILIA ESOTERICA AI COINVOLGIMENTI E COPERTURE DI VERTICI MAGISTRATUALI E SI ESTENDONO ALLE VICENDE DELLA CASERMA DI ASCOLI PICENO, ALLE VICENDE DEL FORTETO E ALLA ESISTENZA DI UNA AREA IMPUNITA E NASCOSTA CHE ESPLETEREBBE ATTIVITà CRIMINALI IN SODALIZIO CON COPERTURE DEVIATE ULTERIORI .
OGGI VORREBBERO AZZITTIRLO SECONDO I CANONI REPRESSIVI E VIOLENTI DI PROTOCOLLI DA ORGANIZZAZIONI OCCULTE E DI UNO STATO TOTALITARIO.
UN ORDITO AGGHIACCIANTE LE CUI INNUMEREVOLI PROVE SONO DA TEMPO IN RETE ( www.paoloferrarocddgrandediscovery.blogspot.it) .
MENTRE IL LAVORO POLITCIO INTELLETTUALE E GIUDIZIARIO DEL DOTT. PAOLO FERRARO è ORMAI A CONOSCENZA DI TUTTI COLORO NON VOGLIANO CHIUDERE GLI OCCHI ( www.paoloferrarocddindex.blogspot.it )
E GIÀ IN RETE E NEI GIORNALI http://www.imolaoggi.it/?p=43718 SI VANNO DIFFONDENDO LE NOTIZIE CIRCA L'EVENTO DEL 14 MARZO .. CHE DOVREBBE VEDERE MOBILITATA TUTTA LA COSCIENZA ED IL SENSO DI RESPONSABILITÀ E LIBERTÀ RIMASTI IN QUESTO PAESEhttp://www.imolaoggi.it/?p=43718
COLPIRE PAOLO FERRARO VUOL DIRE COLPIRE LA NOSTRA LIBERTA' E UCCIDERE I VALORI COSTITUZIONALI. IL SILENZIO DELLA STAMPA SAREBBE IL VELO STESO DA POTERI FORTI CHE VOGLIONO CHE NOTIZIE VERE E FATTI GRAVI NON SI SAPPIANO.
IL SILENZIO DELLE FORZE POLITICHE RAPPRESENTA LA PROVA DELLA ESISTENZA DI UNA CASTA SEPARATA .
DATE LA NOTIZIA E PARTECIPATE ALA CONFERENZASTAMPA ALL'APERTO IN ROMA. PER I DIRITTI DI TUTTI .


venerdì 1 marzo 2013

Lucio Dalla e il suo Gargano

Questa è una delle tante sere ai piedi del Gargano, a Foggia, come mille altre volte o a Manfredonia o Mattinata, benedetta dal sole e dalla luce che ti riempie gli occhi ma non li ferisce, ma anche a Monte Sant'Angelo tra il fresco delle rocce e il respiro degli ulivi, fra case medievali della bianca dignità del tempo e della memoria rinnovata tra il gotico romanico e longobardo che vuole dire so...prattutto pugliese.
Pugliese dei miracoli, dei nomi e dei diavoli, del misticismo e della laica allegria del vento sempre complice e al servizio del pastore e dell'ulivo che suda il caldo dell'estate più bella, più blu di cielo e più bianca di luce che c'è. Io sono anni che vengo tra queste terre benedette e uniche, vengo perchè non so o perchè non ne posso fare a meno per quel misterioso gioco della memoria che analizza i ricordi, li trasporta nel presente, li rinnova e li cambia come fossero respiri dagli inizi secolari o che non si chiudono, non si concludono mai e che mantengono croccante il pane che hai tagliato venti anni prima o non seccano mai quel vasetto di olive che la tata preparava e che tu non hai mai avuto il tempo di aprire. Sono appena le ventidue che decido di passare all'azione; prendo la macchina e, come faccio ogni volta, salgo da Manfredonia verso Mattinata fino a Monte, vado a vedere il Silenzio.
E qui mi devo spiegare: appena passato il paese, prendendo la direzione San Giovanni Rotondo, si supera il bivio per Macchia e si imbocca il lungo rettilineo che porta al paese di Padre Pio, dopo un chilometro scarso, se è notte come questa notte e se il cielo è così pieno di stelle da doversi vergognare, ti trovi davanti a uno degli spettacoli più unici da vivere e più difficili da dimenticare. Lì puoi "ascoltare il buio e vedere il silenzio".
Credo di avere portato in questo posto decine di persone, tutti amici fidati e dopo essermi fatto promettere il totale mantenimento del segreto e la massima riservatezza e non prima di avere tranquillizzato i più suggestionabili, enfatizzando con parola giusta questo straordinario spettacolo, ho visto molti di loro piangere o altri addormentarsi alla luce brillica delle stelle e al più impetuoso silenzio mai ascoltato prima.
Ecco che cosa ha questa terra: è unica, è un ponte per entrare nella tua anima, per godersi spettacoli che non ci sono più o non sono mai esistiti, per sentirsi antropologo di se stesso, per giocare, esplorare, pregare, fare il bagno nel mare della storia o in quello salato tra i più puliti e meglio costeggiati che questo povero Adriatico ancora può permettersi, sperando che Dio, grande e unico profusore di dolci bellezze, ci conservi tutto questo per tanto, tanto tempo ancora. E cioè per sempre.

Lucio Dalla